giovedì 24 settembre 2009

Aeroporto Leonardo da Vinci - Ritiro bagagli -



11 Settembre 2009 ore 14,30, circa, Terminal A, Aeroporto Leonardo da Vinci, Roma. Mi devo imbarcare con la mia famiglia per la città di Palermo, così espleto tutti i doveri per imbarcarmi e dopo aver preso un caffè, con calma mi reco al gate di imbarco. Siamo alle partenze nazionali e mentre mi avvio al mio imbarco, affacciandomi noto che una valigia, cioè quella in foto, è abbandonata nel bel mezzo dello scalo. Proprio in quel momento, arriva un furgoncino che trasporta i bagagli di un aereo appena arrivato. Mentre cammina, perde una valigia, proprio all'altezza di dove si trova l'altra (chissà da quanto tempo si trova li).L'omino del mezzo fortunatamente si accorge della perdita del bagaglio, lo rimette a posto, ma l'altra valigia sempre li rimane. Noto con stupore che accanto a quella valigia, passano molti automezzi, in quanto si trova in prossimità di uno stop e parecchio personale dell'aeroporto. Riflettendo con mia moglie, penso a tutti i problemi che hai quando ti perdono una valigia e a tutti quelli che ci sono stati durante il mese di agosto, relativamente al ritiro degli stessi. Passano circa 90 minuti e dopo aver varcato il gate di imbarco, saliamo sul pullman che ci porta all'aereo della Blu-Express. Il pullman è a pochi metri da quella valigia, ancora li, senza che nessuno si sia preso la briga di spostarla e metterla in un luogo più sicuro. Il tragitto con il pullman per arrivare all'aereo è abbastanza lungo e con stupore della maggiore parte di coloro che sono sul mezzo, si notano circa 10 valigie abbandonate. Ma possibile che se cadono dai mezzi che le trasportano nessuno le raccoglie? E' così complicato essere un pò più civili e cercare di pensare a quale danno si procura a coloro che non ritrovano la loro valigia? In una valigia ci possono essere, oltre ai capi di abbigliamento, tanti di quei ricordi, che una volta persi, non ritornano più.

lunedì 21 settembre 2009

The River - Inverness - Scozia

Sembra semplice mangiare in Scozia, nel senso trovare posti liberi per sedersi e mangiare. Invece non è affatto così , tanto che siamo arrivati in questo ristorante, che si trova sulle rive del fiume Ness, dopo aver ricevuto non disponibilità di posti a sedere in altri tre locali. Arrivati davanti al River, siamo entrati e ci hanno chiesto di attendere 10 minuti, in quanto avevano necessità di prepararci il tavolo. Il tutto molto cordiale e con un non so che di serata molto positiva. Nel frattempo aspettavamo fuori e il magnifico sottofondo dei gabbiani, ci teneva compagnia. Di Inverness, oltre alle sue bellezze, mi rimarranno impressi, per sempre, i suoi rumori, cioè quelli dei gabbiani e le sue lepri, che passeggiano tranquillamente nei pressi del Castello. E' una realtà bellissima , che ti rimane dentro. Ma torniamo a noi e al tavolo pronto, apparecchiato con cura e sapienza.
Entrando si nota che l'arredamento è molto semplice, ma segue il filo logico del buon gusto, come quello che proveremo assaggiando i loro piatti, di li a poco. Non ci sono uomini che servono, ma solo donne e precisamente ragazze. Hanno un occhio di riguardo per Jacopo, è il cucciolotto del gruppo. Ci portano il menù e ordiniamo subito da bere, le due classiche bottiglie di acqua, una naturale e una gassata e stasera, dando fiducia al posto, scegliamo un vino bianco della casa che arriva a 11 gradi alcolici. Quando siamo all'estero non manchiamo mai di assaggiare le zuppe del luogo. Stasera ne propongono due, una che non rientra tra i miei gusti, cioè una zuppa vegetale con ceci e l'altra invece molto interessante, cioè una zuppa di piselli e menta. Io e Jacopo abbiamo optato per quest'ultima, gli altri si sono diretti verso la vegetale. Devo dire che piselli e menta è veramente un mix azzeccato e da riprovare a casa. Molto buona, a dir loro, anche quella di vegetali. Qui ci vuole un chiarimento, a me i ceci non piacciono, ecco svelato l'arcano. Tra le zuppe e il resto della cena , c'è una breve pausa e guardando dalla vetrate che si affaccia sul lungofiume, notiamo che anche se sono le nove e trenta, il sole è ancora alto e l'estate sembra non finire mai. Ho capito, torniamo alla cena e alle nostre successive scelte. Carla opta per un primo piatto, molto gustoso e ricco di ingredienti. Prende un risotto con gamberi, cozze, panna e limone. Delicato e gustoso, un piatto che cattura il mio sguardo e anche un mio discreto assaggio. Jacopo per non smentirsi, sceglie anche lui un primo, cioè una lasagna con verdure e formaggio fuso. Devo dire di non averla assaggiata, ma il fatto che il piatto è tornato indietro pulito, significa che è stato gradito. Marcolino , gia dal menù, aveva adocchiato la papera(duck) e la sua scelta non è cambiata. Viene servita con verdure grigliate, scalogno e composta di cipolle rosse. Molto ma molto buona, sia a dire di Marcolino che a dire mio che l'ho assaggiata. Invece io ho scelto un tipico taglio di carne scozzese , il sirloin. Fino ad ora lo avevo sempre mangiato tipo bistecca, invece mi è stato proposto tipo spezzatino dentro un cestino di pasta di filo, mantecato con vegetali bolliti. Già la presentazione valeva il biglietto, ma il sapore valeva molto di più. Che bella cena, che bella atmosfera. E si , perchè il locale è frequentato da qualche turista, ma soprattutto da gente del luogo e da coppiette, che cenano in modo molto romantico. Allora prima il dolce e poi il caffè. Da notare che i caffè saranno due, mentre i dolci ammonteranno a tre, cioè le signore più il piccolo Jacopo. Per dolce viene servita una meringa al cocco e toffee, con crema liquida, accidenti che prelibatezza e in alternativa un cheesecake con cioccolata bianca e crema liquida. Devo dire che la scelta tra il più buono dei due è stata ardua, per cui è stato assegnato un punteggio di parità, elevato al top. Il caffè è quello del luogo, leggermente lungo, per cui senza voto.
Una cena perfetta, un ambiente che ti mette a tuo agio e che ti invoglia a tornare. Le ragazze che servono ai tavoli e prendono le comande, sono gentilissime. Ci hanno fatto una foto di tutti noi in ricordo della bella serata e dietro il conto ci hanno lasciato scritto un bel Thank You. A proposito, meno di 20 sterline a testa, poco più di 23 euro. Un rapporto qualità/prezzo semplicemente perfetto.
Un unico rammarico, esserci stati solo una sera , perchè meritava il bis.

mercoledì 16 settembre 2009

Skippers Seafood Bistro' - Edimburgo - Scozia

Metti una sera a cena cinque italiani e quando finiscono hanno la netta percezione di aver provato uno dei ristoranti più buoni e simpatici degli ultimi tempi. Metto anche la parola simpatici, perchè il servizio è stato piacevole a dir poco, grazie a Andres il cameriere spagnolo , che parlava un pò italiano, il quale ci ha servito con solerzia e simpatia. Però bisogna fare un passo indietro, cioè a circa un'ora predente al nostro approdo in questo bistrò. Leggendo qua e la e consultando le guide, i ristoranti che avevamo selezionato erano tutti pieni. Allora cominciamo ad affidarci al nostro fiuto, che ci porta ad un bel ristorantino vicino al porto. Dapprima una ragazza ci dice che è possibile cenare, poi , la stessa, scusandosi a dismisura ci spiega che non era più possibile. Però , dato che a Edimburgo si parla molto di Angeli, noi ne abbiamo trovato uno. Infatti , molto gentilmente, è stata proprio lei ad indirizzarci allo Skippers. Ecco, anche se un pò forzatamente, quella sera ad Edimburgo anche noi abbiamo trovato il nostro piccolo angelo culinario.
Dunque con le indicazioni della ragazza in cinque minuti arriviamo al locale. Entriamo e la sensazione è molto bella. Sembra di essere tornati in uno dei bistrò di Parigi, quelli che hanno reso la capitale francese la mia preferita. Ma torniamo alla serata e al fatto che ci hanno fatto subito accomodare, senza batter ciglio. Certo questo è risultato un pò strano, rispetto agli altri locali pieni. Prendiamo subito due bottiglie di acqua e proviamo il bagno, piccolo e pulito. Arrivano i menù e scopriamo che dato che si festeggia il trentennale del locale, c'è il "celebrating 30 years", che permette di prendere due piatti ,a base di pesce, per sole 19,79 sterline. La scelta ricade fra 11 piatti a scelta e tutti preparati con pesce scozzese. Non mi dilungo fra tutti i piatti scelti, che comunque abbiamo accompagnato con un ottimo vino bianco del Sudafrica, però ce ne è qualcuno che merita di essere menzionato, sia per la sua presentazione, ma soprattutto per la sua bontà. Vorrei iniziare con il piatto che ha preso Jacopo, un qualcosa che mai avrei immaginato accadesse. Ha preso "Haggis, neeps & tatties whit an Arran mustard and whisky cream". Dunque devo spiegare che l'haggis è il piatto tipico scozzese. Ma di cosa si tratta? Semplicemente di interiora dell'animale. Generalmente si parla di haggis di carne, in questo caso erano di pesce. Mi credete se vi dico che quel piatto era semplicemente fantastico? Io ne assaggiato un pochino e ho fatto appena in tempo, perchè si è volatilizzato nel breve volgere di qualche minuto. Altro piatto degno di attenzione è stato quello che ho preso io, cioè
" Orkney rollmop herring with dressed leaves and a shallot and orange compote". Trattasi di aringa delle Orcadi, rivestita di scalogno e composta di arancio. Che splendido abbinamento e una freschezza piacevolissima. E cosa dire del "Grilled fillet of Loch Duart salmon served whit wilted spinach and salsa verde"? niente di più che è stato molto apprezzato da noi tutti. Si perchè alla fine abbiamo assaggiato un pò di tutto. Però , per la presentazione, il top va a quello che ha preso Marcolino, cioè "Whole roasted sea bream with a crayfish tail, sun-blushed tomato and basil stuffing". Splendida orata, guarnita con ciuffo di basilico e che al suo interno aveva gamberi e pomodorini. Un sapore delicato e leggermente fortificato grazie ai pomodorini. Non dimentico la frittura, ottima anche quella. Passiamo ai dolci che sono stati presi dalle signore e da Jacopo. Buona la torta al limone, ma il migliore, è stato la crema catalana, a dire di mia moglie, la migliore mangiata in assoluto, Catalogna compresa. Siamo in Scozia e allora io e Marcolino, invece del dolce, ci buttiamo sul whisky, per me un Glenkichie invecchiato 10 anni, mentre Marcolino opta per Isle of Jura. Il mio più delicato, il suo abbastanza affumicato. Per che si intende di whisky sa di cosa parlo. Però c'è la sorpresina finale, cioè il caffè. Logicamente il caffè niente di speciale, almeno per i nostri gusti, però viene accompagnato con dei biscottini alla lavanda. Che sensazione particolare, io la lavanda la vedo, anzi la sento, come deodorante e invece è ottima anche nei biscottini. E alla fine arriva il conto, che rispecchia un ottimo rapporto qualità/prezzo, cioè 35 sterline a testa e se è tutto a base di pesce, ci si deve stare per forza.
Insomma , questa era l'ultima sera a Edimburgo, poi saremmo partiti per Inverness e la chiusura è stata delle migliori.
Se andate a Edimburgo non dimenticate questo bistrò , chiedete di Andres e salutatelo da parte nostra.
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