lunedì 23 maggio 2011

Ristorante Lo Spaventapasseri - Roma- Italia


Per essere più precisi, si tratta di domenica 15 maggio 2011. La giornata, anche essendo in primavera, dal punto di vista meteorologico è stata abbastanza bruttina, con frequenti scrosci di pioggia. Ma il tempo meteo è stato nulla in confronto a quello che abbiamo sopportato in questo locale.
Si festeggiava la comunione della figlia di mia cugina, per cui un giorno importante meritava miglior sorte. Ma si sa, quando si prenota tutto sembra andare bene, ci si fida di quello che dicono i titolari e poi alla fine, invece, ci si trova di fronte ad una situazione incredibile.
Ma andiamo con ordine. Questo locale si trova alla periferia di Roma, proprio alle spalle del centro sportivo Fulvio Bernardini, in località Trigoria.
Per arrivare, abbandonata la via principale, bisogna attraversare una strada sterrata. Insomma non è un luogo facile da trovare, bisogna proprio andarci.
Appena arrivati, in attesa della festeggiata, troviamo un tavolino con sopra qualche succo, un paio di bottiglie di bibite e qualche patatina. Ecco l'aperitivo. Qualche minuto di attesa e verso le 13,30 entriamo nella sala e proviamo ad accomodarci. Dico proviamo perchè all'interno c'era un'altra cerimonia. Tavoli uno accanto all'altro e profonda difficoltà negli spostamenti e nei passaggi. Altro problema è stato il fatto che i posti a sedere erano di meno rispetto agli invitati, per cui è stato aggiunto un tavolo, abbastanza rabberciato. Orario di ingresso importante da tenere in evidenza. Prima di mangiare provo ad entrare in bagno, quasi impraticabile. Le cose negative cominciano ad essere un pò troppe. Ecco arrivare l'antipasto, formato da bruschette con salse varie, prosciutto, mortadella, fagioli conditi e qualcosa altro di cui non ricordo. Uno pensa, arrivato l'antipasto e tolti i piatti, adesso arrivano i primi piatti. Il tempo passa inesorabile, tenere i bambini al tavolo è complicato, fuori piove, tutto rema contro. Alle 15,10 arrivano i primi, cioè dopo quasi due ore che ci eravamo seduti. Pasta cacio e pepe e un'altra con sugo zucchine, funghi e salsiccia. Da notare che qualcuno non gradisce il parmigiano, per cui è stato richiesto un primo senza formaggio. I titolari si sono risentiti di questo, ma un piatto di pasta al sugo sono riusciti a prepararlo. Puntiamo sul secondo e dopo aver aspettato un bel lasso di tempo, ecco arrivare una grigliata di sola carne di maiale, bistecchina, salsiccia e spuntatura. Generalmente la spuntatura si prepara al sugo, molto più saporita e succolenta, specialmente con la polenta. Ma si va avanti lo stesso, in definitiva ci sono le patate come contorno. Però sono un pò poche, ne vengono chieste altre, ma incredibile a dirsi, le patate sono terminate. Tutto ciò non è spiegabile. Arriva anche un'insalatiera con all'interno una rimanenza di insalata, probabilmente proveniente da un altro tavolo. Di questa dovrei avere anche la foto. Siamo quasi alla fine e la rabbia e il dispiacere che leggo negli occhi di mia cugina e del marito li faccio miei, così mi impegno a scrivere qualcosa su questa giornata. Meno male arriva la torta, buonissima, ho fatto il bis e non perchè avessi fame, ma perchè era veramente buona. Però è da notare che la torta è stata acquistata fuori, cioè non l'ha fornita il locale e si nota tutta questa cosa. Chicca finale è stato lo spumante, che è stato servito da alcuni di noi, senza che lo stesso fosse versato negli appositi calici. Lo abbiamo bevuto nei bicchieri con cui abbiamo pasteggiato.
Ora io non so il prezzo, tanto che il dettaglio relativo a qualità/prezzo lo ho lasciato in bianco, ma qualunque sia stato il dovuto, devo dire che nulla potrà mai ripagare Teresa e Antonio, di una giornata che, purtroppo, è rimasta indimenticabile, ma per motivazioni totalmente differenti a quelle che loro due speravano.
Che dire in definitiva? Nulla, basta leggere!

sabato 21 maggio 2011

50.000 volte grazie


Incredibile, è un traguardo importante, soprattutto essendo un blog nato per caso, in cui tratto delle mie impressioni personali, riferite ai viaggi e ai ristoranti, autentiche passioni. Quando vedo sulle statitische coloro che tramite i motori di ricerca linkano sul mio blog o quando leggo un commento ad uma recensione, sono proprio contento.
Che dire, la prossima sarà per i 100 mila contatti e speriamo che la cosa sia a breve.
Grazie ancora, continuate a leggermi e anche le critiche sono accettate.

venerdì 13 maggio 2011

Ristorante Felix Hotel - Roma - Italia



Altra offerta sul web per provare un nuovo ristorante e così Alfredo la prende al volo. Alla fine siamo sempre noi tre, cioè Alfredo, Roberto e il sottoscritto, più il nostro amico avvocato spagnolo. Appuntamento alle 20,30 davanti all'ingresso dell'hotel Fenix, vicino alla Luiss e a Via Nomentana. L'albergo è un quattro stelle e il ristorante interno è aperto anche a coloro che non soggiornano presso la struttura. Mentre aspettiamo Roberto, mi metto a leggere il menù e devo dire che i piatti proposti sono molto interessanti, un mix tra cucina romana e cucina internazionale Finalmente poco dopo arriva il ritardatario cronico, che comunque esiste in ogni gruppo, e anche stavolta scarica le sue responsabilità verso l'avvocato, il quale promette di presentare al più presto una memoria difensiva al riguardo.
Ma torniamo a noi, perchè stiamo entrando in un luogo sobrio ed accogliente.
Arrivati al ristorante, posto al piano inferiore dell'albergo, ci fanno accomodare subito in quanto il tavolo è stato precedentemente prenotato da Alfio. L'ambiente è veramente bello, molto sobrio e rilassante. Il tutto aiuta la conversazione, che sarà piacevole e mai noiosa, tranne quando si comincia a parlare di lavoro. Comunque appena seduti, ci viene portato un cestino con vari tipi di pane e dopo aver scelto le portate, quale vino volevamo. Il cameriere ci ha consigliato un bianco, precisamente un Manzoni Bianco dei Colli Trevigiani, della cantina Bernardi. Buonissimo, è stata un'autentica sorpresa e comunque ha accompagnato la nostra cena in maniera eccelsa. Servito fresco al punto giusto, insomma non di frigorifero. Come antipasto abbiamo preso un tortino di verdure, con aceto balsamico posto ai lati del tortino. Saporito e gustoso, con l'aceto balsamico ancora di più. Per i primi piatti la scelta è stata più varia. Io ho preso i paccheri all'amatriciana, cottura ottima e buon condimento. Unica pecca, non si mette la cipolla nella amatriciana, tanto che a Roberto, dato che è allergico al prodotto, è stato portato uno spaghetto con pomodori pachino, guanciale e pecorino. Assaggiato e promosso. Alfredo si è buttato sul tagliolino alla carbonara e la scelta è stata molto buona. Insomma primi piatti promossi a pieni voti. Passiamo ai secondi, equamente divisi tra involtino di vitello ripieno di radicchio e provola con patate al forno su letto di songino (insalatina a taglio) e tra la tasca di vitella ripiena di carciofi.
Non piacendomi i carciofi, non posso dir nulla al riguardo, però i commenti di chi ha preso la tasca sono stati più che positivi. Come d'altronde quelli relativi agli involtini, una carne delicata e un ripieno azzeccatissimo.
Come dolce abbiamo optato per la crostata di mele e il tortino ripieno di cioccolato caldo.
E' stata una cena ottima e parte importante l'hanno avuta anche coloro che ci hanno serviti al tavolo, sempre premurosi e attenti alle nostre richieste. Per cui mota di apprezzamento per coloro che vi lavorano.
Che dire, locale promosso a pieni voti, logicamente noi abbiamo fruito di un'offerta, per cui il rapporto qualità/prezzo non è proponibile, però se volete mangiare molto bene e fare una gran bella figura, questo locale è altamente consigliato.
Bravo Alfredo per la scelta.
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