mercoledì 23 novembre 2011

Hostaria Edmondo - Roma - Italia

E' un'altra di quelle occasioni per riandare da Edmondo e me la propone su un piatto di buona cucina, groupalia. L'offerta prevede un menù completo per due a 29 euro. Edmondo è una delle trattorie storiche romane più conosciute in zona Roma Nord. Ricordo di essere stato in questo locale, ancora vecchia struttura, un pò di anni orsono. Tutto molto rustico, dalla pagnotta di pane tagliata direttamente al tavolo, alla tazzina di caffè, preparata con la moka e con la zuccheriera avente all'interno grumi di caffè e zucchero. Insomma locale molto rustico, ma veramente unico e invitante nei suoi classici e ottimamente cucinati piatti romani. Quando ho visto l'offerta non ho saputo resistere, proprio per riprovare quei sapori e quegli odori, così buoni.
E' un sabato sera, abbiamo prenotato per le 20, prima che arrivino quelli del sabato sera che con un attimo riempiono il locale, anche perchè all'interno ci sono una quarantina di posti a sedere, per cui non ci vuole molto a colmare le sedie vuote. Quando arrivo, gia da fuori capisco che l'ambiente è cambiato, è diventato più serio e quel pizzico di romanità che c'era non c'è più. Però solo per l'ambiente, perchè il cibo non è cambiato.
Dunque entriamo e ci accomodiamo al nostro tavolo. Arriva subito la ragazza, la quale è molto gentile, ci spiega i piatti disponibili con il coupon e porta ci porta da bere. Passano pochi minuti e d ecco arrivare l'acqua, la birra, il vino e la coca-cola per i ragazzi. L'antipasto è molto semplice, forse di tutto quello che abbiamo provato è la cosa meno positiva. Poi cominciano ad arrivare i primi piatti e meno male che noi abbiamo ordinato tutto all'inizio, in quanto il locale ormai si è riempito e trà poco comincerà la fila all'esterno. Io ho ordinato maccheroni con sugo di coda alla vaccinara, un piatto di cui vado matto. Dentro ho trovato anche un bel pezzo di coda, me lo sono gustato alla grande. Gli altri hanno optato per la classica cacio e pepe. Per secondo, lo so questo non è un piatto che tutti gradiscono, ho scelto la coratella senza carciofi. Dunque cosa è la coratella? Sono fegato, polmone, cuore, ecc. Una cosa deliziosa. Carla e i ragazzi hanno preso gli straccetti con la rughetta. Per contorno una cicoria ripassata in padella, senza aglio, ma con parecchio peperoncino. Per dolce, fuori dal coupon, abbiamo preso dei biscottini con il vinsanto, mentre Jacopo ha preso il tiramisù.
Logicamente essendo un'offerta la scelta nel menù è limitata, però i piatti sono ben cucinati e il servizio è ottimo.
Siamo stati proprio bene, abbiamo mangiato bene e di sicuro ci torniamo, perchè non è rimasto solo il nome di Edmondo, ma anche la buona cucina.

giovedì 17 novembre 2011

Quartiere Ostiense - Roma - Italia


E si, Ostiense è il mio quartiere di nascita, anche se la maggior parte della mia adolescenza l'ho passata nel più bel quartiere di Roma in assoluto, cioè la Garbatella. Ma torniamo a Ostiense che nel corso degli anni è mutato in maniera incredibile. Quando sono nato io, c'erano ancora i Mercati Generali, che poi successivamente sono stai spostati nella zona Est di Roma, fuori il Grande Raccordo Anulare. Era un classico quartiere dormitorio, dove la maggior parte di coloro che vi abitavano lavoravano proprio ai mercati. Ma vi erano tante altre situazioni lavorative importanti, come la rimessa degli autobus A.T.A.C che si trovava nei pressi della Basilica di San Paolo, l'Italgas, ecc. Uno dei monumenti moderni riferibili all'Ostiense è certamente il Gazometro, che sono degli contenitori che una volta contenevano il gas. Ora fungono da ricordo e basta. Altro importante monumento è il Ponte di Ferro o Ponte der Somaro, che collega l'Ostiense a Viale Marconi. La chiesa di San Benedetto è il fulcro cattolico del quartiere, mentre la Basilica di San Paolo è il riferimento per chi viene da fuori. Era pieno di negozi di artigiani, il panettiere, il macellaio, il calzolaio, ecc. Tra gli esercizi storici è rimasta la Pasticceria Andreotti, sempre presente nel quartiere.
E ora tutto è cambiato, è diventato un quartiere per i giovani, dato che proprio nelle scuole che ho frequentato dall'asilo alle medie, ora ha trovato posto la Terza Università di Roma. E' pieno di locali, sia dove si mangia, sia dove si balla. La movida del fine settimana è garantita, sempre. si vedono tanti e tanti giovani e tutto ciò mi fa piacere, ripensando a quello che era tanti anni fa.
Il polmone verde sono i Giardinetti di San Paolo, posti di lato all'omonima Basilica e che negli anni hanno visto migliaia di bambini ruzzolare sul verde del prato.
Il tempo passa, le cose cambiano, ma la Piramide Cestia, con le sue centinaia di gatti, con annesso cimitero Acattolico, sono sempre lì.
Ora ci sono tre fermate della linea B della metropolitana, oltre a Piramide, c'è Garbatella, che unisce i due quartieri e San Paolo. La palla dove ci davamo appuntamento per prendere il trenino Roma-Ostia, non l'ha toccata nessuno, non si è mossa.
E' il mio quartiere, è sempre un piacere tornarci.

mercoledì 2 novembre 2011

Ristorante "L'Agrantica" - Agriturismo Colle delle Querce - Morlupo - Roma


Dunque, siamo arrivati in questo ristorante grazie ad una offerta Groupalia, che comprendeva l'ingresso illimitato al centro benessere, più una cene di coppia, il tutto per soli 49 euro. Che facciamo, non ne approfittiamo? Così compriamo il coupon e sabato 14/10 andiamo presso l'Agriturismo Colle delle Querce, che si trova a circa 30 chilometri da Roma, a Morlupo. E' un pò complicato da trovare, ma alla fine arriviamo. Il posto è immerso nel verde, la giornata è piacevolmente assolata e calda. Parcheggiamo l'auto di Mirco e ci dirigiamo verso l'ingresso del centro benessere. Ci attende una ragazza, la quale, non avendo portato noi, ne accappatoio, ne cuffia e ne ciabattine, ci consegna il kit, al prezzo di 10 euro. Ma lo sapevano, così poco male. Non mi dilungo molto sull'esperienza centro benessere, diciamo che il titolo dovrebbe far capire come è andata. Speravamo e pensavamo molto meglio, però se rapportato al prezzo, l'offerta è ottima. Se intendevano fare pubblicità al centro, gli è andata male.
Però alla fine, l'Agrantica ci ha restituito quanto tolto nel pomeriggio.
Prima di sederci al nostro tavolo, presso il bar ci gustiamo un aperitivo. Buono il mix tra ananas e crodino. Dunque ecco arrivare il momento della cena, siamo i primi a sederci. La ragazza, molto gentilmente, ci spiega come funziona il menù con il coupon. Abbiamo un primo a testa, un secondo e un contorno, più una bottiglia di acqua. Io subito fuori menù prendo mezzo litro di vino rosso, non male. La scelta dei primi è imbarazzante per la qualità dei piatti esposti. Alla fine decidiamo di prendere due fettuccine alla Paolo e due maltagliati ai quattro formaggi. La cosa bella è che si tratta di pasta fatta in casa, cioè a mano. La si riconosce dallo spessore e dalla callosità, cioè non è quella pasta liscia e poco spessa. Poi i maltagliati, lo dice la parola stessa, sono uno diverso dall’altro. Devo dire che il giorno dopo, Mirco ed io, ancora ne parlavamo, quasi commossi. Buonissimi, non ho altro da aggiungere. Nelle fettuccine, c’era quel piccante giusto e gradevole, mentre nei maltagliati abbiamo aggiunto una giusta dose di pepe, grattuggiandolo al momento. Quella sera era accesa la brace, per cui abbiamo avuto l’opportunità di poter scegliere anche qualche piatto diverso dal menù proposto. Così tutti e quattro abbiamo optato per la brace, Alessandra ed io, abbiamo preso i fegatelli di maiale, Mirco la salsiccia e Carla una bisteccona di collo. Devo dire, tranne la salsiccia che non ho assaggiato, tutto veramente molto buono. I fegatelli erano ricoperti con la foglia di alloro. Contorno senza parole, perché non le avevo mai mangiate, ma sono rimasto estasiato, cioè le bucce di patate fritte. Sarebbe da tornarci solo per assaggiare queste, ma farei un torto a tutti gli altri ottimi piatti che ho assaggiato. Una cicorietta ripassata, senza aglio, ha chiuso la serata. Si abbiamo chiuso qui, non ce l’abbiamo fatta neanche ad assaggiare i dolci, ma quelli elencati erano davvero invitanti e, secondo me, molto buoni. Ad un certo punto si è avvicinata la proprietaria, chiedendoci come era andata la cena e se avevamo assaggiato gli antipasti accompagnati dalle sue salse o creme. Noi li abbiamo visti passare e se tanto mi da tanto, devono essere molto gustosi. Logicamente è da tornarci, ne vale proprio la pena e anche i chilometri da percorrere, però mi raccomando, solo al ristorante.
P.S.
Sono tornato in questo posto una domenica a pranzo e devo dire che quando ci sono un pò di persone la qualità del servizio e del cibo tende a scadere. Per cui è meglio andare durante la settimana.
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