venerdì 30 marzo 2012

Ristorante "La Galea di Marcantonio" - Roma - Italia

Ogni volta che acquisto un coupon, la prima cosa che faccio è quella di andare a vedere le recensione in internet. Tutti i siti specializzati davano commenti molto positivi, quasi 5 stelle, insomma quasi il massimo. Contatto Alessandra e decidiamo di acquistare due coupon di coppia e, dato che si cucinano piatti della tradizione romana, i ragazzi mangeranno alla carta. Detto, fatto.Abbiamo acquistato i coupon e qualche giorno fa li abbiamo usati. Il locale si trova vicino al quartiere Prati e avendo anticipato di qualche minuto il nostro arrivo, rispetto alla prenotazione, abbiamo tranquillamente pargcheggiato. Erano circa le venti e il locale era ancora vuoto. Entrati, ci siamo accomodati. L'arredamento è molto sobrio, con qualche dipinto che richiama ad opere importanti. La ragazza, non so se sia la titolare, ci spiega cosa ci spetta con il coupon e porge ai ragazzi il menù, per poter scegliere quello che preferiscono. Ordiniamo da bere, cioè acqua e ha inizio la serata.
Per prima cosa ci offre del prosecco e come da coupon, avevamo quattro calici di vino bianco, traminer se non erro. La quantità del calice è molto scarsa, ma non fa nulla. Ecco arrivare gli antipasti, abbiamo scelto l'antipasto di Galea, composto da polpo in salsa verde, molto buono, moscardini, anch'essi buoni, insalata di mare e altre cosine. In generale un antipasto apprezzato da tutti. Jacopo ha assaggiato da noi, mentre Alessio ha preso un tagliere di affettati. Per primo abbiamo diviso equamente la scelta tra gnocchi cozze, rughetta e pecorino e ravioli cacio e pepe con gamberi e mentuccia. I piatti si presentano benissimo, nulla da dire, tranne che quando li assaggi capisci che il cuoco ha avuto la mano pesante con il sale. Una cosa incredibile, il sale ha annientato tutti i sapori. Peccato perchè dovevano essere molto buoni. Certo ci rimaniamo un pò male, anzi abbastanza. Alessio ha preso una carbonara, anch'essa salata, mentre Jacopo è andato sulle linguine all'astice. Francamente non ricordo il sapore, anche avendole assaggiate. Insomma rimaniamo abbastanza delusi e viriamo fiduciosi verso i secondi piatti. Intanto il locale si comincia ad animare. Anche per i secondi piatti la scelta è divisa equamente, infatti prendiamo due grigliate miste e due tortini spigola e carciofi. Logicamente il secondo con i carciofi non lo ho preso io. Grigliata senza infamia e senza lode, con contorno di verdure grigliate.
Insomma riponiamo nei dolci molte aspettative. Purtroppo anche qui succede qualcosa di antipatico. Insieme con Carla prendiamo la sbriciolata o sbriciolona, non ricordo bene il nome, con crema e cioccolato. Appena Carla la assaggia vedo che fa una smorfia, gentilmente porge a me il piatto e chiede di assaggiare. Stessa smorfia di Carla. Non so, se la crema o la sbriciolata, fossero vecchi, avevano un sapore cattivo. La ragazza nota che il piatto era rimasto intatto, mi chiede il perchè e le spiego il motivo. Si scusa e ci offre del liquore e alla fine, quando abbiamo dovuto pagare la differenza, mi dice che il dolce non mangiato e i liquori non erano inclusi nel conto.
La prima cosa che mi è venuta in mente, è stato pensare che fosse il minimo, però non è che sia sempre scontato questo. Per cui atto di merito alla ragazza o titolare che sia.
Serata da dimenticare, speriamo per loro che sia stata una serata storta.

martedì 27 marzo 2012

Ristorante - La Locanda di Tizia e Caio - Roma - Italia

Quando ho visto l'offerta, non ci ho pensato due volte e ho comprato il coupon. Tizia e Caio, è un locale che si trova a circa un chilometro da dove abito, per cui con una camminata di dieci minuti ci si arriva. Poi i nostri amici ci erano già stati, senza coupun e ne avevano parlato molto bene. Recensioni su internet quasi tutte favorevoli, per cui coupon acquistato. Per due persone 30 euro, cena completa. Andiamo in sei, con due bambini, amanti della cucina buona, ma soprattutto romana. E' un giorno nel mezzo della settimana, per cui poco caos e comunque arriviamo verso le 20, così siamo i primi ad entrare. E' arredato con semplicità, con delle frasi romani scritte sulle pareti e delle finestre disegnate nel muro, con appesi, se non sbaglio, un paio di calzini e uno di boxer. Tutto molto carino, ci accomodiamo subito e dopo aver parcheggiato proprio davanti al locale. E si, ci siamo evitati i dieci minuti a piedi.
Ci sediamo, la ragazza ci elenca cosa ci spetta dall'offerta e comunque ci offre subito un prosecchino. E' molto importante il fatto che i nostri amici siano stati gia qui senza coupon, perchè così potremo avere un metro di paragone sulla quantità. Sulla qualità c'è poco da fare, quella c'è o non c'è. Apriamo la serata con una serie di antipasti, composti da frittini di verdure, bruschette in tre gusti diversie altre cosine. Tutto molto buono, io ho gradito soprattutto i fritti, molto gustosi e non pesanti. Da bere acqua, una birra e una coca. Per primo ecco arrivare un tris di primi piatti romani composti da bucatini all'amatriciana, tonnarelli cacio e pepe e rigatoni alla carbonara. Devo dire notevole soprattutto la cacio e pepe, ma tutto molto buono. Nel frattempo il locale si è cominciato a popolare, comunque è molto raccolto, ho calcolato che non vi entrano più di 35/40 persone. E' arrivato anche il titolare,il signor Caio, un personaggio molto simpatico, romanista (questo è un dettaglio molto importante) e presente verso i clienti. Alla fine della cena ha chiesto come era andata e ci siamo fatti una chiacchierata di circa un quarto d'ora. Anche questo è un aspetto molto positivo. Dopo i primi eravamo veramente pieni, ma la gola e la voglia di assaggiare ancora piatti particolari ha avuto il sopravvento. Infatti abbiamo preso delle scaloppine di vitello alla lattuga. Buone e delicate, un piatto che non conoscevo. Il dolce è qualcosa che prendo sempre a metà con Carla, ma stavolta ne ho potuto asaggiare si e no un quarto per quanto era buono, stò parlando della mousse di mascarpone, semplicemente divina.
E' stata proprio una bella serata, rilassante, gustosa e simpatica. E poi è vicino casa, cosa si può chiedere di più? Nulla, è da tornare e comunque, sempre prenotare.
Porzioni come un menù normale, senza coupon.

lunedì 19 marzo 2012

Ristorante Pizzeria - La Pietra Scheggiata - Roma - Italia

Sono stato due volte in questo locale e tutte e due le volte sfruttando i coupon acquistati in precedenza. La seconda è stata migliore, era il menù pizza. La prima volta mi è rimasto impresso un tortino agli spinaci con crema di formaggio e zafferano, veramente superlativo. Ma ambedue le volte abbiamo apprezzato la simpatia del titolare, sempre pronto a verificare che tutto andasse bene e sempre con una parola di scherzo verso i bambini. Siamo arrivati verso le 20,30 e il locale, essendo un giorno in mezzo alla settimana, non era molto frequentato.
Vi parlo della seconda volta in cui siamo andati, quella che ha reso probabile il fatto di ritornare e riassaporare la pizza cotta su pietra refrattaria. Appena seduti il titolare ci spiega cosa prevede il menù e così noi ci limitiamo a ordinare le bevande. Pochi minuti e comincia la serata.
Arrivano dopo pochi minuti dei supplì, uno a testa, serviti in un piattino con della carta assorbente, tipo carta paglia. Supplì buonissimo, non intriso di olio e dall'ottimo sapore. Poco dopo arriva il piatto di punta del locale, cioè la frusta speciale condita in modo particolare. Si tratta di un piattone composto da molte piccole fruste di pane, vuote al loro interno, cioè prive di mollica. La frusta è tipo la ciriola a Roma o la baquette a Parigi, solo più piccolina. Nel piatto oltre alla fruste, trovano alloggio fette di prosciutto crudo, pomodorini, saporitissimi e olive, il tutto condito con olio d'oliva. E' un piatto stuzzicante, ma che al tempo stesso sazia alla grande. Infatti il proprietario ci aveva consigliato di attendere di terminare questo piatto prima di procedere all'ordine delle pizze, in quanto poi si trattava di maxipizze, cioè quasi il doppio di una normale. Avendo mangiato abbastanza ho scelto la classica pizza con condimento Napoli, cioè pomodoro, mozzarella e alici, solo con base di pizza romana, cioè bassa e croccante. Devo dire che il risultato è stato ottimo, infatti la base, essendo cotta su pietra refrattaria, non risulta bruciata, ma ben cotta e croccante. Insomma è stata una serata molto bella, sia dal punto di vista culinario che da quello della presenza simpatica del titolare.
Per onor di verità, devo dire che ci sono un paio di cose che non mi hanno garbato, tutte e due relative alla prima volta che sono andato. Cioè una porzione di pane, un euro e cinquanta centesimi e l'altra che le bevande, tipo birra, sono un pò care.
Però i lati positivi sono molto più di questo paio di cose "un pò così", per cui per una bella pizza e non solo, ci ritorno volentieri.
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