mercoledì 23 aprile 2008

Ecco chi è Gianni Alemanno

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Laureato in ingegneria per l'ambiente e il territorio nel 2004, è giornalista pubblicista.

Dal 1992 Alemanno è sposato con Isabella Rauti (figlia di Pino Rauti, oggi leader del partito Movimento Idea Sociale) con cui ha un figlio.

Attività politica

Alemanno entra da giovanissimo in politica, nelle organizzazioni giovanili del MSI-DN diventando segretario provinciale romano del Fronte della Gioventù, il movimento giovanile missino.

È stato arrestato diverse volte: nel novembre 1981 per aver partecipato insieme ad altri quattro componenti del Fronte della Gioventù all’aggressione di uno studente di 23 anni. (Ansa, 20/11/1981)

Nel 1982 viene fermato per aver lanciato una molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica a Roma, scontando poi 8 mesi di carcere a Rebibbia. (Ansa, 15/05/1988)

Nel 1988 diventa Segretario Nazionale del Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del MSI, succedendo a Gianfranco Fini che la gestiva dal 1977. Resterà in carica fino al 1991, caratterizzando il suo segretariato per una più spiccata linea movimentista e per la ripresa di tematiche antiamericane ed antioccidentali.

Il 29 maggio 1989 viene arrestato a Nettuno per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, tentato blocco di corteo ufficiale, lesione ai danni di due poliziotti, in occasione della visita del Presidente degli Stati Uniti d'America, George H. W. Bush, al cimitero di guerra americano. Verrà poi prosciolto (Ansa 29 e 30/05/1989)

Il 13 giugno 1991 Umberto Bossi partecipa a una manifestazione della Lega Sud Sicilia a Catania e viene aspramente contestato dal Fronte della Gioventù guidato proprio da Alemanno (ANSA 13.6.1991)

Dal 1988 al 1991 è stato segretario nazionale del Fronte della Gioventù.

È stato fondatore e promotore della società di servizi "Euroservice" nel 1990, operativa nel campo dei servizi dell'edilizia e del lavoro giovanile, ed è membro onorario della Camera del commercio e dell'industria dell'Argentina.

Dopo esser stato eletto nel 1990 nel Consiglio regionale del Lazio, nel 1994 viene eletto alla Camera dei Deputati al maggioritario, nel collegio 19 della circoscrizione Lazio 1. Nello stesso anno è nominato dirigente del "Dipartimento per le politiche del volontariato e dell'associazionismo" di Alleanza nazionale.

Nel 1996 viene rieletto alla Camera dei deputati nel proporzionale.

Ha fondato insieme a Francesco Storace l'associazione "Area" e attuale membro del comitato di direzione dell'omonimo mensile di attualità politica e culturale. Alemanno e Storace sono stati in AN i principali esponenti della corrente Destra Sociale.

È stato impegnato in associazioni culturali e di volontariato, ha contribuito a promuovere molte iniziative culturali e non profit, tra cui l'"Associazione culturale di Area", il gruppo ambientalista "Fare Verde, l'ONG per la cooperazione internazionale "Movimento comunità", l'associazione di volontariato "Modavi" e la Fondazione "Nuova Italia".

Nel 2000 è stato responsabile organizzativo della campagna elettorale di Francesco Storace per la Presidenza della Regione Lazio e, l'anno seguente, responsabile del programma politico del candidato a sindaco di Roma, Antonio Tajani.

Alle elezioni politiche 2001, è stato rieletto alla Camera nel maggioritario nel collegio 21 della circoscrizione Roma 1.

È stato dal 2001 al 2006 Ministro delle Politiche Agricole e Forestali durante i Governi Berlusconi II e III.

Nel novembre 2003 è stato promotore e presidente della prima Conferenza euro-mediterranea sulla Pesca e sulla Agricoltura, in cui sono state definite nuove regole per difendere gli interessi dei pescatori e degli agricoltori.

Il 19 novembre 2004 è stato nominato vicepresidente di Alleanza Nazionale insieme ad Altero Matteoli e Ignazio La Russa. Carica che ha poi abbandonato nel 2005

Indagato dal Tribunale dei ministri per presunti finanziamenti illeciti ricevuti da Calisto Tanzi per la sua rivista «Area», è stato prosciolto l'11 gennaio 2007 perché il fatto non sussiste.

Dal 2005 è presidente onorario dell'Associazione cima Giovanni Paolo II.

L'11 maggio 2006 è stato vittima di un tentativo di aggressione mentre presenziava all'abbattimento di un ponte nel quartiere Laurentino 38 a Roma messo in atto da un gruppo di esponenti dei centri sociali e di autonomi, circa una trentina.Il lancio di sassi e altri oggetti ha ferito un agente di polizia della scorta, colpito da una bottiglia di vetro.

Alle Elezioni Amministrative 2006 è stato il candidato sindaco di Roma della Casa delle libertà, sfidante di Walter Veltroni. Alemanno raccolse il 37,1% dei voti, contro il 61,4% di Veltroni, che venne così rieletto.

Tuttavia, in seguito alle dimissioni di quest'ultimo avvenute dopo neanche due anni (dovute alla candidatura di Veltroni alla presidenza del consiglio), Alemanno è stato attualmente riproposto come candidato sindaco di Roma dal neonato partito del Popolo della Libertà.



domenica 13 aprile 2008

L'ombra del vento

Devo premettere, che generalmente sono un appassionato di gialli e in questo campo, secondo me, il migliore è Grisham, anche se l'ultima sua opera è veramente pessima.
Per tutte le mia altre letture, vado molto a naso, cioè entro in libreria e il libro che attira la mia attenzione, per qualsiasi motivo, dalla copertina ,al titolo o a qualsiasi altro motivo, diventa mio, logicamente dietro pagamento.
L'ombra del vento, dapprima lo avevo notato in una libreria di Nettuno, mi è subito piaciuto, ma lo ho acquistato presso Feltrinelli a Roma.
Ho cominciato a leggerlo durante le vacanze in Sardegna, ma solo poche pagine. A casa, in momenti un pò più rilassati, anche alle 23,30, lo ho finito e apprezzato moltissimo, tanto che , per me, è il miglior romanzo letto negli ultimi anni.
La vicenda si svolge a Barcellona e tratta di un ragazzo di nome Daniel, il quale viene portato dal padre, libraio, in un luogo chiamato: il cimitero dei libri dimenticati; e da quel momento ha inizio tutta la storia, fatta di molti personaggi, che talvolta è un pò complicato ricordare, ma che alla fine, vengono rimessi tutti nella loro naturale collocazione temporale e anche chi legge riesce a unire tutti i punti della vicenda.
Questo libro, scelto dal ragazzo tra migliaia di altri, è la chiave di tutta la storia, in quanto il suo autore, affascina sempre di più Daniel, fino a diventare una cosa da risolvere ad ogni costo, capire il motivo per il quale, un personaggio lugubre e funereo, vuole distruggere , anzi per la precisione bruciare, tutte le opere di Julian Carax, compresa, evidentemente, l'opera scelta dal ragazzo, la quale poi si rivelerà l'unica esistente fra tutti i romanzi scritti da Julian.
Si intrecciano personaggi come Fermin, buffo e pieno di una filosofia tutta sua. Barcelò, colui che in qualche modo voleva comprare questo unico libro rimasto, ma che ha incontrato sempre il diniego di Daniel.
E poi Penelope, che stava a Julian, come Beatrice stava a Daniel, insomma un gran numero di personaggi, che comunque hanno soltanto il pregio di arricchire questo romanzo.
Forse è ancora più bello, in quanto Zafon, in precedenza ha sempre scritto romanzi per adolescenti, per cui questo salto di qualità vede anche poter leggere con gli occhi di un bambino.
Non sto quì a raccontare il finale, ma non tutto è scontato come sembra.

La mia considerazione su questa opera, è che è assolutamente da non perdere, perchè viene anche raccontata una Barcellona, che per chi ha avuto il piacere di visitarla, in modo poetico e ormai estinto.
E' un libro che ti appassiona, ma la cosa più importante, è che è un libro che lascia il segno, è un libro che ti lascia qualcosa dentro, che il tempo non cancellerà mai.
Si può leggere tutto di un fiato, ma se avete la fortuna di poterlo assaporare a piccole dosi e con il dovuto silenzio, saprà portare dentro di voi, tante di quelle emozioni, che nessuno e niente potrà mai cancellare

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