lunedì 28 luglio 2008

Castello Miramare "Parco tropicale" - Trieste

Nella nostra tappa a Trieste, non poteva mancare una visita al Castello di Miramare. Molto bello e soprattutto interessante anche per i bambini, soprattutto grazie alle audio guide e alle postazioni multimediali che spiegavano meglio la storia di Carlotta, figura principale del Castello. Ma il Castello, è anche sede di un bel parco e bei giardini, ma, soprattutto, del Parco Tropicale, realizzato grazie all'opera del wwf, che proprio intorno al Castello ha realizzato un'oasi naturale. Passeggiando lungo le mura del Parco, si possono vedere innumerevoli pesci proprio vicino alla riva, uno spettacolo molto bello. Ma torniamo al Parco Tropicale. Abbiamo saputo della sua esistenza, in forma un pò diversa, nel senso che ci hanno parlato del "giardino delle farfalle". In realtà anche l'opuscolo informativo parla della possibilità di vedere e toccare le farfalle, tra cui la più grande al mondo, con oltre 30 cm di apertura alare e la Greta oto, la farfalla con le ali trasparenti. Le farfalle , purtroppo non c'erano, ma tutto il resto è stato molto bello e interessante e non solo per i bambini.Sono le Serre Storiche, che ospitano i vari animali. All'esterno delle serre, troviamo fenicotteri, gru e pellicani, ai quali bisogna stare molto attenti, in quanto se disturbati troppo, diventano pericolosi. Infatti si raccomanda di tenere i bambini per mano. La prima serra, è quella che ospita i "colibrì". Il colibrì, è l'unico uccello che può volare a oltre 100 km orari, in qualsiasi direzione, per cui anche di retromarcia e sbatte le ali fino a 100 volte al secondo. Noi abbiamo avuto la fortuna di vedere un piccolo colibrì appena nato ed è un evento veramente eccezionale.All'interno degli stessi, ci sono poi varie famiglie, tutte belle e colorate. Quando si entra nella serra, bisogna fare attenzione a richiudere bene le tende, per fare in modo che non escano dal loro habitat naturale. All'interno fa veramente molto caldo e talvolta anche l'odore non è dei migliori, infatti ricordo, che proprio nella serra dei colibrì, i bimbi si sono lamentati per il forte odore di buccia di banana, cibo molto apprezzato da questi uccellini. Continuando si passa alla serra di coloro che riescono a mimetizzarsi con l'ambiente circostante. Non ricordo il nome di un rettile, il quale ha la straordinaria capacità di cambiare colore in modo repentino e soprattutto la sua sete, infatti spruzzato con un pò di acqua, ha tirati fuori la sua lingua e ha cominciato a leccarsi lungo tutto il corpo. La vera punta di diamante di questo settore, è il famoso fungo, che a dire della guida, ha circa 25 milioni di anni, che vive perfettamente in simbiosi con le formiche. E' stato ricreato un ambiente perfetto, in modo che uno abbia necessariamente bisogno dell'altro. Le formiche operaie prendono le foglie da una parte, poi le portano dentro il fungo, il quale grazie al lavoro fatto dalle altre formiche, che rendono poltiglia il nutrimento, può nutrirsi e continuare questa stupenda simbiosi. Al centro del fungo, che è a forma di cubo, troviamo la formica regina, la quale è protetta, costantemente, da formiche preposte a questo. Insomma una perfetta organizzazione. Poi si passa all'animale, più simpatico e chiacchierone, cioè il pappagallo. Per fare in modo che la guida gli dia qualcosa da mangiare, ha imparato questa frase "come stai?" e quello significa che gradisce sgranocchiare. E' ormai la mascotte del Parco, in quanto è nato proprio lì. Ci sono anche molti pipistrelli, naturalmente a testa in giù e anche in questo caso siamo stati fortunati, in quanto abbiamo potuto intravedere i piccoli appena nati. Non mancano, logicamente, i pesci tropicali e il mitico serpente cobra.
La visita dura circa 30 minuti e per i bambini è molto educativa, soprattutto per quanto riguarda il rispetto verso l'ambiente e gli animali stessi. Lo scopo di questo Parco, è quello educare ad avere rispetto dell'ambiente che ci circonda e non solo, di avere rispetto anche di quell'ambiente che non rientra nella nostra vita quotidiana e che, purtroppo, per mano dell'uomo, sta scomparendo. Questo Parco, vuole salvaguardare quegli animali che sono in via di estinzione.
Il Parco, è aperto tutti i giorni dalle 10,00, fino ad un'ora prima della chiusura del Castello di Miramare, per cui dipende dagli orari invernali e estivi. Per informazioni, si può chiamare il numero: 040224406. Il costo del biglietto, è di 6 euro e 50 centesimi per gli adulti e 3 euro e 50 centesimi per i bambini. Le visite, tutte con guida e devo dire che il ragazzo che ha seguito il nostro gruppo, era veramente bravo, ma soprattutto appassionato, iniziamo ogni 30 minuti.
E' un luogo da vedere e da scoprire, credetemi.

lunedì 21 luglio 2008

Istria

Il tre di Agosto, ha inizio la nostra avventura vacanziera verso la Croazia e precisamente nella regione dell'Istria, molto vicina all'Italia. Da Trieste partiamo direzione Slovenia, per passare il confine. Oggi 4 Agosto , non è una giornata qualsiasi, ma per la viabilità è da bollino nero, il massimo del caos.
Fortunatamente, la sera del 2, da casa, navigando per i vari siti relativi alla Croazia, sono venuto a conoscenza di un'informazione utilissima. In pratica, c'è un valico doganale tra Slovenia e Croazia, che è sconosciuto ai più. Infatti il 95% dei vacanzieri non conosce la cittadina di Segovlje(Sicciole in italiano), cittadina nota per le saline e per essere sede del terzo aeroporto della Slovenia.Per farla breve, in meno di un'ora, abbiamo attraversato tutte e due le dogane e cosa molto importante, al valico tra Slovenia e Croazia, ci hanno dato cartinem bottiglie di acqua e caramelle, insomma una bella accoglienza. Chi ha fatto la solita strada, cioè direzione Muggia, ha impiegato, partendo da Treviso alle tre id notte, ben sei ore per arrivare a Porec (Parenzo in italiano).
Per noi, passato il valico, arrivare a Pola (Pula) e poi a Banjole, che si legge Bagnole, è stata questione di circa un'ora. E che bella casa, anzi villa, abbiamo affittato per una settimana. La signora Vlaska, proprietaria della "Villa Adamenko". La signora Vlaska, è stata molto gentile e anche un pò puntigliosa per le regole da seguire per il buon mantenimento della casa. E' disposta su due piani, in quello inferiore c'è un bagno, il salone e la cucina, mentre al piano superiore troviamo un altro bagno, due camere da letto e quella per i bambini, con due lettini singoli. Fuori c'è un grande gairdino, con ai lati i filari dell'uva, quasi matura e un bel barbeque che una sera abbiamo usato per fare un'ottima grigliata di carne e pannocchie (mais).
Per quanto riguarda i ristoranti in zona e precisamente li a Banjole, c'è ne uno che supera tutti di una spanna. La prima sera abbiamo cenato a Prementura e precisamente da Giovanni, una pizzeria che non ha lasciato il segno, insomma niente di speciale. Un'altra sera siamo andati alla konoba(locanda) Suzi, segnalata da un viaggiatore ma veramente niente di speciale, soprattutto dopo aver assaggiato le specialità di "Konoba Sidro", ove sidro, significa "ancora" in italiano. Abbiamo mangiato il filetto più buono in assoluto. Ricordate la pubblicità di quel tonno che si tagliava con un grissino, ecco questo er ail filatto che abbiamo mangiato per 12 euro la porzione, circa 84 kune (7 kune= 1 euro).I proprietari sono gentili a dir poco e ai bambini, alla fine della cena, regalano sempre un dolcetto e se siete fortunati come noi, potreste capitare in una della serate , in cui in un tavolo pieno di bicchieri di birra e vino, si canta apiù non posso, sprizzando gioia e entusiasmo per buona parte della serata.Abbiamo mangiato anche dei buonissimi dolci, ma nulla a che vedere a quello che vi narrerò su Plitvice, ricordarte solo il nome del dolce, cioè Palacinko Waitchateau.
Abbiamo anche provato un'altra konoba, cioè konoba Teza, ma la lentezza del servizio e la normalità del cibo, a fatto si, che ci abbiamo visto una sola volta. Per cui, se andate a Banjole o Pola, non potete non andare da konoba Sidro, che si trova in Via Dracice 25, tel 052/573-805.
Nel parlarvi della villa, vi ho anche detto del giardino e del barbeque, che abbiamo sfruttato per un'ottima cena a base di carne. Per l'occasione siamo andati al mercato di Pola. Trovare parcheggio è stata un pò dura ed ho assistito ai litigi, non molto rari, tra automobilisti. Se ne vedono spesso di queste scene, infatti bisogna essere molto attenti a quel che si fa e si dice. E' un mercato molto ben fornito e con prezzi più bassi rispetto ai nostri. Il tutto è dovuto al fatto che hanno ancora la oro moneta. Pola è una cittadina di circa 810 mila abitanti, che ha sfruttato molto il turismo, forse anche troppo. Cioè molti negozi, con qualità bassa.
Tutti i nomi delle strade, sono scritti sia in in croato che in italiano. Dal 1947, cioè dopo la nostra sconfitta nella seconda guerra mondiale, è stata annessa alla Jugoslavia e poi, dopo le vicissitudini ben note alla maggior parte, è stata annessa alla Croazia. Comunque l'impronta della lingua italiana, non abbandoneranno mai Pola e tutta l'Istria. Pola è la più grand città Istriana ed è un autentico tesoro per gli appassionati di cultura.
Passeggiando, noterete molti monumenti dell'architettura romana.: l'Arco di Sergi del primo secolo prima doi Cristo, porta Ercole e porta Gemina, il Temio di Augusto e l'Arena. La piazza principale della città è il Forum, che mantiene la funzione di ritrovo fin dai tempi dell'Imperatore Augusto. Tornando al cibo, la qualità della carne ottima e il prezzo ancor di più, otto euro per una bella bistecca di manzo, simile alla fiorentina. ora vi parlerò del mare, cioè il vero motivo per cui siamo venuti in Croazia. Devo dire che all'inizio ero un pò titubante per il divertimento dei bambini, in quanto ci sono solo scogli e sassi, ma nulla di più sbagliato. Dire che si sono divertiti è poco, aiutati anche dal fatto di avere immerso i piedi in un mare molto pulito e con colori straordinari. l'unica spiaggia presente a Pola, è quella di Medulin e siamo letteralmente scappati, sia per l'enorme quantità di gente, sia perchè l'acqua non era bella come quella dei sassi.
Ma il vero posto incantevole, cioè il luogo dove siamo stati più volte e che vi racconterò in un'altra opinione, è Capo Kamenjak, un paradiso vero è proprio, anche con tante persone, riesce a mantenere inalterato il suo fascino. L'acqua non è eccessivamente fredda, come ho letto in parecchie notizie su internet e l'unica cosa, che potrebbe dare fastidio, è il nudismo, praticato in molte zone dell'Istria.
Non ho nulla contro, ma ostentare questo stile di vita di fronte a tutti e tutto, mi sembra un pò troppo.Mi ha fatto molto ridere , vedere un uomo guidare un motoscafo, per cui in piedi, tutto nudo.questo vuole essere solo una notizia in più per chi ha voglia di andare in Croazia. Se siete interessati a soggiornare a Banjole e soprattutto alla Villa Adamenko e io ve lo consiglio, vi lascio l'indirizzo, cioè Via Dacice 35 (la stessa di Sidro), tel : 385 (0)98/335221. Altra cittadina vicina è Rovinj (Rovigno), la più bella in assoluto. E' una piccola Venezia in Istria, non potete assolutamente perderla.
Insomma andate in Istria e vi divertirete, questo è poco ma sicuro. Da li siamo partiti alla volta di Opatja (Abbazia) e poi Plitvice, ma sono altri racconti questi.
Dimenticavo una cosa importante, appena passate il confine con la Slovenia, fate il pieno di carburante, costa tra i 20 e i 25 centesimi di meno al litro, un bel risparmio.

venerdì 18 luglio 2008

UN PREMIO BRILLANTE


Grazie a Gisella "www.gy-raggiodisole.blogspot.com" che mi ha " regalato "il premio ' Brillante Weblog'.

Il regolamento dice che:

1) al ricevimento del premio bisogna scrivere un post mostrando il premio e citando il nome di chi ti ha nominato e il suo link

2) scegliere minimo 7 blog (anche di più volendo) che ritieni essere brillanti nei loro temi o design,

3)esibire i loro nomi e link avvisandoli del premio ricevuto

4) facoltativo è esibire la foto o il profilo di chi ti nomina e di chi nomini.


1) http://sauvage27.blogspot.com/
2)http://lepassionidellamenteedelmiocuore.blogspot.com/
3)http://melina2811.blogspot.com/
4)http://wwwblogdicristian.blogspot.com/
5)http://cucinareconpassione.blogspot.com/
6)http://crocieristi.blogspot.com/
7)http://opinionidirette.blogspot.com/

giovedì 17 luglio 2008

Capo Kamenjak - Croazia -

Torniamo a noi e più precisamente a questo luogo, che è uno dei più bei luoghi che abbia mai visto.
E' il 6 di Agosto e decidiamo di andare a Capo Kamenjak.. Da Banjole, sono dieci minuti di macchina.Si arriva a Premantura e da li, l'ingresso è molto vicino. La strada polverosa e i dossi lungo il percorso, sono ripagati da delle baie mozzafiato e tutte raggiungibili a piedi. L'acqua è un pò fredda, ma poco male, tutto il resto è stupendo. L'ingresso costa 20 kune, circa 3 euro e all'entrata ti danno anche un sacchetto per mettere la sporcizia. Il biglietto d'ingresso contiene anche la targa dell'auto, così da fare in modo da poter tenere sotto controllo qualsiasi tentativo di vandalismo. Il limite di velocità è di 20 km/h e proprio a questo servono i dossi. Si percorre la dorsale della penisola di Glavica, cioè la penisola che ospita Kamenjak. e in meno di dieci minuti si raggiunge l'estremo lembo della stessa. Ci sono molti alberi di alto fusto, però l'ultimo tratto ne è quasi sprovvisto, per cui l'ombrellone è il caso di averlo con se. Questa situazione, la potreste trovare anche nell'unica baia sabbiosa di Capo Kamenjak, cioè la baia di Debeljak, una piscina naturale. La baia di portic, è sicuramente la più interessante, soprattutto al tramonto e dato che il Parco chiude alle 22, potete star certi che questa baia risulta una della più popolate verso l'imbrunire. Noi abbiamo avuto l'opportunità , data la stupenda giornata, di poter vedere da questa baia, l'isola di Kres.
Ora non ricordo i nomi di tutte le baie, ma da una di queste ci siamo spostati e siamo andati al "Safari Bar", che è sito sempre all'interno di Capo Kamenjak.
E' assolutamente da vedere, infatti è un piccolo bar, circondato da capanne con tavolini sotto le stesse. La birra alla spina, viene spillata direttamente da un tronco, è una cosa particolarissima. Io ho bevuto tre sangria, 15 kune l'una e dopo la terza la testa ha cominciato a sentirsi un pò pesante. Noi non ci smentiamo mai, infatti anche li abbiamo mangiato, gustando un ottimo panino con le seppie e un bicchierone di olive per accompagnare le varie bevute. I bambini, nel frattempo si divertivano con i giochi messi a disposizione appositamente per loro.
Nelle baie ci sono anche dei piccoli bar, forniti solo del necessario per sopravvivere, per cui panini e acqua portateli da casa. e spiagge sono tutte di sassi e roccia, però sono rocce a forma di lastroni, per cui con un materassino che vendono da quasi tutte le parti dell'Istria, starete più che comodi.
Capo Kamenjak, è lungo circa 3400 metri, la sua larghezza varia tra i 500 e i 1600 metri. Ha una costa lunga e frastagliata e un paesaggio armoniosamente ondulato che alterna colline a piccole valli. L'altezza sul livello del mare , varia da 0 a 40 metri.
Il perimetro di Donji (Capo) Kamenjak e dell'arcipelago di Medulino si estende dal Villaggio di Premantura e la Penisola di Glavica verso l'estremo sud del Capo kamenjak e comprende 11 isolotti disabitati.
Il paesaggio è composto dalle comunità della gariga, della macchia delle piccole pinete e dei terreni agricoli, mentre dal punto di vista botanico e geografico appartiene alla macchia mediterranea.
Il paesaggio sottomarino di Kamenjak, è ricco di specie vegetali e animali, tra le quali numerose di queste in pericolo e protette dalla legge, come il cavalluccio marino, la nacchera e il dattero di mare.
La cattura dei datteri di mare , i quali vengono raccolti spaccando la roccia con picconi, provoca la distruzione delle scogliere e la desertificazione del fondo marino.
Sull'isolotto di Fenoliga, sono state trovate traccie di impronte di dinosauro., per cui relative a circa 80/90 milioni di anni fa.
La gestione del Parco e dell'arcipelago è affidata all'ente pubblico : JAVNA USTANOVA KAMENJAK . Il comune di Medolino è il fondatore e proprietario dell'ente.
Cosa altro dire, che sicuramente farete come noi, non vi basterà andare una volta a Capo Kamenjak, in quanto rimarrete incantati dalla sua bellezza, dai colori, dagli odori e dai suoni del mare e del vento, per cui una seconda volta sarà d'obbligo.

lunedì 7 luglio 2008

"Coté Restaurant" Londra

E' un sabato sera a Londra, la giornata è stata chilometrica , non si sa quanti ne abbiamo percorsi. Decidiamo di lasciar perdere guide e indirizzi consigliati , così per la cena ci affidiamo al nostra fiuto, un fiuto che anche questa volta non ci deluderà.
Ci troviamo nel quartiere di Soho, uno dei più vivi e pieni di giovani di Londra.Tra un pub e l'altro, notiamo questo ristorante, che emerge dal resto, per la sua sobria eleganza, quella nota in più che non disturba.
Siamo in Wardour Street 124-126, praticamente ad un tiro di schioppo da ChinaTown.
Entriamo e ci sembra quasi di essere a casa, in quanto molti ragazzi e ragazze che lavorano li sono italiani. A Carla e il sottoscritto la cosa ci piace ancora di più, in quanto la cucina è francese. Per noi innamorati di Parigi è il top.
Siamo in otto, così ci fanno accomodare in una saletta a parte, siamo lontani dal vociare degli altri commensali, così possiamo parlare con una certa facilità.
Arriva subito il nostro cameriere che è inglese purosangue e infatti ho qualche difficoltà a seguirlo, data la sua velocità nel parlare.
Ci porta un paio di bottiglie di acqua e a ognuno di noi porge un menù. Prima di tutto chiediamo dove sia il bagno, dapo una giornata in giro per Londra, una lavatina alle mani è il minimo. Che bagni, ragazzi. Puliti è dir poco, ma soprattutto in linea con il locale, eleganti ma senza invadenza.
Torniamo ai nostri menù. Cominciamo con una piccola disquisizione sui vini, bianco o rosso, dipende da cosa si mangia. Alla fine siamo tutti d'accordo per un "La place Viognier 2006" Vin de pays doc, un bianco formato da un vitigno che si trova in un vino bianco del Lazio "Antinoo" della cantina Casale del Giglio. Alla fine le bottiglie saranno due , data la bontà del prodotto.
Passiamo alle ordinazioni e gli "starter", cioè gli antipasti, sono veramente degni di nota.
Dunque la parte del leone la fanno le "mushroom crepes", cioè delle crepes farcite con funghi, spinaci e formaggio gruviera, il tutto su una crema di formaggio molto saporita. Che dire, quel vino bianco è stato proprio azzeccato.
Altro antipasto molto particolare è "terrine", cioè una terrina composta da carne di papera, pollo e maiale, guarnita con chicchi di uva e una salsa di frutta e spezie. Gia come si presentava era uno spettacolo.
Altro antipasto da tenere in considerazione, è il "grilled prawns", cioè i gamberoni tigre, quelli grandi, messi nel piatto con aglio, foglie di prezzemolo e burro.
Piccola pausa e poi si passa ai secondi piatti, che nulla hanno da invidiare agli "starter".
Io ho preso il "duck confit", cioè il coscio di oca ricoperto di verza e bacon e condito con timo e sugo di polpa di vitella, semplicemente fantastico quel cosciotto. Altro piatto è il "roast seabass", cioè un filetto di pesce arrostito , condito con olio extravergine di oliva, purè di patate con pomodori e aglio. Per quanto riguarda le bistecche abbiamo preso sia la "sirloin", che il "fillet", che altro non sono che bistecca e filetto di carne nata e abbattuta in Scozia, una carne veramente buona e con un sapore delicato. Questi piatti vengono serviti alla griglia, per quanto riguarda la cottura basta chiedere come la preferite e con patate cotte al momento, cioè non surgelate, infatte si potrà notare che sono una diversa dall'altra. A gusto si possono accompagnare con delle salse, noi abbiamo provato la "bearnaise sauce", salsa con scalogno, uova e burro. Devo dire che chi l'ha scelta non è rimasto deluso. Jacopo per non sbagliare ha preso "chicken and walnut salad", che altro non è che pollo alla griglia condito con molte verdure e che data la fame, il ragazzo ha finito.
Dopo questa lauta cena, qualcuno, ma non ricordo chi "__", ha avuto il coraggio di prendere il dolce, per la precisione una "crepes chantilly" e un "creme caramel" .
Che dire, che siamo rimasti soddisfatti è dire poco, che la simpatia dei ragazzi che lavorano nel locale è veramente alta e che , fortunatamente, la prossima volta che verremo a Londra, sapremo già dove andare a mangiare, per lo meno per una sera.
Ora vorrete sapere il costo. Dunque il totale compreso il 12,50% di servizio è pari a 218,42 sterline, in euro 275,20. Insomma a testa quasi 35 euro e per essere a Londra e aver mangiato benissimo è veramente il massimo.
Il ristorante ha anche un sito internet: www.cote-restaurant.co.uk e se volete prenotare il telefono è : 02072879280.
Non so cosa altro aggiungere, se non dirvi che se andate a Londra, passare da queste parti ne vale veramente la pena.
Related Posts with Thumbnails