martedì 2 novembre 2010

Ristorante La Villa di Larthia - Loc. Furbara - Cerveteri - Roma

Nel nostro continuo peregrinare alla ricerca del locale per la comunione di Jacopo, dietro segnalazione, ci imbattiamo in questo luogo, cioè la Villa di Larthia. Prenotiamo e per il Primo Novembre, decidiamo di andare. Il locale, molto grande e con una bellissima distesa di verde, si trova a poche centinaia di metri dalla Via Aurelia, precisamente a Cerveteri, località Furbara. La giornata non è delle migliori, anzi durante il percorso da Roma, ci siamo anche scontrati con una piccola tromba d'aria. Per cui tempo brutto, ma nonostante tutto il panorama che si presenta davanti a noi è molto bello. Il verde sovrasta tutti gli altri colori autunnali e lo spazio per i bambini è veramente tanto. Comunque scendiamo dalla macchina e accompagnati dai nostri ombrelli ci dirigiamo all'ingresso. Il brutto tempo ha fatto andare via l'energia elettrica, per cui niente illuminazione ma la luce che proviene dall'esterno basta e avanza, anche se non c'è il sole. E poi si può mangiare e quella è la cosa importante, perché dobbiamo provare la qualità del cibo.
Ci sediamo al nostro tavolo e subito arriva il titolare per prendere la prenotazione. Siamo in dieci, sei adulti e quattro bimbi. Acqua e un buon vino rosso del Casale Cento Corvi, accompagnano il nostro antipasto, ottimo e abbondante. Si comincia con delle verdure pastellate e affettato misto, poi arriva una bella pirofila con mozzarella di bufala e pomodori. Ottimi sapori. Dopo un pò bisogna fare un pò di spazio nella tavola, perchè arrivano due piatti tipicamente romani, cioè la trippa e i fagioli con le cotiche. Devo dire che la trippa era veramente divina. Il tutto accompagnato con fette di pane bruscato e leggermente caldo. Ora stiamo meglio, così possiamo scegliere i primi piatti. Fettuccine ai funghi porcina, è il piatto classico, mentre Carla opta per i paccheri con sugo e carciofi, mentre io vado sulle tagliatelle con tartufo, noci e funghi porcini. Tutto buono, la qualità della pasta, soprattutto quella lunga, veramente eccelsa. Ma ecco che arriviamo alla miglior portata della giornata, cioè alla carne. A metà con Carla, prendiamo una tagliata all'aceto balsamico. Penso che così buona l'ho mangiata solamente alla Vecchia Posta a Trevi. Una carne sensazionale. Anche la bistecca di carne irlandese è assolutamente da provare, un sapore e una tenerezza incredibile. Patate al forno e cicoria, sia all'agro che ripassata in padella, molto buone.
Chiudiamo con caffè, amaro e grappa invecchiata in barrique.
In tutto circa 30 euro a testa, ma ben spesi e con la consapevolezza di aver mangiato bene. Di sicuro ci ritorniamo, magari in bella giornata di sole sperando che questa bella giornata coincida con la Prima comunione di Jacopo.
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