giovedì 23 giugno 2011

Ristorante La Mucca Bischera 2 - Roma - Italia



Eccoci alla ormai classica cena prima della partenza per il viaggio estivo. La meta è Copenhagen e quest'anno ci siano riuniti con i soliti compagni di viaggio, cioè Marcolino, Elisa e Antonella. Prima di ogni partenza ci vuole una degna mangiata, se poi la cena è perfetta, come in questo caso, il tutto inizia nella maniera migliore.
Appuntamento alle venti davanti al locale, che si trova nei pressi del Grande Raccordo Anulare. Doveva venire anche Jacopo, ma alla fine ha preferito andare a farsi i gavettoni con i suoi compagni di classe per la fine dell'anno scolastico e così è andato a dormire da un suo amico.
Quando arriviamo troviamo Elisa, era ormai da un paio di anni che non la vedevamo, cioè da quando ci aveva dato buca per la Scozia. Poco dopo arrivano Marcolino e Antonella. Siamo venuti qui, perchè Marcolino ne ha parlato veramente bene e perchè servono delle birre artigianali belghe, molto ma molto buone.
E' un venerdì sera, arrivando alle venti la situazione è abbastanza sotto controllo. Ci sediamo al tavolo che preventivamente era stato prenotato. Siamo fuori al frresco, la serata è ventilata, si sta veramente bene. Pochi minuti dopo che ci siamo seduti arriva la cameriera per le ordinazioni. Fiori di zucca, baccalà, fritti di verdure misti e piccoli panini ripieni, chiamati, se non erro, pagnottelli. Tutto veramente buono, fritto delicato e che non unge. Insieme ai fritti arriva una birra con tappo si sughero tipo spumante. Ricordo di averla bevuta così buona quando sono andato a Molinaccio di Spoleto. La bottiglia finisce quasi subito, così prima dell'arrivo delle seconde portate è pronta anche la seconda bottiglia. Tranne Antonella, che sceglie un risotto alla crema di scampi, noi altri optiamo per la carne. Io scelgo un'ottima tagliata, delicata e ben cotta. Anche Carla è molto soddisfatta della sua carne, anche se non ricordo cosa abbia preso. La carne è stata accompagnata da patate cotte con la buccia, salate e servite insieme ad una salsa molto particolare. Nel frattempo anche la seconda bottiglia di birra è terminata. Per dolce crema catalana, chiude la cena. Non la serata, perchè abbiamo continuato piacevolmente a colloquiare, immaginando la prima bella bevuta di birra a Copenhagen.
Il conto è stato di 30 euro a persona, ci sta tutto vista la qualità delle pietanze e la qualità del servizio.
Insomma un posto in cui bisogna tornare e anche con i bambini, perchè c'è molto spazio per i piccoli e non è cosa da poco.

martedì 14 giugno 2011

Ristorante Tuna - Roma - Italia



Ricordo che qualche tempo, mia moglie rientrando a casa, mi cominciò a parlare di un locale molto chic e dai costi quasi inavvicinabili. Si trovava all'inizio di Via Veneto, proprio a pochi passi dalla stazione Barberini della metropolitana linea A. Ascolto con entusiasmo le sue parole, ma capisco anche che a meno di una vincita improvvisa o di un grattaevinci molto fortunato, non se ne può fare nulla. Passano pochi giorni e vedo che nella mia posta elettronica arriva un offerta proprio relativa a questo locale. La chiamo subito e le chiedo conferma del nome. E si è il Tuna, è lui. L'offerta prevedeva una cena per due scontata del 50%. Non possiamo perdere l'occasione e insieme ai nostri amici acquistiamo il coupon. Poche sere fa siamo andati e oltre alla bella location, posta nel centro della capitale, anche le papille gustative hanno brindato insieme a noi.
Dunque per noi è il massimo della comodità, da casa prendiamo la metro e con lo stesso mezzo arriviamo a destinazione. In tutte le capitali europee è così, per Roma dipende da dove devi andare. Ma questo è un altro discorso. Dunque alle venti arriviamo nel locale, che mette in mostra nella vetrina un bel pò di pesce. Il tavolo a noi riservato è vicino al bancone, ma dato che è una domenica sera il locale è molto tranquillo. Appena ci sediamo, il cameriere ci porta delle bruschettine con sopra baccalà mantecato. Sarà che io sono letteralmente innamorato di questo tipo di pietanza, così me la gusto ben bene. Ricordo di averla mangiata così buona solo a Venezia. Spero che Carla la lasci, invece noto con rammarico che anche lei ha gradito. Nel frattempo ci viene versato del vino bianco, mi sembra Falanghina, ma non ne sono sicuro. Nel coupon era anche previsto un antipasto ed ecco arrivare un'insalata di polpo con patate. A parte la quantità, molto abbondante, la cosa interessante è stato il sapore. Un gusto prelibato, una cottura perfetta e una qualità degna di nota. All'inizio avevo pensato, che vista l'importanza del locale, le porzioni sarebbero state ridotte, invece è tutto il contrario. Finito l'antipasto e mangiato il pane, croccante e caldo, dopo un pò arriva il primo piatto, cioè paccheri al ragù di mare. Quantità come al solito abbondante e, anche se non si fa, scarpetta finale. Per concludere dolcetti allo zenzero e sorbetto al limone.
Devo dire che ero un pò scettico, ma invece la cena è stata ottima e , come si suol dire, abbondante. Logicamente il rapporto qualità prezzo è relativo allo standard del locale del luogo dove si trova e dell'offerta di cui noi abbiamo approfittato. Perfetto.
Insomma un posto bellissimo e assolutamente da provare, magari con un'altra bella

giovedì 2 giugno 2011

Ristorante Pizzeria "Il Fortino" - Roma - Italia


Forse come avrete capito ho un'autentica passione per i ristoranti e per l'arte enogastronomica in genere. Per questo mi piace seguire alcuni blog che trattano nello specifico di questa cosa. E da questi blog prendo informazioni che poi cerco d metterei atto, cioè mi reco sul luogo per provare i piatti che vengono dettagliatamente recensiti. Un blog del quale mi fido ciecamente è "secondo me", curato da un ragazzo di Roma. Era da un pò che non leggevo qualcosa di suo, così l'altro giorno mi sono riaffacciato sul suo sito e ho visto che parlava di due locali che si trovano dalle mie parti, addirittura uno di questi, cioè Il Fortino, lo posso raggiungere a piedi. Così insieme ad altri amici buongustai, decidiamo di andare a provare la vera pizza romana, però decidiamo di andare di sabato sera, così con il locale pieno e le molte ordinazioni, la prova da superare sarà ancora più ardua.
Ore venti di sabato, eccoci pronti alla prova. Abbiamo prenotato il tavolo. Ci sediamo all'interno, però è possibile anche mangiare all'esterno. Il locale è abbastanza pieno e c'è anche il servizio di asporto pizza. Comunque ci sediamo e mi ricordo che nella recensione c'era scritto che i fiori di zucca, il baccalà e i suppli, sono preparati all'istante, cioè non sono quelli congelati. Cominciano a scorrere il menù e alla fine optiamo per il menù più caro, dato che siamo molto ingordi. Questo menù prevede le tre pietanze sopra esposte, una bruschetta a scelta, olive ascolane, crocchette e una bevanda a scelta tra acqua, birra, coca, ecc. Logicamente più la pizza. Mentre aspettiamo, vediamo passare delle pizze molto belle, profumate e molto grandi. Nel frattempo ci portano le bevande e il servizio è molto celere e sono tutti gentili. Arriva l'antipasto e da come si presentano si capisce che baccalà, fiori e supplì sono fatti in casa. Per esempio il sugo del supplì, è inconfondibilmente casalingo. Buono anche il baccalà e il fiore di zucca, non ricordo se all'interno aveva l'alice. La bruschetta con le verdure fritte è veramente gradevole. Comunque adesso arrivano le pizze, cioè coloro che ci hanno portato in questo luogo. Io ho preso la classica con mozzarella, alici e pomodoro, francamente gli altri non lo ricordo. Però non ho dimenticato i commenti positivi, oltre che per la grandezza, per la qualità dell'impasto, croccante e ben cotto. Ingredienti in quantità giusta. Insomma la prova è stata superata alla grande, questa pizza è veramente buona, anzi questa è la vera pizza romana, che si distingue dalla più nota napoletana, per la base.Infatti quella romana è bassa e croccante, mentre la napoletana è alta e soffice.
Ricordo che questo è il menù più caro e che in totale ce ne sono quattro. Il tutto è venuto 14 euro a persona, ma il menù da nove, cioè quello meno caro, va più che bene.
Da casa mia, basta fare 500 metri e ti ritrovi seduto a mangiare una delle pizze più buone di Roma.
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