giovedì 22 maggio 2008
Izmir (Smirne)
Quando siamo attraccati e siamo scesi in zona porto, siamo rimasti un po' colpiti nel vedere taxxi, si con due "xx" e auto della polizia obsolete a dir poco.
Ma poi entrando nel cuore della città, la terza in Turchia, si rimane colpiti dalla sua bellezza e dalla cordialità della gente. A tal proposito ho sempre una mia teoria, cioè coloro che vivono nelle città in riva al mare, hanno un carattere più aperto, più ben disposto verso il turista. Dico questo, perché ci siamo seduti in un classico caffè turco e dato che non riuscivano a capirci neanche con l'inglese, a dir la verità il nostro molto maccheronico, sono intervenute ben quattro persone , sempre molto gentili e affettuose verso i bambini, che alla fine hanno soddisfatto le nostre richieste o almeno ci hanno provato.
Smirne è la perla dell'Egeo ed è una delle città più ricche di storia. Ha un passato di 8500 anni e ci sono molte opere preziose sia dal punto dio vista archeologico che da quello architettonico.
Le terme, come in tutta la regione, sono un importante fonte di turismo, tra le quali possiamo includere anche quelle legate al beneficio per la salute.
Il quartiere "Alsancak", considerato il cuore della città, è anche il quartiere che ha dato il nome al porto. Offre occasioni molto interessanti per le persone che non vogliono allontanarsi molto dal molo, infatti troviamo prodotti sia della regione turca che del resto del mondo.
Alsancak, il cui antico nome è "Punto", è enunciata da molti autori nei propri libri. Victor Hugo è uno di questi e precisamente parla di Alsancak nella poesia "Le captive".
Nel xx° secolo, la capitale dell'arte e della cultura era Parigi, però Izmir era così sviluppata dal punto di vista artistico e culturale, che prese l'appellativo di "Petit Paris".
Usciti da Alsancak, vi trovate sul Kordonboyu (lungomare), un percorso meraviglioso che circonda Izmir come una collana. Sul Kordonboyu trovate ristoranti, bar, discoteche e di tutto un po'. Se prendete qualche stradina laterale e vi avviate verso l'interno, potete vedere esempi di case levanteni e greche.
Continuando a passeggiare si arriva al simbolo della città, cioè la Torre dell'Orologio, nel quartiere Konak.
Si continua e si arriva al mercato storico di Kemeralti. Oltre al mercato c'è la Moschea Hisar e l'antica sinagoga di Havra. Uscendo dalla via di Havra, si raggiunge l'Agorà , la quale è stata riportata alla luce grazie a numerosi scavi. E' di forma rettangolare ed è costituita da uno spiazzo circondato da colonne e archi.
Se avete tempo e voglia di guardare Smirne dall'alto, salite a Kadifekale, l'antica fortezza, che si trova a 186 metri sul livello del mare. Venne fatta costruire da Alessandro Magno e fungeva da baluardo a difesa della città.
Siete in Turchia e non potete non assaggiare il "caffè turco". Certo non è obbligatorio, per cui se volete potete farne anche a meno, anche se io sono dell'idea di assaggiare sempre i gusti e i profumi dei luoghi a noi lontani.
Smirne non è tutta qui, è molto di più. Se avrete altro tempo, certamente prendereste la metropolitana, visiterete il Parco Culturale, l'Arena elle fiere e così via.
Insomma, avrete capito che Izmir o Smirne che dir si voglia, è una città da visitare assolutamente e con un tramonto che rimarrà indelebile negli occhi di chi avrà la fortuna di partecipare a questo spettacolo di colori.
mercoledì 23 aprile 2008
Ecco chi è Gianni Alemanno
Laureato in ingegneria per l'ambiente e il territorio nel 2004, è giornalista pubblicista.
Dal 1992 Alemanno è sposato con Isabella Rauti (figlia di Pino Rauti, oggi leader del partito Movimento Idea Sociale) con cui ha un figlio.
Attività politica
Alemanno entra da giovanissimo in politica, nelle organizzazioni giovanili del MSI-DN diventando segretario provinciale romano del Fronte della Gioventù, il movimento giovanile missino.
È stato arrestato diverse volte: nel novembre 1981 per aver partecipato insieme ad altri quattro componenti del Fronte della Gioventù all’aggressione di uno studente di 23 anni. (Ansa, 20/11/1981)
Nel 1982 viene fermato per aver lanciato una molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica a Roma, scontando poi 8 mesi di carcere a Rebibbia. (Ansa, 15/05/1988)
Nel 1988 diventa Segretario Nazionale del Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del MSI, succedendo a Gianfranco Fini che la gestiva dal 1977. Resterà in carica fino al 1991, caratterizzando il suo segretariato per una più spiccata linea movimentista e per la ripresa di tematiche antiamericane ed antioccidentali.
Il 29 maggio 1989 viene arrestato a Nettuno per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, tentato blocco di corteo ufficiale, lesione ai danni di due poliziotti, in occasione della visita del Presidente degli Stati Uniti d'America, George H. W. Bush, al cimitero di guerra americano. Verrà poi prosciolto (Ansa 29 e 30/05/1989)
Il 13 giugno 1991 Umberto Bossi partecipa a una manifestazione della Lega Sud Sicilia a Catania e viene aspramente contestato dal Fronte della Gioventù guidato proprio da Alemanno (ANSA 13.6.1991)
Dal 1988 al 1991 è stato segretario nazionale del Fronte della Gioventù.
È stato fondatore e promotore della società di servizi "Euroservice" nel 1990, operativa nel campo dei servizi dell'edilizia e del lavoro giovanile, ed è membro onorario della Camera del commercio e dell'industria dell'Argentina.
Dopo esser stato eletto nel 1990 nel Consiglio regionale del Lazio, nel 1994 viene eletto alla Camera dei Deputati al maggioritario, nel collegio 19 della circoscrizione Lazio 1. Nello stesso anno è nominato dirigente del "Dipartimento per le politiche del volontariato e dell'associazionismo" di Alleanza nazionale.
Nel 1996 viene rieletto alla Camera dei deputati nel proporzionale.
Ha fondato insieme a Francesco Storace l'associazione "Area" e attuale membro del comitato di direzione dell'omonimo mensile di attualità politica e culturale. Alemanno e Storace sono stati in AN i principali esponenti della corrente Destra Sociale.
È stato impegnato in associazioni culturali e di volontariato, ha contribuito a promuovere molte iniziative culturali e non profit, tra cui l'"Associazione culturale di Area", il gruppo ambientalista "Fare Verde, l'ONG per la cooperazione internazionale "Movimento comunità", l'associazione di volontariato "Modavi" e la Fondazione "Nuova Italia".
Nel 2000 è stato responsabile organizzativo della campagna elettorale di Francesco Storace per la Presidenza della Regione Lazio e, l'anno seguente, responsabile del programma politico del candidato a sindaco di Roma, Antonio Tajani.
Alle elezioni politiche 2001, è stato rieletto alla Camera nel maggioritario nel collegio 21 della circoscrizione Roma 1.
È stato dal 2001 al 2006 Ministro delle Politiche Agricole e Forestali durante i Governi Berlusconi II e III.
Nel novembre 2003 è stato promotore e presidente della prima Conferenza euro-mediterranea sulla Pesca e sulla Agricoltura, in cui sono state definite nuove regole per difendere gli interessi dei pescatori e degli agricoltori.
Il 19 novembre 2004 è stato nominato vicepresidente di Alleanza Nazionale insieme ad Altero Matteoli e Ignazio La Russa. Carica che ha poi abbandonato nel 2005
Indagato dal Tribunale dei ministri per presunti finanziamenti illeciti ricevuti da Calisto Tanzi per la sua rivista «Area», è stato prosciolto l'11 gennaio 2007 perché il fatto non sussiste.
Dal 2005 è presidente onorario dell'Associazione cima Giovanni Paolo II.
L'11 maggio 2006 è stato vittima di un tentativo di aggressione mentre presenziava all'abbattimento di un ponte nel quartiere Laurentino 38 a Roma messo in atto da un gruppo di esponenti dei centri sociali e di autonomi, circa una trentina.Il lancio di sassi e altri oggetti ha ferito un agente di polizia della scorta, colpito da una bottiglia di vetro.
Alle Elezioni Amministrative 2006 è stato il candidato sindaco di Roma della Casa delle libertà, sfidante di Walter Veltroni. Alemanno raccolse il 37,1% dei voti, contro il 61,4% di Veltroni, che venne così rieletto.
Tuttavia, in seguito alle dimissioni di quest'ultimo avvenute dopo neanche due anni (dovute alla candidatura di Veltroni alla presidenza del consiglio), Alemanno è stato attualmente riproposto come candidato sindaco di Roma dal neonato partito del Popolo della Libertà.
domenica 13 aprile 2008
L'ombra del vento
Per tutte le mia altre letture, vado molto a naso, cioè entro in libreria e il libro che attira la mia attenzione, per qualsiasi motivo, dalla copertina ,al titolo o a qualsiasi altro motivo, diventa mio, logicamente dietro pagamento.
L'ombra del vento, dapprima lo avevo notato in una libreria di Nettuno, mi è subito piaciuto, ma lo ho acquistato presso Feltrinelli a Roma.
Ho cominciato a leggerlo durante le vacanze in Sardegna, ma solo poche pagine. A casa, in momenti un pò più rilassati, anche alle 23,30, lo ho finito e apprezzato moltissimo, tanto che , per me, è il miglior romanzo letto negli ultimi anni.
La vicenda si svolge a Barcellona e tratta di un ragazzo di nome Daniel, il quale viene portato dal padre, libraio, in un luogo chiamato: il cimitero dei libri dimenticati; e da quel momento ha inizio tutta la storia, fatta di molti personaggi, che talvolta è un pò complicato ricordare, ma che alla fine, vengono rimessi tutti nella loro naturale collocazione temporale e anche chi legge riesce a unire tutti i punti della vicenda.
Questo libro, scelto dal ragazzo tra migliaia di altri, è la chiave di tutta la storia, in quanto il suo autore, affascina sempre di più Daniel, fino a diventare una cosa da risolvere ad ogni costo, capire il motivo per il quale, un personaggio lugubre e funereo, vuole distruggere , anzi per la precisione bruciare, tutte le opere di Julian Carax, compresa, evidentemente, l'opera scelta dal ragazzo, la quale poi si rivelerà l'unica esistente fra tutti i romanzi scritti da Julian.
Si intrecciano personaggi come Fermin, buffo e pieno di una filosofia tutta sua. Barcelò, colui che in qualche modo voleva comprare questo unico libro rimasto, ma che ha incontrato sempre il diniego di Daniel.
E poi Penelope, che stava a Julian, come Beatrice stava a Daniel, insomma un gran numero di personaggi, che comunque hanno soltanto il pregio di arricchire questo romanzo.
Forse è ancora più bello, in quanto Zafon, in precedenza ha sempre scritto romanzi per adolescenti, per cui questo salto di qualità vede anche poter leggere con gli occhi di un bambino.
Non sto quì a raccontare il finale, ma non tutto è scontato come sembra.
La mia considerazione su questa opera, è che è assolutamente da non perdere, perchè viene anche raccontata una Barcellona, che per chi ha avuto il piacere di visitarla, in modo poetico e ormai estinto.
E' un libro che ti appassiona, ma la cosa più importante, è che è un libro che lascia il segno, è un libro che ti lascia qualcosa dentro, che il tempo non cancellerà mai.
Si può leggere tutto di un fiato, ma se avete la fortuna di poterlo assaporare a piccole dosi e con il dovuto silenzio, saprà portare dentro di voi, tante di quelle emozioni, che nessuno e niente potrà mai cancellare
giovedì 20 marzo 2008
Parco dei laghi di Plitvice
I laghi di Plitvice, si trovano nella Regione Montana del Quarnero, ma per arrivarci, abbiamo attraversato luoghi che hanno toccano molto le nostre coscienze.
Dunque, finita la settimana a Banjole, ci siamo diretti verso Opatjia(Abbazia in italiano), denominata la Costa Azzurra della Croazia. Ecco, per come sono fatto io, questo è il luogo che più mi ha deluso, perché è solo turistico e pieno di "divertimenti" per soli adulti. Basta girare un po' e si capisce che tipo di livello di vita c'è in questo luogo. Di casinò c'è ne sono a iosa e anche di ragazze che frequentano gli stessi, in attesa del pollo da spennare e non solo alle slot machine.
Non è un luogo per le famiglie e non è neanche un luogo in cui mi siano rimasti impressi posti adibiti al buon mangiare e bere. Il mare niente di che, anzi anche un po' sporchino.
Ma quando ci si comincia ad allontanare da Opatjia e ci si avvia direzione Plitvice, la musica cambia e cambia anche l'umore del viaggiatore. Solo passando all'interno della Croazia, facendo strade secondarie, attraversando paesini sperduti, ti rendi conto cosa significa vivere con la guerra. Vedere abitazioni ancora distrutte dai bombardamenti e raffiche di mitragliatrice sui muri delle case, ti rende triste. Non riesci a capacitarti del fatto che a soli 200 chilometri dall'Italia sia successo tutto questo e questo è successo poco più di dieci anni orsono. La povertà è tangibile, esci fuori dal turismo di massa, fuori da ciò che cancella quello che in realtà è successo.La stessa Rijeka(Fiume), è ancora segnata da questo, in misura minore, ma ancora si vedono i segni.
Insomma partiamo da Opatjia e da Rijeka, prendiamo l'autostrada direzione Zagabria. Usciamo ad Ogulin, mentre per andare a Plitvice sarebbe stata più comoda l'uscita successiva, che comunque abbiamo preso al ritorno, cioè Karlovac.
Ci abbiamo messo più tempo, però abbiamo visto cose che mai avremmo dimenticato. La guerra, una cosa che ha toccato anche i nostri piccoli, con i loro occhi hanno visto cosa sono i fori delle pallottole , le case distrutte e in loro ha posto molte domande.
A piccoli passi, nel senso senza correre con la macchina , ci avviciniamo ad uno dei posti più belli della Croazia, però come detto in precedenza, passando per la povertà e per paesi che sembravano non avere anima viva, tipo Vojnovac.
Riprendiamo una strada non più secondaria e l'ambiente comincia a cambiare, intorno c'è più vita e i Laghi di Plitvice sono in zona.Lungo la strada ci sono dei banchetti che vendono miele e formaggio.
E anche qui è successa un'altra cosa molto particolare. Mentre ci eravamo fermati vicino ad uno di questi banchetti, ma solo per consultare la cartina, ci si è avvicinata una bambina, proprietaria del piccolo chiosco, pensando che volessimo acquistare qualcosa. Dietro di lei abbiamo visto la sua casa, di soli foratini grezzi , con la lavatrice fuori dalla casa e con la macchina del gas, che da noi non la vorrebbero neanche per la rottamazione.
Insomma ci ha colpito così tanto il viso e la dolcezza di questa bambina, che quando siamo andati via da Plitvice, siamo tornati al suo chiosco e abbiamo acquistato il miele.Forse è poco, forse è niente, ma almeno qualcosa è riuscita a vendere.
Noi abbiamo soggiornato a dieci chilometri dai laghi, ma questo sarà oggetto di una appropriata opinione, in quanto qui parlerò anche delle eccezionali Palacinko Waitchateau.
I Laghi di Plitivice, sono il più bel gioiello dell'intero patrimonio naturale croato. Danno vita al più famoso parco nazionale del Paese e sono anche l'unico bene naturale ad essere annoverato nella Lista del patrimonio mondiale dell'Unesco.
La maggiore attrazione di questo parco, sono i suoi 16 laghetti, collegati fra loro per mezzo di cascate nate dal depositarsi di travertino, un particolare tipo di roccia calcarea. Il parco nazionale comprende anche l'area delle sorgenti del fiume Korana. Il tutto è reso particolarmente suggestivo, dalla presenza di numerose grotte, sorgenti idriche e prati in fiore e tra le specie protette c'è l'orso bruno.
A render ancora più popolare questo parco, contribuisce anche l'uso di particolari veicoli adatti al trasporto dei visitatori, i famosi trenini ed i silenziosissimi "battelli elettrici". E' difficile scegliere il periodo più bello per visitare il parco, si passa dalla primavera con lo sbocciare dei fiori ed il verde dei boschi, all'autunno con i suoi tipici colori, per arrivare all'inverno, in un mondo di pace assoluta, con le cascate ghiacciate e le montagne intorno tutte imbiancate. Per cui avrete capito, che l'estate è il periodo meno adatto, sia per la scarsità di acqua , sia per l'enorme flusso di turisti, eppure a noi è piaciuto molto.
Una rete di percorsi consente ai visitatori di raggiungere le cascate e i laghi, le cui acque, di un verde intenso, attraggono e ammaliano l'occhio del turista.
I laghi si dividono in superiori, più boscosi e con dislivelli più dolci e inferiori, con laghi più piccoli, che si trovano all'interno di un canyon.
Il lago più alto, si trova a 637 sopra il livello del mare, mentre il più basso, che è quello che si trova nell'ultima cascata, cioè quella di SaStavci, si trova a 503 metri. Per cui un dislivello di 134 metri, che rende questo luogo facilmente visitabile. I nostri bambini, sono rimasti affascinati da questo posto, anche grazie alla facilità di camminata, dovuta al basso dislivello.
Le cascate si raggiungono grazie a delle passerelle costruite su piccoli ponti di legno, che hanno lo scopo di proteggere il travertino dal possibile calpestio umano.
Il lago Proscansko è il lago più alto fra tutti e essendo distante dai percorsi principali, l'ambiente circostante è assolutamente vergine.
Ci sono molti cartelli interpretativi ed educativi, messi a disposizione dei turisti, i quali sono costruiti completamente con materiali tipici di questa regione: il legno e la pietra.
L'ingresso costa 110 kune, mentre i bambini fino a 8 anni non pagano. Ci sono vari percorsi, ma noi abbiamo optato per quello da 4/6 ore(percorso H), cioè quello immediatamente precedente al più lungo e difficile. In realtà abbiamo impiegato tutte le sei ore, ma compresa la sosta per il pranzo, che abbiamo consumato su un bel prato in riva a uno dei tanti laghi, acquistando i panini presso uno dei chioschi presenti
Gli ingressi sono due, appunto ingresso 1 e 2, noi abbiamo optato per il secondo, ma senza alcun motivo particolare, in quanto tutti e due, sono facilmente raggiungibili. Il parcheggio è proprio vicino all'ingresso del parco ed è molto grande, per cui nessun problema anche in pieno agosto, cioè quando siamo andati noi.
mercoledì 5 marzo 2008
Ma si rendono conto?
sabato 23 febbraio 2008
Hotel Carlton - Praga
Il pulmino della cedaz, ci porta in via Taboritska, al civico 18 . La zona è Praga 3, centrale. Da fuori riconosciamo subito l'entrata, che avevamo visto su internet. La hall non è molto grande, però ci ha colpito subito la grande gentilezza e disponibilità delle addette alla reception. Dopo aver espletato le operazioni di rito, ci consegnano le chiavi elettroniche della stanza o almeno noi pensavamo questo. Il pavimento non è in moquette,lungo i corridoi. Ci avviciniamo alla porta della nostra stanza (?), la numero 205 e quando apriamo rimaniamo a bocca aperta. E' un appartamento, anzi una suite. Ci sono molti armadi a muro, ma di un legno pesante, non truciolato. All'ingresso c'è una sala da pranzo con un divano letto da una piazza e mezza, con la televisione e il bollitore dell'acqua pronto, per prendere un thè lipton o un caffè solubile davidoff. Una vera sciccheria. Ci sono anche i cioccolatini. Poi si arriva nella camera da letto, con il letto di circa due piazze e mezza. Una bella scrivania , sempre di legno massiccio e due finestre , di cui una molto grande. Quello che colpisce è il lusso e la pulizia. Altra nota importante, è il bagno. Abituati a piccoli bagni, per la maggior parte ricavati e con gli aereatori al posto delle finestre, quando abbiamo visto questo, siamo rimasti basiti. Aveva due lavandini incassati nel marmo, una finestra molto grande e una vasca in cui ci si poteva anche dormire. Logicamente c'era anche tutto il necessario per la doccia, creme per il corpo, il phon, la pulizia personale , ecc.
Quando ci siamo seduti per prendere il the, ci sembrava di stare in una reggia, una sensazione bellissima.Per chi ne avesse bisogno, c'era anche la possibilità del collegamento internet, logicamente gratuito. L'aria condizionata è regolabile dall'interno della suite e , dietro un piccolo pagamento, c'è la possibilità di poter usare la cassetta di sicurezza, ma noi non ne abbiamo avuto bisogno. Il segnale della televisione è di tipo satellitare, anche se dopo una giornata fuori, di tv non se ne sente proprio il bisogno. Il mini bar è dotato di ogni genere di bevanda e stuzzichino e i prezzi non sono alti per un albergo del genere.
Le camere sono in tutto 49 e tutte sullo stesso livello da me descritto. La colazione ,a buffet, viene servita in un locale interno, con delle volte a vista, che funge anche da ristorante e con una sala attigua che che può essere usata come sala riunioni. Si spazia dal dolce al salto in maniera eccelsa. Non mancano i succhi di vario genere, biscottini e leccornie varie. Certo abbiamo anche l'uovo frittellato, i fagioli e altri cibi tipicamente da colazioni a noi sconosciute. Ma dato che io appartengo alla categoria di quelli che assaggiano tutte le usanze, ho fatto colazione anche con queste cose e devo dire che il panino con l'uovo alle nove di mattina , ti riempie la giornata, no la mattinata, si solo la mattinata. Bella colazione e bella sala.
L'albergo è praticamente a due passi dal centro di Praga, ma comunque si può prendere il tram che si trova a 100 metri dall'albergo, mi raccomando il numero 9 e con pochi minuti siete arrivati al cuore della città vecchia. Altrimenti fate pochi passi in più, circa 500 metri e prendete la metropolitana alla stazione Flora e con l'occasione visitate il centro commerciale annesso.
Per il pagamento accettano, oltre i contanti, tutte le carte di credito e effettuano il cambio, sempre più favorevole rispetto all'aeroporto di Fiumicino.
Penso di avervi detto tutto, se andate a Praga non esitate ad alloggiare in questo Hotel, ne vale veramente la pena, perché rende ancora più magica l'atmosfera che circonda questa stupenda città. E se lo fate attraverso il sito ghrs, pagate quando partite, per cui prima godete dei servigi e poi fate strisciare la vostra carta di credito.
mercoledì 30 gennaio 2008
Ristorante "La Fienatora"
Dunque venerdì scorso, cena di inizio stagione della nostra squadra di calcio a otto, la mitica Centeuri Soccer Club.
Alla fine eravamo in sei alla cena, ma siamo stati sie molto fortunati, perchè una cena del genere difficilmente la dimenticheremo.
Premetto che io è la quarta volta che vengo in questo ristorante e ogni volta ne esco più che soddisfatto.
Ci troviamo a pochi chilometri da Roma, precisamente ad Anguillara, nei pressi del lago di Bracciano.
Il locale è aperto solo per noi, in quanto la proprietaria , Patrizia, è amica di uno di noi.
Non ho fatto foto, in quanto la sera non rende in tutta la sua bellezza il luogo.
Davanti alla parte centrale del locale, che è appunto la ex stalla, da questo "Fienatora", c'è un grandissimo prato molto curato, all'inglese. Alle spalle c'é un bel parco giochi e un grande spazio per servire gli aperitivi durante i matrimoni, comunioni e varie e eventuali.
Ma torniamo alla nostra serata.
Appena arrivati, un bel Prosecco fresco ha accompagnato una serie di fritti di verdure tutte coltivate da Patrizia.Il fritto è molto leggero, le verdure sono immerse in una pastella e poi cotte in olio bollente. Si va dalle zucchine, ai fiori di zucca, alle patate che con questa pastella assumono un gusto particolare ma buono.
A questo punto arrivano gli antipasti e che antipasti signori miei. Questi vengono accompagnati da un bianco del Piemonte, esattamente un Cortese e Chardonnay del Monferrato di 12,5 di gradazione alcoolica.
Ecco arrivare un piatto di sapeck e cinta senese, quest'ultimo un affettato molto ricercato con gli animali allevati direttamente da loro. Poi siamo passati alla coppa con spremuta di arancio.In questo modo non l'avevo mai mangiata e devo dire che l'accoppiamento è molto azzeccato, in quanto toglie quel sapore un pò forte che talvolta può risultare indigesto. Piattone di salame e coppiette, tipica specialità romana queste ultime e per finire pecorino romano e marmellata di mele cotogne e uva, anche questo un buon connubio. In tutto ciò non potevano mancare le melanzane grigliate.
Con molta calma passiamo ai primi.
Cambia il vino e sulla nostra tavola, arriva una "Passerina del frusinate" veramente notevole con 13,5 di gradazione alcoolica.
Il primo primo arrivato(chiedo venia per la ripetizione) è un bel piatto di strangozzi, cioè una pasta fatta solo con acqua e farina, con cozze, fagioli, pachino e pecorino.E? un piatto eccezionale a dir poco.Tutti gli ingredienti legano alla grande, poi quella spolverata di pecorino è proprio come dire il cacio sui maccheroni "_".
L'altro primo è stato accompagnato da un rosso sempre della zona vinicola del Lazio, di cui ora non ricordo il nome, avente 14 di gradazione alcoolica e una buona tannicità. Abbiamo mangiato ravioli in bianco ripieni di taleggio e speck con spolverata di pepe bianco. Che buoni! Li abbiamo mangiati con calma e molto gusto.
Per i secondi i vini che avevamo a tavola andavano più che bene.
Ritorniamo agli splendidi fritti e per la precisione i filetti di persico, che è un pesce di lago e insalata mista. Riprendiamo un pò di fiato o meglio troviamo il posto per l'altro secondo, così vediamo arrivare la spalla di vitella cotta nel vino rosso, con delle ottime patate al forno.
Dopo di questo ci siamo alzati perchè dolce, frutta e caffè li abbiamo presi fuori , all'aria aperta. Si stava proprio bene, una serata mite e con un cielo pieno di stelle.
Una bella cascata di uva con zucchero a velo e crostata, rigorosamente fatta in casa, con marmellata di mele cotogne hanno concluso la nostra stupenda cena, insieme ad un bel vino da meditazione, sempre del Lazio. La grappa , morbida, è stata molto gradita, come l'ottimo caffè.
Da quanto avete letto è stata una cena fantastica, come stupendo è il locale, curato nei minimi particolari, servizi igienici compresi e questa non è cosa da poco.
Generalmente in sala c'è sempre una sommelier, la quale trova sempre dei vini, ai più sconosciuti, ma che hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Nel caso vi avessi convinto ad andare a provare questa cucina, la prenotazione è consigliata, in quanto potreste rischiare di non trovare posto, specialmente nel fine settimana.
Se venite dalla Via Aurelia, girate al bivio "I Terzi" e percorrete circa 15/16 chilometri e avrete il locale sulla vostra destra.
Mentre se venite dalla Cassia, imboccate la S.S. Braccianense e dopo il bivio per Anguillara all'altezza del supermercato Sidis, girate a sinistra , percorrete sei chilometri e sempre alla vostra sinistra troverete "La Fienatora".
L'indirizzo esatto è:
Località Terra di Lite, 502 (Borgo "I Terzi")
00061 Anguillara Sabazia (Rm)
mercoledì 23 gennaio 2008
Crociera con la Costa Concordia
Io vi parlerò della Costa Concordia, di tutte le sue attrattive, del suo personale di bordo e di tante altre cose.
Cominciamo con dei piccoli dettagli tecnici per capire dove ci troviamo.
Il battesimo è avvenuto a Civitavecchia il 7 luglio 2006, è lunga 290 metri e alta 52 metri, cioè ci sono 17 ponti di cui 13 dedicati ai naviganti. Le cabine sono 1500 e possono ospitare 2979 persone nei letti bassi con quelli a castello si arriva a 3700 circa.
Il personale di bordo è pari a 1100 unità.Dato non indifferente è la stazza che raggiunge le 112000 tonnellate, per cui maggiore stabilità e di conseguenza navigazione più tranquilla e mal di mare quasi inesistente.
Nella Concordia, oltre alla grandezza, la principale innovazione riguarda l'area benessere , che è di circa 1900 metri quadrati, è la famosa "Samsara SPA".Distribuita su due ponti, racchiude palestra, terme, sala per trattamenti estetici, bagno turco e piscina per talassoterapia.
Passiamo alla vita di tutti i giorni o meglio di questi bellissimi 11 giorni.
Prima una cosa, con il prenota subito, avendolo fatto a maggio 2007, abbiamo risparmiato circa il 45% sul prezzo finale, in parole povere tutto compreso, tre persone, tra cui un bimbo che non paga, abbiamo speso 1600 euro, escluse escursioni varie, le quali sono facoltative.
Partenza da Civitavecchia, con imbarco dalle ore 13 in poi, fino alle 19, orario in cui si salpa direzione Savona. La macchina l'abbiamo lasciata in un parcheggio convenzionato con la Costa . Le operazioni di imbarco sono state abbastanza semplici e veloci, dato che avevamo solo i bagagli a mano e biglietti. Le valigie grandi sono state portate direttamente davanti nelle stanze che ci erano state assegnate precedentemente, la nostra era la 2402, in cui il primo numero sta per il piano, infatti noi abbiamo alloggiato al secondo piano in una cabina senza finestra e francamente non abbiamo risentito assolutamente di questa mancanza.Infatti l'aria climatizzata è ottima e sempre pulita, nel senso sanificata.
La nave è enorme, per girarla tutta ho impiegato un paio di giorni.
Sulla nave non si accettano contanti, per cui ogni ospite è dotato di una tessera magnetica che funge da carta di pagamento e da chiave per la stanza.Per il pagamento o si paga tramite carta di credito , collegata alla propria carta di pagamento Costa , oppure in contanti o assegno e sempre alla fine della vacanza.
Ogni sera viene lasciato in stanza un giornalino , chiamato "Today Costa", il quale spiega tutto quello che succederà il giorno successivo, le condizioni climatiche che si troveranno nel luogo ove attraccheremo e le varie offerte che si possono trovare presso i negozi duty free.La più interessante di queste , era quella relativa alle sigarette che già scontante del 40% , venivano ulteriormente offerte al 2x1.
La prima colazione. oltre che in camera,senza alcuna spesa aggiuntiva, viene servita dalla 07 alle 07,30, solo per gli amanti del caffè mattutino, presso il Ristorante Parigi al ponte 9, mentre dalle 7,30 fino alle 10,30 viene servita al buffet.
Al Ristorante Milano, ponte 3 Belgio, viene servita dalle 7,30 alle 9,30, mentre al Lido Mediterraneo, ponte 9 poppa, è dalle 08,00 alle 11,00.
Per cui ci sono orari molto larghi e soprattutto una quantità di cibo incredibile, dal dolce al salato, dai cornetti alla uova strapazzate.
Per rimanere in tema cibo, passiamo alla seconda colazione o pranzo che dir si voglia. Al Ristorante Milano, ponte 3 Belgio, si mangia dalle 12,00 alle 13,30, mentre il buffet self service, viene offerto al ponte 9 Francia al Ristorante Parigi. Per non farsi mancare nulla, sempre al ponte 9, ma al Lido Riviera Magica, c'è il pranzo al grill, dalle 12,00 alle 14,30, poi sempre al grill ma al Lido Mediterraneo, l'orario è dalle 12,00 alle 16,30.
A questo punto, visto l'orario, per chi ne vuole, c'è il the, che viene servito dalle 16,30 alle 17,30 o al Ristorante Parigi o al Club Concordia, che si trova al ponte 11 Spagna.
Per la cena , ci sono due turni, se si desidera cenare al ristorante. Il primo turno è quello delle 18,30, mentre il secondo, che era il nostro, è quello delle 21,00. I ristoranti sono o il Roma, che si trova al ponte 4 Grecia o il Milano.
In tutto questo, dovete mettere che viene servita la pizza al taglio dalle 11,00 alle 21,30 e quella al piatto dalle 21,30 alle 01,30 e poi alle 24,00 scatta il buffet di mezzanotte.Insomma per dirla in parole povere, gli abiti che avete messo all'arrivo, quando andate via avranno qualche problema a stare comodamente con voi. Logicamente tutto compreso nel prezzo.
Per gli ospiti del Samsara, è tutto a parte, se lo desiderano.
I bar sono 13, tutti con specialità diverse e atmosfere diverse.
Il mio preferito è stato il Bar Classico Dublino, cioè il Cigar Cognac, dove si poteva fumare un buon sigaro e bere cognac e brandy di gran marca.Ho bevuto un Remy Martin X.O. Excellence, assolutamente superbo, con il calice scaldato a temperatura ottimale. Non ho fumato il sigaro, ma il profumo che pervadeva la sala era fantastico.
Troviamo il Bar Europa, La discoteca Lisbona, il Gran Bar Berlino, la Cioccolateria Helsinki, il Bar Budapest, ove ogni sera c'era un piccolo concerto con violino, il Bar Londra, con musica dal vivo e tanti altri.
Abbiamo avuto tre serate di gala, in cui era richiesto un abbigliamento formale.Io ho messo lo smoking, mi sembravo un pesce fuor d'acqua, però quando la classe è classe, tutto diventa normale "_".
I bambini si divertono da morire, non vedono l'ora di andare allo Squack club, il loro punto di ritrovo. C'è il mini, che va dai 3 ai 6 anni, il maxi dai 7 ai 13 e il teen che va dai 14 ai 17 anni. Jacopo non vedeva l'ora di andare.Gli orari sono dalle 9,00 alle 12,00, poi dalle 15,00 alle 18.00 e infine dalle 21,00 alle 23,30. In caso di escursioni che durano tutta la giornata e volete lasciare i bimbi a bordo, il team dell'animazione è a vostra completa disposizione. Vedere i bimbi piangere perchè finiva la vacanza e lasciavano i ragazzi dell'animazione, è la più lampante prova della capacità di queste persone. A senza dimenticare che quando ci sono le serate di gala, per i bimbi vengono organizzate cene a tema che vanno dalle 18,30 fini alle 23,30.
Le cabine vengono rimesse a posto e pulite più volte al giorno. Il cambio degli asciugamani avviene ogni volta che voi lo richiedete. Il nostro addetto alla camera si chiamava Robinson, sempre molto gentile e disponibile ad ogni nostra richiesta.
A tavola, per la cena, avevamo un responsabile del tavolo, cioè Darwin, molto bravo e sempre pronto ad accontentare qualche nostra richiesta doppia. Darwin viene dalle Filippine, naviga nove mesi di seguito e tre rimane a casa con la sua famiglia, moglie e due bambini.
Gli abbiamo chiesto come potevamo sdebitarci per la sua gentilezza e competenza, lui ci ha risposto che l'importante era aver risposto in maniera eccellente al questionario che riguardava la sua parte e questo noi lo avevamo già fatto prima .
Se a cena desiderate bere del vino e dell'acqua in bottiglia, potete acquistare dei pacchetti comprendenti vini e acqua, a seconda delle vostre esigenze.
Anche per gli amanti del caffè come il sottoscritto, c'è un vantaggioso carnet di caffè, che comprende 22 buoni caffè + 3 caffè particolari (mocaccino, cappuccino) al costo di 27,50 euro.
L'animazione è molto discreta, se volete partecipare bene, altrimenti potete stare in piscina o nell'idromassaggio, andare in biblioteca o fare una bella passeggiata per scoprire fino in fondo la nave.
Ogni sera c'è uno spettacolo teatrale diverso. La particolarità sta che per coloro che cenano al secondo turno, lo spettacolo ha inizio alle 19,45, mentre per quelli del primo turno inizia dopo la loro cena.
Per chi vuole mantenersi in forma, oltre la palestra, c'è il campo di basket, quello di tennis e un circuito per mantenersi in forma facendo un po di footing.
C'è anche la cappella, ove viene officiata la santa messa da Padre Simone, l'internet point, gratuito per visitare le pagine web di costa crociere e invece costa 0,50 centesimi di euro al minuto per le altre visualizzazioni.
Per gli appassionati del cellulare, grazie alla partnership tra Tim e Costa, su tutte le navi della flotta è presente una copertura di tipo GSM terrestre e quindi si possono inviare e ricevere chiamate e SMS anche in mare aperto.Sono i clienti Tim sono abilitati, gli altri operatori no. Il costo in uscita è di due euro al minuto più 50 centesimi di scatto alla risposta, mentre quello in entrata è di due euro al minuto.
C'è la farmacia aperta ad orari stabiliti che si trova al ponte zero, Finlandia e per qualsiasi emergenza è possibile chiamare il numero 99.
Non posso certo dimenticarmi del casinò, mai visto prima in vita mia. Un luogo ove fino alle tre di mattina puoi divertirti, rovinarti o passare solo una serata diversa senza fare degli eccessi.
Si organizzano le aste silenziose , significa che vengono esposte delle opere e chi vuole può scrivere la cifra che intende spendere e vicino il numero di camera e ad una data ora vengono tolti tutti i foglietti e chi ha messo la cifrà più alta si porta via il quadro.
Abbiamo toccato Olimpia, Atene, Izmir(Smirne) , Rodi, Limassol e Alessandria d'Egitto, quindi Grecia, Turchia , Cipro e Egitto.
Le piramidi di Gizah e la Sfinge, sono immagini memorabili e indissolubili dalla mente di tutti noi, come la povertà vista a Il Cairo, dove si vive anche sulle tombe , ci si costruisce sopra e i bambini giocano fra gli scarichi delle fogne. Rodi e la Turchia sono molto belle, Limasssol e Katakolon( il porto di Olimpia) ci hanno deluso abbastanza.
Come per esempio, è meglio evitare le foto che vi fanno quasi una volta al giorno, costano 13 euro e non ne vale proprio la pena.
Di cose ne avrei tante altre da dire, ma penso che possa bastare. Per il diario di viaggio giornaliero, a chi è interessato, vi rimando al sito dedicato ai miei viaggi.
Io ero uno di quelli scettico sulla crociera, invece devo ancora una volta ringraziare la perseveranza di Carla, mia moglie e di Marco e Luisa, i miei amici, i quali mi hanno convinto a fare questo viaggio che più bello e d entusiasmante non poteva essere.
giovedì 17 gennaio 2008
L'indignazione del papà di Edoardo
Edoardo sostanzialmente non peggiora, ma neanche migliora in modo rilevante oramai a distanza di cinque mesi dall’inizio della terapia probabilmente noi come genitori ci aspettavamo qualcosina in più, probabilmente ci vorrà più tempo ma questo non significa che abbiamo perso la speranza di poter dire un giorno che la malattia si sia rallentata, pero’non vi negiamo che ogni giorno la nostra resistenza accusa drammaticamente dei colpi inesorabili probabilmente provati da undici mesi dalla conclamazione della malattia di lotte, soprusi , indifferenza che hanno segnato la nostra vita.
Il secondo motivo e’ quello di constatare che spesso le persone e in particolar modo quelle più vicino a noi hanno pensato bene di allontanarsi chi per un motivo chi per un altro rifiutandosi di affrontare e condividere la nostra sofferenza .
Il nostro impegno nel cercare in qualche modo di aiutare la ricerca scientifica seria e non quella propagandistica fine a se stessa , mi ha avvicinato ad un filone scientifico mosso dal Prof. Angelo Vescovi uno dei massimi esponenti sullo studio delle cellule staminali , dopo aver partecipato al convegno “ le cellule staminali cerebrali : verso la sperimentazione clinica “ l’incontro con Vescovi e’ stato molto importante sia dal punto di vista scientifico che per le battaglie che lui porta avanti da tempo ,a breve ci rincotreremo per delineare delle strategie comuni per il futuro.
In Italia la ricerca è bloccata dalla mancanza di fondi, che il governo ha tagliato ulteriormente, in Italia praticamente nessuno può permettersi di fare il lavoro di ricercatore. E poi da un nepotismo imperante che si è radicato all’interno delle strutture di ricerca italiane. Siccome in Italia la ricerca si fa a livello prevalentemente pubblico , questo diventa ed è un problema gravissimo.
Sono indignato perche tutti si fanno avanti per aiutare la causa delle malattie rare in special modo la classe politica ma che in sostanza ostacola con la sua inerzia ed inefficienza e non aggiungo altro, per garantirsi benevolenza da l’opinione publica ed una finta solidarietà che sfocia sempre nel ridicolo e questo sempre sulla vita di migliaia di bambini e di famiglie che per uno spiraglio di speranza nel vedere i propri bambini rimanere in vita e non stretti dalla morza di una malattia infame che non guarda in faccia a nessuno ; ma infondo a chi importa se qualche esserino di qualche kilo viene a mancare , ma si … poi la gente dimentica...….fino a quando un problema simile non tocchera da vicino uno tra i tanti soloni che comandano ed hanno il potere vero e allora vedrete che per grazia ricevuta qualcosa di concreto si muoverà in questa società corrotta…….mi scuso dello sfogo spero che capirete quello che stiamo passando.
Un abbraccio e un saluto a coloro che ci sostengono e ci vogliono veramente bene.
venerdì 28 dicembre 2007
Finalmente la diagnosi preimpianto
A questo punto, dopo le parole del Ministro, dallo Stato Vaticano sono cominciati gli anatemi, il primo a parlare è stato il ministro della sanità , cardinale Javier Lozano Barragan, il quale ha detto : "Negli embrioni c'è la vita ed eliminarli equivale sempre ad un assassinio".
Da notare che il Tribunale di Firenze , ha detto si alla diagnosi preimpianto nei casi in cui ci sia il forte pericolo di malattie trasmissibili al feto.Nel caso specifico, il tribunale ha accolto il ricorso di una donna che, affetta da una grave malattia genetica, l'esostosi, con il 50% di trasmissibilità al feto, ha chiesto e ottenuto il test preimpianto.
La legge è entrata in vigore il 16 agosto del 2004 e ogni tre anni è previsto l'aggiornamento delle clausole attuative, per cui il ministro si stà muovendo nel rispetto della legge stessa.
Sono perfettamente d'accordo con le parole dell'onorevole Prestigiacomo, esponente di Forza Italia ed ex Ministro delle pari opportunità nel governo Berlusconi: " E' assurdo sentire parlare di difendere la vita, l'embrione da parte di chi prima vieta la diagnosi preimpianto per poi consentire l'aborto la quarto mese.Un trauma ancora più profondo per la donna che praticamente partorisce".
Al contrario la Binetti, quella del cilicio, dice che la legge 40 non si tocca e che si deve metter mano alla 194, la legge sull'aborto, rimango esterrefatto davanti a queste parole, prive di umanità e buon senso.
venerdì 21 dicembre 2007
E no caro Veltroni, così non va
Ho una forte simpatia verso Veltroni, è ,secondo me , una persona capace e di grande umanità. Dico questo in quanto ad un anno dalla morte di mio padre, persona semplice e onesta, dopo una mia lettera in cui richiedevo una sua telefonata a mia madre nell'anniversario della sua morte, lui, il Sindaco, ha preso il telefono e ha fatto quel piccolo gesto, che è sinonimo di grande nobiltà d'animo.
Per cui non posso essere tacciato di essere una persona contro Veltroni, ma la decisione presa dal Consiglio Comunale di Roma, di non voler dare vita ad un registro sulle unioni civili, in quanto di competenza nazionale, mi ha dato proprio fastidio.E soprattutto mi ha dato fastidio, perchè ci sono molti comuni che già hanno adottato questo registro. Capisco anche i molteplici impegni del Sindaco, ma su questa discussione la sua presenza, secondo me, era fondamentale.
Il Partito Democratico, nasce dall'unione di due forze contrapposte, una di sinistra riformista e l'altra che si richiama ai valori cattolici, anche se è capeggiata da un ex radicale, ex obiettore di coscienza, ex verde, ex sindaco e ora cattolico credente e praticante.Francamente non vorrei che ci fosse troppo appiattimento sulle posizioni della Margherita, perchè se così fosse, caro Valter Veltroni, diventerebbe difficile continuare questo cammino insieme, cammino inteso con me.
Non vorrei che lei facesse lo stesso iter di Rutelli, che ormai è diventato stabilmente di centro , non vorrei che per togliere voti a qualcuno ne perdesse proprio da coloro che l'hanno aiutata a diventare segretario del P.D..
Questo suo appiattimento verso le posizioni dello Stato Pontificio, proprio non mi garba e che come me a tanti altri, soprattutto di sinistra. Come mi riesce difficile "digerire", questa corsia privilegiata con il nuovo partito dell'onorevole Berlusconi, per quanto riguarda la legge elettorale.
Tornando a noi, le vorrei dire che Empoli è stato il primo comune a munirsi di apposito registro per le coppie di fatto , anche se all'inizio ha avuto un pò di problemi con il Co.Re.Co. e solo dopo aver vinto il ricorso al T.A.R. è stato istituito il registro.
La regione Toscana, dal 2004, "tutela la valorizzazione della famiglia fondata sul matrimonio e riconosce anche altre forme di convivenza, rifiutando ogni forma di xenofobia e di discriminazione legata all'etnia e all'orientamento sessuale".Anche negli statuti di altre tre regioni, cioè Umbria, Emilia-Romagna e Calabria, si fa riferimento a questo.
Per cui caro Veltroni, il suo è stato un vero errore, a cui mi auguro vorrà riparare nel più breve tempo possibile, magari dopo Natale, per non mandare di traverso il cenone a qualcuno che risiede dall'altra parte del Tevere
martedì 18 dicembre 2007
Contro la pedofilia
La censura non paga, infatti soltanto chi non ha visto e letto il sito, non può rendersi conto di chi e cosa si parla. Logicamente, ognuno può aver avuto le sue personali esperienze con il mondo della pedofilia, per cui ognuno avrà una sua idea, ma credo opportuno che tutti voi o quantomeno chi ne avrà voglia, possiate leggere il loro manifesto.
Questa candela, come le altre sparse per il mondo, è stata posta qui da un uomo che ha offerto il proprio tempo alle organizzazioni per la gioventù, passato la sua vita insegnando valori ai ragazzini e che è stato una guida per loro nella difficile via della crescita. Oppure da un uomo che avrebbe voluto con tutto il cuore aver fatto queste cose se gli fosse stato permesso. Da un pedofilo. Un amante dei bambini.
Sono un pedofilo. Un AMANTE dei bambini. Non sono un molestatore, uno sfruttatore, un violentatore che costringe i bambini a soddisfare le proprie voglie. Queste sono le false immagini che i media vogliono farvi avere dei pedofili, ma queste immagini non sono me. Io amo i bambini più della mia stessa vita e non nuocerei mai ad uno di loro o lo forzerei a fare qualcosa che non sia da lui volontariamente scelto.
Questa candela è la mia voce ora che celebriamo questa giornata speciale.
Per sapere di più su questa giornata e su quello in cui crediamo vai col tuo computer a: http://www.ibld.net
Il giorno (inserire la data), ai ragazzini di tutto il mondo sarà data particolare attenzione da parte degli uomini che li amano: una qualsiasi cosa che va dal semplice stare insieme in quel giorno a una gita, un regalo, un festeggiamento. E potrai vedere una candela blu accesa in un luogo pubblico per simbolizzare un ragazzino che ha avuto l'amore che stava cercando.
Per ulteriori informazioni sulla questa giornata, puoi andare al sito: http://www.ibld.net
CONSIGLI:Ci sono molte cose di cui bisogna tenere conto riguardo al posizionamento delle candele.
Ci rimangono quindi solo luoghi all'aperto, parchi, muretti di cinta, scalini, luoghi dove molte persone passano a piedi ma dove la candela non può essere considerata causa di incendio. Attenzione a foglie o ad altro materiale combustibile nelle vicinanze. Una candela in una zona di traffico è una possibilità ma allora sarebbe più che altro simbolica in quanto poche persone parcheggiano la macchina e poi escono per vedere la candela. Alcune locazioni potenziali sono le fermate dei bus, campus universitari, una o più locazioni in aree di parcheggio per isola pedonale dove sarebbero lontane da edifici e da guardie. Idealmente la candela dovrebbe essere posta sopra qualcosa cosicché la gente potrà facilmente prendere il foglio. Un sopralluogo prima del grande giorno potrebbe rivelare altre postazioni accettabili.
E' meglio lasciare molte copie forse sotto un sasso vicino alla candela. E' suggerito un link all'IBLD home page e altri link per siti di alto livello e responsabili riguardo alla pedofilia così le persone interessate avranno modo di ottenere più informazioni.
Siate coraggiosi ma anche saggi e prudenti. Questa è una cosa che tutti possono fare e che può aiutare a beneficiare la causa della pedofilia responsabile in tutto il mondo.
_Questo è il loro manifesto, ognuno farà le proprie considerazioni, ma lasciatene un paio anche a me Come si fa a scrivere e pensare : Io amo i bambini più della mia stessa vita e non nuocerei mai ad uno di loro o lo forzerei a fare qualcosa che non sia da lui volontariamente scelto? E' incredibile, come venga calpestato il diritto di un bambino, il diritto all'ingenuità. E poi, che organizzazione e che consigli, degli della massoneria.
Vorrei dire che non sono un perbenista, chi mi conosce e da quello che scrivo si capisce, ma penso che a tutto ci sia un limite e secondo me, il limite è stato, in questo caso, ampiamente superato.
Una grappa da sogno
Logicamente dividiamo solo quanto scritto, perchè per il sapore dovete provvedere da voi. Circa un mese fa, mi sono recato a Rieti e con l'occasione , sono andato a trovare un vecchio amico, il quale per molti anni ha lavorato a Roma e poi è riuscito ad avvicinarsi a casa, cioè Rieti.
Lunedì, pochi ristoranti aperti, ma alla fine, ne troviamo uno, di cui non ricordo il nome e neanche la strada ove fosse ubicato. Questo dimostra, che il cibo è stato discreto, ma non ha lasciato in me e tanto meno in quello dei partecipanti al pranzo, nulla di speciale.
Arriviamo al conto e come al solito a fine pasto, viene offerto qualche liquore o digestivo. Io, chiedo una grappa. Non ci capisco molto in questo campo, so soltanto che la grappa aiuta a digerire. Porta la bottiglia il proprietario, ma non la lascia sul tavolo, versa un bicchierino di questo distillato e via. Guardo il contenuto e noto che non è il classico colore bianco da me visto fino a quel momento. Cercando di capire meglio, avvicino il naso e con l'olfatto cerco di smascherare cosa sia di preciso. Sento un profumo simile alla vaniglia, strano per una grappa, forse è aromatizzata e la cosa non mi entusiasma. Va bene, ormai ci sono, assaggiamo. Ecco l'esaltazione del gusto, in bocca è morbida, con una sapore che ricorda la grappa, ma molto, molto più raffinato. Deglutisco con calma, non voglio rovinare quell'esaltazione di sapore, ho paura di rovinare tutto.
I suoi 41° si sentono, ma sono delicati, scendono giù, come se si fosse aperto un paracadute, con morbidezza. Non credo a quello che sto bevendo, riprendo il bicchiere e con calma , rifaccio tutto quello che ho fatto in precedenza. E' tutto vero, signori questa è una grappa eccezionale, è una grappa stravecchia. Il suo colore , è un misto di barrique e alcool. Chiamo il proprietario del locale e immediatamente mi faccio dire il nome di questo nettare. Il viaggio di ritorno, Rieti - Roma, è stato un ricordo continuo di questo distillato.
Rientrato in ufficio, ne parlo immediatamente con il mio collega, altro malato di questo genere di cose e mi dice: "ma come, non ricordi, è quella grappa che ho aperto una sera a cena con degli amici e in una sola serata è finita la bottiglia da 70 cl e io ne ho assaggiata una lacrima, ma una lacrima indimenticabile".
La grappa diciotto lune, fa parte, ormai, della mia personale cantina e agli amici sono veramente contento di farla assaggiare.
Pensate , che l'ultima volta , un amico mi ha detto: lo sai sembra whisky. Il sapore è caldo e vellutato. Per quanto è buona, può sostituire tranquillamente un buon vino da meditazione.
Caratteristiche e Vendita
La grappa diciotto lune, è grappa di stravecchio e deriva dalla selezione delle migliori uve trentine. Viene fatta riposare per circa 18/24 mesi in piccole botti di legno pregiato. Durante questo affinamento, liquore e legno, si scambiano i sapori e i profumi e il risultato è eccezionale a dir poco. Come detto raggiunge i 41° di alcoolicità e viene venduta in varie confezioni e capacità, la più comune è quella da 70 cl e in enoteca costa 25 euro , mentre acquistandola online costa circa 21 euro e 50 centesimi. La bottiglia è chiusa dentro una scatola molto elegante con gli stemmi della casa produttrice, cioè Marzadro.Della stessa casa, ho appena assaggiato un rum invecchiato 12 anni e aromatizzato, il suo nome è :Pellerossa. La gradazione alcoolica è di 35° e va bevuto con un cubetto di ghiaccio e la scorza di arancio.
Ma la 18 Lune, per me, è imbattibile, non c'è Pellerossa che tenga.