giovedì 17 luglio 2008

Capo Kamenjak - Croazia -

Torniamo a noi e più precisamente a questo luogo, che è uno dei più bei luoghi che abbia mai visto.
E' il 6 di Agosto e decidiamo di andare a Capo Kamenjak.. Da Banjole, sono dieci minuti di macchina.Si arriva a Premantura e da li, l'ingresso è molto vicino. La strada polverosa e i dossi lungo il percorso, sono ripagati da delle baie mozzafiato e tutte raggiungibili a piedi. L'acqua è un pò fredda, ma poco male, tutto il resto è stupendo. L'ingresso costa 20 kune, circa 3 euro e all'entrata ti danno anche un sacchetto per mettere la sporcizia. Il biglietto d'ingresso contiene anche la targa dell'auto, così da fare in modo da poter tenere sotto controllo qualsiasi tentativo di vandalismo. Il limite di velocità è di 20 km/h e proprio a questo servono i dossi. Si percorre la dorsale della penisola di Glavica, cioè la penisola che ospita Kamenjak. e in meno di dieci minuti si raggiunge l'estremo lembo della stessa. Ci sono molti alberi di alto fusto, però l'ultimo tratto ne è quasi sprovvisto, per cui l'ombrellone è il caso di averlo con se. Questa situazione, la potreste trovare anche nell'unica baia sabbiosa di Capo Kamenjak, cioè la baia di Debeljak, una piscina naturale. La baia di portic, è sicuramente la più interessante, soprattutto al tramonto e dato che il Parco chiude alle 22, potete star certi che questa baia risulta una della più popolate verso l'imbrunire. Noi abbiamo avuto l'opportunità , data la stupenda giornata, di poter vedere da questa baia, l'isola di Kres.
Ora non ricordo i nomi di tutte le baie, ma da una di queste ci siamo spostati e siamo andati al "Safari Bar", che è sito sempre all'interno di Capo Kamenjak.
E' assolutamente da vedere, infatti è un piccolo bar, circondato da capanne con tavolini sotto le stesse. La birra alla spina, viene spillata direttamente da un tronco, è una cosa particolarissima. Io ho bevuto tre sangria, 15 kune l'una e dopo la terza la testa ha cominciato a sentirsi un pò pesante. Noi non ci smentiamo mai, infatti anche li abbiamo mangiato, gustando un ottimo panino con le seppie e un bicchierone di olive per accompagnare le varie bevute. I bambini, nel frattempo si divertivano con i giochi messi a disposizione appositamente per loro.
Nelle baie ci sono anche dei piccoli bar, forniti solo del necessario per sopravvivere, per cui panini e acqua portateli da casa. e spiagge sono tutte di sassi e roccia, però sono rocce a forma di lastroni, per cui con un materassino che vendono da quasi tutte le parti dell'Istria, starete più che comodi.
Capo Kamenjak, è lungo circa 3400 metri, la sua larghezza varia tra i 500 e i 1600 metri. Ha una costa lunga e frastagliata e un paesaggio armoniosamente ondulato che alterna colline a piccole valli. L'altezza sul livello del mare , varia da 0 a 40 metri.
Il perimetro di Donji (Capo) Kamenjak e dell'arcipelago di Medulino si estende dal Villaggio di Premantura e la Penisola di Glavica verso l'estremo sud del Capo kamenjak e comprende 11 isolotti disabitati.
Il paesaggio è composto dalle comunità della gariga, della macchia delle piccole pinete e dei terreni agricoli, mentre dal punto di vista botanico e geografico appartiene alla macchia mediterranea.
Il paesaggio sottomarino di Kamenjak, è ricco di specie vegetali e animali, tra le quali numerose di queste in pericolo e protette dalla legge, come il cavalluccio marino, la nacchera e il dattero di mare.
La cattura dei datteri di mare , i quali vengono raccolti spaccando la roccia con picconi, provoca la distruzione delle scogliere e la desertificazione del fondo marino.
Sull'isolotto di Fenoliga, sono state trovate traccie di impronte di dinosauro., per cui relative a circa 80/90 milioni di anni fa.
La gestione del Parco e dell'arcipelago è affidata all'ente pubblico : JAVNA USTANOVA KAMENJAK . Il comune di Medolino è il fondatore e proprietario dell'ente.
Cosa altro dire, che sicuramente farete come noi, non vi basterà andare una volta a Capo Kamenjak, in quanto rimarrete incantati dalla sua bellezza, dai colori, dagli odori e dai suoni del mare e del vento, per cui una seconda volta sarà d'obbligo.

lunedì 7 luglio 2008

"Coté Restaurant" Londra

E' un sabato sera a Londra, la giornata è stata chilometrica , non si sa quanti ne abbiamo percorsi. Decidiamo di lasciar perdere guide e indirizzi consigliati , così per la cena ci affidiamo al nostra fiuto, un fiuto che anche questa volta non ci deluderà.
Ci troviamo nel quartiere di Soho, uno dei più vivi e pieni di giovani di Londra.Tra un pub e l'altro, notiamo questo ristorante, che emerge dal resto, per la sua sobria eleganza, quella nota in più che non disturba.
Siamo in Wardour Street 124-126, praticamente ad un tiro di schioppo da ChinaTown.
Entriamo e ci sembra quasi di essere a casa, in quanto molti ragazzi e ragazze che lavorano li sono italiani. A Carla e il sottoscritto la cosa ci piace ancora di più, in quanto la cucina è francese. Per noi innamorati di Parigi è il top.
Siamo in otto, così ci fanno accomodare in una saletta a parte, siamo lontani dal vociare degli altri commensali, così possiamo parlare con una certa facilità.
Arriva subito il nostro cameriere che è inglese purosangue e infatti ho qualche difficoltà a seguirlo, data la sua velocità nel parlare.
Ci porta un paio di bottiglie di acqua e a ognuno di noi porge un menù. Prima di tutto chiediamo dove sia il bagno, dapo una giornata in giro per Londra, una lavatina alle mani è il minimo. Che bagni, ragazzi. Puliti è dir poco, ma soprattutto in linea con il locale, eleganti ma senza invadenza.
Torniamo ai nostri menù. Cominciamo con una piccola disquisizione sui vini, bianco o rosso, dipende da cosa si mangia. Alla fine siamo tutti d'accordo per un "La place Viognier 2006" Vin de pays doc, un bianco formato da un vitigno che si trova in un vino bianco del Lazio "Antinoo" della cantina Casale del Giglio. Alla fine le bottiglie saranno due , data la bontà del prodotto.
Passiamo alle ordinazioni e gli "starter", cioè gli antipasti, sono veramente degni di nota.
Dunque la parte del leone la fanno le "mushroom crepes", cioè delle crepes farcite con funghi, spinaci e formaggio gruviera, il tutto su una crema di formaggio molto saporita. Che dire, quel vino bianco è stato proprio azzeccato.
Altro antipasto molto particolare è "terrine", cioè una terrina composta da carne di papera, pollo e maiale, guarnita con chicchi di uva e una salsa di frutta e spezie. Gia come si presentava era uno spettacolo.
Altro antipasto da tenere in considerazione, è il "grilled prawns", cioè i gamberoni tigre, quelli grandi, messi nel piatto con aglio, foglie di prezzemolo e burro.
Piccola pausa e poi si passa ai secondi piatti, che nulla hanno da invidiare agli "starter".
Io ho preso il "duck confit", cioè il coscio di oca ricoperto di verza e bacon e condito con timo e sugo di polpa di vitella, semplicemente fantastico quel cosciotto. Altro piatto è il "roast seabass", cioè un filetto di pesce arrostito , condito con olio extravergine di oliva, purè di patate con pomodori e aglio. Per quanto riguarda le bistecche abbiamo preso sia la "sirloin", che il "fillet", che altro non sono che bistecca e filetto di carne nata e abbattuta in Scozia, una carne veramente buona e con un sapore delicato. Questi piatti vengono serviti alla griglia, per quanto riguarda la cottura basta chiedere come la preferite e con patate cotte al momento, cioè non surgelate, infatte si potrà notare che sono una diversa dall'altra. A gusto si possono accompagnare con delle salse, noi abbiamo provato la "bearnaise sauce", salsa con scalogno, uova e burro. Devo dire che chi l'ha scelta non è rimasto deluso. Jacopo per non sbagliare ha preso "chicken and walnut salad", che altro non è che pollo alla griglia condito con molte verdure e che data la fame, il ragazzo ha finito.
Dopo questa lauta cena, qualcuno, ma non ricordo chi "__", ha avuto il coraggio di prendere il dolce, per la precisione una "crepes chantilly" e un "creme caramel" .
Che dire, che siamo rimasti soddisfatti è dire poco, che la simpatia dei ragazzi che lavorano nel locale è veramente alta e che , fortunatamente, la prossima volta che verremo a Londra, sapremo già dove andare a mangiare, per lo meno per una sera.
Ora vorrete sapere il costo. Dunque il totale compreso il 12,50% di servizio è pari a 218,42 sterline, in euro 275,20. Insomma a testa quasi 35 euro e per essere a Londra e aver mangiato benissimo è veramente il massimo.
Il ristorante ha anche un sito internet: www.cote-restaurant.co.uk e se volete prenotare il telefono è : 02072879280.
Non so cosa altro aggiungere, se non dirvi che se andate a Londra, passare da queste parti ne vale veramente la pena.

sabato 28 giugno 2008

Londra

Il viaggio inizia a Ciampino Aeroporto, con il volo della EasyJet che parte in perfetto orario. Un volo prenotato circa 4 mesi orsono a 250 euro a/r per tre persone. Anche l'arrivo sarebbe in orario, solo che per un problema tecnico ai carrelli mobili usati per l'uscita, aspettiamo al chiuso dell'aereo per circa 20 minuti. Passiamo anche stavolta il controllo passaporti, dopo averlo già fatto a Roma.Ecco questa è un pò una rottura di scatole, qui sei in Europa ma non lo sei, Londra è anche questo. Prima di ritirare i bagagli, cambiamo un pò di sterline, constatando successivamente che il cambio non è molto favorevole, che conviene cambiare negli appositi luoghi della città e che , comunque, se avete la carta di credito, pagate il più possibile con quella, perchè il cambio applicato è il più basso in assoluto.Tanto per fare un esempio, con la carta per avere una sterlina servono 1,26 euro, in città 1,33 e in aeroporto 1,40 + le commissioni, per cui un cambio ancora meno vantaggioso.
Ma torniamo a noi, dopo il cambio, acquistiamo i biglietti del Southern Train, cioè la linea ferroviaria che con 4,75 sterline ti porta da Gatwich a Victoria Station. Da notare che costa molto meno del Gatwich Express, molto più pubblicizzato, il quale impiega circa 5/10 minuti in meno ma costa 12 sterline.Noi abbiamo impiegato 35 minuti e come nei nostri vagoni ferroviari passa la signorina che con il carrellino vende bevande e vivande di ogni genere, compreso il loro immancabile caffè-brodo.
Arrivati a Victoria Station, abbiamo acquistato la Oyster card valida per 7 giorni nei quadranti 1-2 della città, che sono i più estesi e soprattutto quelli che interessano alla maggoior parte dei turisti.Jacopo non paga, invece a noi questo mini abbonamento è costato 24,50 sterline.
Prendiamo la Circular Line, cioè la liea gialla della Tube, poi cambiamo e prendiamo la Central Line, cioè la linea rossa e così arriviamo al nostro Hotel, il "London Guards Hotel", sito in Hide Park. E' un tre stelle, ma su questo ci sarebbe molto da ridire, cominciando da una colazione veramente ridotta all'indispensabile.
Comunque posiamo le valigie e cominciamo subito a perlustrare Londra. Per la gioia di Jacopo, prendiamo l'autobus 94, uno dei tanti a due piani. Volevamo arrivare a Piccadilly, ma a Oxford Street, c'era un traffico pazzesco, formato soprattutto da autobus di linea, una cosa mai vista. Mamma mia quanti negozi, ma nulla al confronto di Regents Street, di cui vedremo in seguito. Insomma vista la situazione, abbiamo poroseguito a piedi. Il tempo non era dei migliori, ma con il senno del poi, con le temperature italiane, il tempo era eccellente "_". Lo stomaco comincia a reclamare , così ci fermiamo a mangiare presso una catena molto presente a Londra, ma anche a Parigi, cioè "Pret a Manger". Dopo esserci rilassati e rifocillati, siamo arrivati a Trafalgar Square, la famosa piazza dell'ammiraglio Nelson e luogo in cui si affaccia la National Gallery. In realtà noi abbiamo optato per il National Portrait Gallery, in quanto secondo i nostri gusti ha una esposizione di opere migliore e cosa non negativa c'è un piano dedicato all'arte moderna. Una delle opere che ha acceso la fantasia di Jacopo, è stata quella che ritraeva David Beckam, calciatore della nazionale britannica. Quando ho chiesto a una custode ove fosse questa foto, la signorina mi ha risposto che non c'era e che comunque c'erano molte altre opere interessanti.Io ho cercato di farle capire che il mio pargolo era interessaìto a quella, ma lei continuava a ripetermi di tanti altri artisti, per cui in quel preciso istante è finita la mia visita al Portrait, in quanto il piccolo si era indispettito, fortunatamente mia moglie si è gustata tutte le opere.
Una cosa mi ha subito colpito quando sono arrivato a Londra, nel chiedere un panino farcito, siamo subito stati ripresi sulla pronuncia, sotto questo aspetto sono proprio dei cacacavoli.
La serata è proseguita a Carnaby Sreet, una via molto carina e particolare, facente parte di un quartiere molto interessante, cioè Soho. Per arrivare a Carnaby, devi passare a Chinatown, una autentica cittadina cinese nel cuore di Londra. C'era un tizio, secondo un misto turco-napoletano, che faceva il gioco delle tre carte con tutti i suoi compari che l'aiutavano a spennare qualche pollo di passaggio. Carnaby è piena di pub e come usanza londinese, dopo le 18 si riempiono, ma soprattutto fuori, dove trovi gente vestita nei modi più disparati, si va dall'impegato della City al giovanotto vestito casual. Proprio a Carnaby, abbiamo scoperto due negozi niente male, tanto che in seguito ci siamo tornati e abbiamo fatto spese. Si tratta di un negozio di magliette "the Savage london" e uno di scarpe "Gola", che si trova al civico 40 di Carnaby Street. Prezzi ottimi nonostante il cambio. Per cena volevamo andare al pub ove Shakespeare era solito andare, ma quella sera era pieno, per cui siamo andati da Mc Donalds, ma successivamente siamo tornati e abbiamo mangiato al pub e anche molto bene, tanto che merita una opinione a parte.Come la merita un altro ristorante, ancora migliore dello Shakespeares pub e cioè il Còte Restaurant, veramente eccellente e con dei prezzi ottimi per Londra, insomma un rapporto qualità prezzo molto elevato.
Rimanendo in tema di cibo, quando siamo andati a Tower Bridge, che consiglio di visitare , perchè è veramente bella , anche nella parte della meccanica per azionare il ponte, cioè farlo alzare. Dicevo abbiamo mangiato in un risorante italiano, "Zizzi" che si trova al 31 di Shad Thames , siamo proprio lungo il Tamigi. La veduta è eccellente, è la parte moderna di Londra, tutto è stato recuperato, soprattutto capannoni in disuso e costruiti appartamenti e uffici dai colri diversi, insomma molto gioiosi. Da "Zizzi" ho mangiato una bruschettina , bevuto uno chardonnay delle Marche, per la precisione un "Cercasole" e mangiato un risottino alle verdure, con piselli, fagiolini, favette ecc. No, non ve lo consiglio, ce ne sono di altri e sicuramente di migliori.
Una cosa che mi ha colpito di Londra è la multietnicità.Ci sono tutte le persone del mondo, non so quante donne ho visto con il burqa, è pieno di italiani, soprattutto ragazzi e ragazze, che lavorano e imparano la lingua.Se hai voglia di lavorare Londra è il luogo ideale.
L'integrazione che da noi sembra qualcosa di improponibile, li è una realtà oggettiva.
Altro dato da tener conto, è la guida a destra, il che per quelli come noi abituati al contrario, è destabilizzante. Tanto che sui marciapiedi è scritto di fare attenzione quando si giunge in prossimità dei passaggi pedonali.Ma anche per un altro motivo, cioè guidano come matti, non si fermano davanti a nulla, specialmente i tassisti.
Londra è bella viverla, sia di giorno che di notte. Una bella camminata è quella che ti porta da Trafalgar Square a Buckingham Palace. Basta passare sotto l'Admiralty Arch , che è l'inizio di The Mall e così si arriva quasi a vedere il cambio della guardia. Precedentemente dopo aver preso la metro "tube" a Lancaster Gate, ci siamo diretti a Westmister Abbey, vedendola solo da fuori in quanto l'ingresso è di 12 sterline, il che a noi è sembrato eccessivo. Tornando alla residenza regale, da li attraverso St.James Park abbiamo fatto il percorso contrario e siamo tornati a Trafalgar Square.
Altra meta da non perdere è Tower Bridge, il cui ingresso è gratuito per i bambini e invece costa sei sterline per gli adulti. Con un ascensore si arriva al piano pedonale del ponte e da li si possono ammirare le varie parti di Londra , con il Tamigi che scorre sotto di noi. Ci sono poi in plastico, varie rappresentazioni di diversi architetti su come doveva essere costruito il ponte. Ci sono poi dei video sulla storia inglese, interessanti non solo per i bambini. La sala motori è molto interessante e il tutto è spiegato in sei lingue, italiano compreso. Da li puo partire un altro bel giro che comincia con la visita della City, che a me è piaciuta molto a differenza di tanti commenti negativi che avevo avuto.Canmminando lungo il Tamigi, si incontra la HSM BELFAST, un incrociatore della seconda guerra mondiale. Insomma si parte e si arriva al British Museum per vedere, quantomeno, la famosa "Stele di Rosetta". Ma siamo arrivati troppo tardi o meglio pensando che chiudesse alle 23 ce la siamo presa comoda, invece la chiusura è quella tradizionale delle 18.Se non erro è il venerdì che chiude alle 23, noi siamo andati di sabato.
Altro luogo interessante da vedere, per chi ha bimbi e non solo, è il Natural History Museum, con giochi per i più piccoli e percorsi che ti portano a vedere un dinosauro che si muove e emette molti suoni.
Harrods è una meta fissa, dopo la morte di Diana sfido chiunque a dire che non c'è stato. Siamo stati e devo dire che è il regno del lusso, troppo, veramente troppo. Al piano terra si trova un memoriale di Diana e Dody, con l'anello che quest'ultimo le aveva regalato.
Naturalmente è pieno di negozi di sport e magliette di squadre inglesi.Dico questo perché noi siamo riusciti a salvare la nostra vacanza con l'acquisto da parte di Jacopo della maglia e dei pantaloncini di Fernando Torres, suo attuale idolo calcistico.
Volete un caffè, ma di quelli veramente buoni? Ecco fermatevi da Nero Caffè, una catena milanese che ha aperto molti punti di ristoro a Londra. Tutti prodotti italiani , per cui se volete la colazione è ottima e cosa da non scartare è il fatto che ti danno una tesserina e ogni nove caffè ne hai uno in regalo, insomma tutto serve. Altra catena per un caffè discreto è la "Starbucks Coffee", ma non come nero caffè.
E vedere il BigBen di notte? È semplicemente stupendo, ci si sente quasi al centro del mondo, una sensazione da provare assolutamente e noi l'abbiamo provata.
Sicuramente non poteva mancare "Portobello Street", anche se il pienone di gente e venditori c'è il sabato mentre noi siamo andati la domenica giorno della partenza. Notting Hill è un amore di quartiere. Ben curato, case tenute bene, giardini colorati e negozi strani, pensate c'era una fiat 500 dentro una pizzeria a taglio su cui erano poggiate le teglie con le pizze.
Le linee della "tube", si dividono in colori e sono 14 in tutto, anche se ce ne sono alcune che sono chiuse e altre che chiudono in periodi alterni. Comunque un po' strani sono questi inglesi, sabato e domenica, hanno chiuso la Circular Line, creando dei disservizi e un caos per le strade veramente incredibile. Per raggiungere l'aeroporto abbiamo penato non poco e poi con i bagagli al seguito ancora di più.
Una cosa devo riconoscere fra le tante positive e cioè non c'è una strada dissestata, sarà che ci faccio ancora più caso perché io mi muovo con lo scooter.Le strade sembrano tavoli da biliardo, complimenti!
E lo shopping? Beh io sono andato alla grande, perché su Regents Street, ho trovato dopo quattro anni il mio negozio di Barcellona, che in Italia non ero più riuscito a trovare.Si tratta di Desigual, una catena non ancora sviluppata in Italia e la fortuna ha voluto che capitassi proprio nei giorni di vendita promozionale. Ho mollato tutti e sono andato a fare compere. Come d'altronde ha fatto Jacopo entrando da Hamley's, il più grande negozio di giocattoli del mondo, non ricordo neanche quanti piani sono.
Insomma Londra è tutto questo e altro ancora. Può anche non piacere, ma lo ritengo altamente improbabile, anzi se la vedete una volta ci vorrete tornare, come Parigi.

martedì 24 giugno 2008

Ristorante "Flint" - Roma


Siamo in una splendida serata di Aprile, il giorno è il 28. Stasera si festeggia il compleanno di Luisa, compagna di vita di Marco.
Carla ed io siamo invitati ai festeggiamenti e questo ci onora non poco.
Ci dirigiamo fuori Roma, prendiamo la via Nettunense e all'altezza di Pavona entriamo nel parcheggio del "Ristorante Flint".
All'ingresso troviamo Mirko, il figlio del titolare, che ci sta aspettando e ci saluta con un inchino, più che altro rivolto a Marco, il quale molte volte viene in questo locale per le sue serate di cabaret.
Conosce molto bene il posto e mi assicura che si mangia alla grande.Parole sacrosante a dir poco.
E' stato preparato un piccolo separet per farci stare tranquilli, anche se già lo siamo non avendo i pargoli al seguito.
Dopo aver scambiato i regali, perchè stasera è il compleanno di Luisa ma il 15 era stato quello di Carla e non avevamo avuto occasione di vederci, siamo invitati a sederci perchè ha inizio qualcosa di indimenticabile.
Arriva subito un bel vino bianco, "People", dell' azienda "Poggio le Volpi". Un bianco di 13 gradi, un Frascati Superiore, composto per il 70% di Malvasia bianca, per un 20% da Trebbiano e per il restante 10% da Sauvignon.
E' fresco al punto giusto ed è dal sottoscritto molto apprezzato in quanto è uno dei miei vini preferiti.
Arrivano gli antipasti e i profumi cominciano a diventare realtà.
Per primo arrivano dei tranci di baccalà fritti con composta di aceto balsamico e una bella porzione di moscardini fritti. Mangiamo con calma , perchè il tutto deve essere assaporato. Nel frattempo arriva una bella focaccia che ci servirà soprattutto con i polipetti al sugo con fagioli.
Le alici marinate al limone con peperoncino e l'insalata di polpo con pomodorini e rucola, sembrano rasentare la perfezione per il palato.
Ma quando arriva la bruschetta con sopra le vongole, non ho capito più nulla.Un sapore incredibile, buono, con il People è qualcosa di indicibile.
Ma certamente non potevamo terminare questo "piccolo" antipasto se non con un carpaccio di salmone e rucola e una bella insalata di polpo con patate.
A questo punto ci alziamo, andiamo a prendere un pò di aria fresca, anche per creare posto a quello che ci aspetta nel proseguimento della cena.
Con l'occasione andiamo in perlustrazione del locale, molto bello , ben tenuto e anche i bagni sono molto puliti.
Mi siedo e in attesa dei primi mi leggo la lista dei vini, molto ben fornita e con delle marche molto importanti anche se predomina , come è giusto, la viticoltura romana.
Ecco arrivano quattro bei piatti di paccheri con rombo, pecorino e pachino.Signori miei deve ancora arrivare il meglio e cioè fettuccine fatte in casa o "scialatielli" con totani e vongole.
Personalmente ho preferito il secondo primo, però sono eccezionali tutti e due.
A questo punto chiediamo a Mirko di fermarsi, ma ormai la macchina è partita, per cui è molto complicato fermarlo.
Però bisogna dargli atto che ha fatto veramente bene a continuare, perchè i due secondi che verranno saranno un connubbio strano ma incredibilmente azzeccato.
Che direste voi se vi presentano dei gamberoni ricoperti con fette di lardo di colonnata in un letto di panna? Ve lo dico io, rimarreste estasiati, perchè i due sapori si sposano alla grande e soprattutto con il pane si sposano bene, perchè la scarpetta è d'obbligo.
Ma ecco che il piatto finale, è il vincitore della serata, è il gusto più azzeccato della serata. Ci presentano degli scampi con scaglie di tartufo e crema sempere di tartufo. Credetemi da leccarsi le dita e vi assicuro che nel nostro tavolo l'ho visto fare.
Che cena ragazzi, non pensavo di poter mangiare così bene, ma quando Marco si espone in questo modo il risultato positivo è assicurato.
A questo punto ci vorrebbe un bel dolce o meglio una bella torta e invece no, perchè la serata è proseguita con un finale a sorpresa per la festeggiata.Cioè è arrivata una bella limousine con autista, lunga circa 8 metri e con una capienza per otto persone. Ci aspettava una bella torta e una bottiglia di spumante e siamo andati a brindare sulle rive di Castel Gandolfo. Insomma un finale con sorpresa e che sorpresa.
Tornando al nostro stupendo locale, che l'estate ospita molte serate di cabaret, si trova sulla Via Cancelliera al Km 2,200. Il numero di telefono è il seguente : 0671302209
C'è anche un sito internet: www.ristoranteflint.it. Mi raccomando non andate il sabato a pranzo in quanto è chiuso per per riposo, ma tutti gli altri giorni andate, magari prima telefonate per prenotare e preparatevi ad un pranzo o ad una cena Indimenticabili.

mercoledì 4 giugno 2008

"La Locanda di Fanfaluca"- Loc, Parrano- Trevi- Umbria

Ci troviamo a Trevi, in provincia di Perugia, a pochi chilometri da Foligno e a qualcuno in più da Spoleto. E' un bel sabato di novembre e da queste parti si festeggia la prima spremitura dell'olio nuovo. C'è molta gente, soprattutto perché il tutto è organizzato molto bene.
Prima di raccontarvi di questa locanda, la quale merita cinque stelle, vi voglio narrare, in maniera succinta, della manifestazione legata all'olio, FESTIVOL.
Festivol, alla sua prima edizione, è curato dall'amministrazione comunale di trevi in collaborazione con la Strada dell'olio DOP dell'Umbria.
L'olio extravergine di oliva, per due giorni, precisamente il 3 e 4 Novembre, invaderà perfino i vicoli più reconditi della piccola Trevi. Una bella fetta di pane caldo con un filo di olio e un bicchiere di Sagrantino (vino rosso umbro per eccellenza), sono il massimo della semplicità e del buon sapore. Non a caso in quel di Trevi risiede il Museo della Civiltà dell'ulivo. A Piazza Mazzini un enorme braciere scalderà, verso l'imbrunire, l'ambiente e i vostri palati. E intorno ci sono i vari produttori di olio , di formaggio e di latri prodotti locali.
Trevi oltre che per l'olio, è nota per il sedano nero, per l'arte contemporanea, la musica e i suoi paesaggi e proprio per questo è stato creato Festivol, un mosaico di tutte queste componenti. Nota particolare merita il gruppo "Perugia link ing jazz", composto da giovani che rendono la musiva viva e divertente, insomma una band da riascoltare con piacere.
Ma torniamo, anzi vi inizio a narrare di Fanfaluca. Ormai ho perso il conto delle volte in cui ho mangiato in questo locale, ma ogni volta è un piacere, perchè oltre al buon cibo, c'è anche la disponibilità e la simpatia di coloro che vi lavorano.
Appena arrivati, dopo aver prenotato in quanto il locale è sempre molto frequentato, sul tavolo abbiamo trovato una busta con del pane caldo appena tagliato. Caldo per un semplice motivo, perché il pane è fatto in casa, anzi in locanda. E' buonissimo, poi con un bel bicchiere di vino rosso, per l'esattezza un "Colle Scancellato" da 13,5° l'abbinamento è risultato ottimo. Eravamo 4 adulti e 3 bambini e i tre piccoli sono stati serviti quasi subito e questa è un'accortezza non da tutti. Noi grandi abbiamo subito optato per 4 antipasti, in realtà da mezza porzione ognuno, "Fanfaluca", che cambiano a seconda del periodo dell'anno. Io preferisco l'antipasto invernale, in quanto è pieno di zuppe. Quello odierno è composto dai tipici salumi umbri, da prosciutto tagliato rigorosamente a mano, salsiccia e formaggi come la caciotta o caciofiore che dir si voglia. E la pizza con il formaggio, insieme alla zuppa di orzo perlato e ai fagioli con le cotichelle, piccoline ma saporitissime.
Ci volevamo quasi fermare all'antipasto ma sentendo la varietà dei primi la gola, fortunatamente, ha avuto il sopravvento. Come si può rinunciare a degli gncchetti fatti i n casa, conditi con funghi porcini e spolveratina di tartufo? Ecco io non l'ho fatto, anzi non solo io. Ma anche quelli al gorgonzola erano sublimi, tanto che anche i bimbi, dopo aver mangiato il loro primo piatto, si sono buttati sui nostri.
Logicamente lo spazio per i secondi non c'era, ma per i dolci sicuramente si. Si va dai classici tozzetti con il vinsanto a le crepes alla nutella. Certo non sono propriamente dolci tipici , ma l'importante è la qualità e la bontà.
La taverna è molto bella e molto ben curata. Si trova su due piani e all'ingresso, in bella mostra, c'è una bellissima rassegna di vini, sia locali che del resto dell'Italia.
Durante l'estate si mangia fuori, sotto un bel pergolato e con un bel braciere pronto all'uso. Nota importante per i servizi igienici, puliti!
Un consiglio se capitate una sera d'inverno, prendete un antipasto "Fanfaluca"(basta uno se siete in due) e una bella pizza. Spenderete poco e mangerete alla grande. Noi abbiamo speso circa 20 euro a testa, per esempio l'antipasto viene otto euro, il primo piatto a basse di tartufo e funghi porcini nove euro,il vino otto euro, insomma prezzi buoni.
Piccola informazione su come arrivare se venite da Roma. Presa la superstrada che collega Spoleto a Foligno, uscite a Trevi-Montefalco, direzione Trevi. Proseguite per Borgo Trevi e appena incrociate la S.S. Flaminia girate a destra, percorrete circa 500 metri e alla vostra destra, in località Parrano, troverete una torre e subito vicino la locanda.
Per info e prenotazioni il telefono è: 0742780441, il giorno di chiusura è il mercoledì e l'indirizzo esatto è: Via Casa Gabbato loc. Parrano - 06039 Trevi (PG)

giovedì 22 maggio 2008

Izmir (Smirne)

Nel momento in cui è stata assegnata a Milano l'Expò 2015, mi è tornata in mente Izmir o Smirne, anch'essa candidata e battuta nel ballottaggio. Mi è tornata in mente la mia crociera e precisamente i miei appunti su Smirne.
Quando siamo attraccati e siamo scesi in zona porto, siamo rimasti un po' colpiti nel vedere taxxi, si con due "xx" e auto della polizia obsolete a dir poco.
Ma poi entrando nel cuore della città, la terza in Turchia, si rimane colpiti dalla sua bellezza e dalla cordialità della gente. A tal proposito ho sempre una mia teoria, cioè coloro che vivono nelle città in riva al mare, hanno un carattere più aperto, più ben disposto verso il turista. Dico questo, perché ci siamo seduti in un classico caffè turco e dato che non riuscivano a capirci neanche con l'inglese, a dir la verità il nostro molto maccheronico, sono intervenute ben quattro persone , sempre molto gentili e affettuose verso i bambini, che alla fine hanno soddisfatto le nostre richieste o almeno ci hanno provato.
Smirne è la perla dell'Egeo ed è una delle città più ricche di storia. Ha un passato di 8500 anni e ci sono molte opere preziose sia dal punto dio vista archeologico che da quello architettonico.
Le terme, come in tutta la regione, sono un importante fonte di turismo, tra le quali possiamo includere anche quelle legate al beneficio per la salute.
Il quartiere "Alsancak", considerato il cuore della città, è anche il quartiere che ha dato il nome al porto. Offre occasioni molto interessanti per le persone che non vogliono allontanarsi molto dal molo, infatti troviamo prodotti sia della regione turca che del resto del mondo.
Alsancak, il cui antico nome è "Punto", è enunciata da molti autori nei propri libri. Victor Hugo è uno di questi e precisamente parla di Alsancak nella poesia "Le captive".
Nel xx° secolo, la capitale dell'arte e della cultura era Parigi, però Izmir era così sviluppata dal punto di vista artistico e culturale, che prese l'appellativo di "Petit Paris".
Usciti da Alsancak, vi trovate sul Kordonboyu (lungomare), un percorso meraviglioso che circonda Izmir come una collana. Sul Kordonboyu trovate ristoranti, bar, discoteche e di tutto un po'. Se prendete qualche stradina laterale e vi avviate verso l'interno, potete vedere esempi di case levanteni e greche.
Continuando a passeggiare si arriva al simbolo della città, cioè la Torre dell'Orologio, nel quartiere Konak.
Si continua e si arriva al mercato storico di Kemeralti. Oltre al mercato c'è la Moschea Hisar e l'antica sinagoga di Havra. Uscendo dalla via di Havra, si raggiunge l'Agorà , la quale è stata riportata alla luce grazie a numerosi scavi. E' di forma rettangolare ed è costituita da uno spiazzo circondato da colonne e archi.
Se avete tempo e voglia di guardare Smirne dall'alto, salite a Kadifekale, l'antica fortezza, che si trova a 186 metri sul livello del mare. Venne fatta costruire da Alessandro Magno e fungeva da baluardo a difesa della città.
Siete in Turchia e non potete non assaggiare il "caffè turco". Certo non è obbligatorio, per cui se volete potete farne anche a meno, anche se io sono dell'idea di assaggiare sempre i gusti e i profumi dei luoghi a noi lontani.
Smirne non è tutta qui, è molto di più. Se avrete altro tempo, certamente prendereste la metropolitana, visiterete il Parco Culturale, l'Arena elle fiere e così via.
Insomma, avrete capito che Izmir o Smirne che dir si voglia, è una città da visitare assolutamente e con un tramonto che rimarrà indelebile negli occhi di chi avrà la fortuna di partecipare a questo spettacolo di colori.

mercoledì 23 aprile 2008

Ecco chi è Gianni Alemanno

Il logo di Wikimedia

Laureato in ingegneria per l'ambiente e il territorio nel 2004, è giornalista pubblicista.

Dal 1992 Alemanno è sposato con Isabella Rauti (figlia di Pino Rauti, oggi leader del partito Movimento Idea Sociale) con cui ha un figlio.

Attività politica

Alemanno entra da giovanissimo in politica, nelle organizzazioni giovanili del MSI-DN diventando segretario provinciale romano del Fronte della Gioventù, il movimento giovanile missino.

È stato arrestato diverse volte: nel novembre 1981 per aver partecipato insieme ad altri quattro componenti del Fronte della Gioventù all’aggressione di uno studente di 23 anni. (Ansa, 20/11/1981)

Nel 1982 viene fermato per aver lanciato una molotov contro l’ambasciata dell’Unione Sovietica a Roma, scontando poi 8 mesi di carcere a Rebibbia. (Ansa, 15/05/1988)

Nel 1988 diventa Segretario Nazionale del Fronte della Gioventù, organizzazione giovanile del MSI, succedendo a Gianfranco Fini che la gestiva dal 1977. Resterà in carica fino al 1991, caratterizzando il suo segretariato per una più spiccata linea movimentista e per la ripresa di tematiche antiamericane ed antioccidentali.

Il 29 maggio 1989 viene arrestato a Nettuno per resistenza aggravata a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, tentato blocco di corteo ufficiale, lesione ai danni di due poliziotti, in occasione della visita del Presidente degli Stati Uniti d'America, George H. W. Bush, al cimitero di guerra americano. Verrà poi prosciolto (Ansa 29 e 30/05/1989)

Il 13 giugno 1991 Umberto Bossi partecipa a una manifestazione della Lega Sud Sicilia a Catania e viene aspramente contestato dal Fronte della Gioventù guidato proprio da Alemanno (ANSA 13.6.1991)

Dal 1988 al 1991 è stato segretario nazionale del Fronte della Gioventù.

È stato fondatore e promotore della società di servizi "Euroservice" nel 1990, operativa nel campo dei servizi dell'edilizia e del lavoro giovanile, ed è membro onorario della Camera del commercio e dell'industria dell'Argentina.

Dopo esser stato eletto nel 1990 nel Consiglio regionale del Lazio, nel 1994 viene eletto alla Camera dei Deputati al maggioritario, nel collegio 19 della circoscrizione Lazio 1. Nello stesso anno è nominato dirigente del "Dipartimento per le politiche del volontariato e dell'associazionismo" di Alleanza nazionale.

Nel 1996 viene rieletto alla Camera dei deputati nel proporzionale.

Ha fondato insieme a Francesco Storace l'associazione "Area" e attuale membro del comitato di direzione dell'omonimo mensile di attualità politica e culturale. Alemanno e Storace sono stati in AN i principali esponenti della corrente Destra Sociale.

È stato impegnato in associazioni culturali e di volontariato, ha contribuito a promuovere molte iniziative culturali e non profit, tra cui l'"Associazione culturale di Area", il gruppo ambientalista "Fare Verde, l'ONG per la cooperazione internazionale "Movimento comunità", l'associazione di volontariato "Modavi" e la Fondazione "Nuova Italia".

Nel 2000 è stato responsabile organizzativo della campagna elettorale di Francesco Storace per la Presidenza della Regione Lazio e, l'anno seguente, responsabile del programma politico del candidato a sindaco di Roma, Antonio Tajani.

Alle elezioni politiche 2001, è stato rieletto alla Camera nel maggioritario nel collegio 21 della circoscrizione Roma 1.

È stato dal 2001 al 2006 Ministro delle Politiche Agricole e Forestali durante i Governi Berlusconi II e III.

Nel novembre 2003 è stato promotore e presidente della prima Conferenza euro-mediterranea sulla Pesca e sulla Agricoltura, in cui sono state definite nuove regole per difendere gli interessi dei pescatori e degli agricoltori.

Il 19 novembre 2004 è stato nominato vicepresidente di Alleanza Nazionale insieme ad Altero Matteoli e Ignazio La Russa. Carica che ha poi abbandonato nel 2005

Indagato dal Tribunale dei ministri per presunti finanziamenti illeciti ricevuti da Calisto Tanzi per la sua rivista «Area», è stato prosciolto l'11 gennaio 2007 perché il fatto non sussiste.

Dal 2005 è presidente onorario dell'Associazione cima Giovanni Paolo II.

L'11 maggio 2006 è stato vittima di un tentativo di aggressione mentre presenziava all'abbattimento di un ponte nel quartiere Laurentino 38 a Roma messo in atto da un gruppo di esponenti dei centri sociali e di autonomi, circa una trentina.Il lancio di sassi e altri oggetti ha ferito un agente di polizia della scorta, colpito da una bottiglia di vetro.

Alle Elezioni Amministrative 2006 è stato il candidato sindaco di Roma della Casa delle libertà, sfidante di Walter Veltroni. Alemanno raccolse il 37,1% dei voti, contro il 61,4% di Veltroni, che venne così rieletto.

Tuttavia, in seguito alle dimissioni di quest'ultimo avvenute dopo neanche due anni (dovute alla candidatura di Veltroni alla presidenza del consiglio), Alemanno è stato attualmente riproposto come candidato sindaco di Roma dal neonato partito del Popolo della Libertà.



domenica 13 aprile 2008

L'ombra del vento

Devo premettere, che generalmente sono un appassionato di gialli e in questo campo, secondo me, il migliore è Grisham, anche se l'ultima sua opera è veramente pessima.
Per tutte le mia altre letture, vado molto a naso, cioè entro in libreria e il libro che attira la mia attenzione, per qualsiasi motivo, dalla copertina ,al titolo o a qualsiasi altro motivo, diventa mio, logicamente dietro pagamento.
L'ombra del vento, dapprima lo avevo notato in una libreria di Nettuno, mi è subito piaciuto, ma lo ho acquistato presso Feltrinelli a Roma.
Ho cominciato a leggerlo durante le vacanze in Sardegna, ma solo poche pagine. A casa, in momenti un pò più rilassati, anche alle 23,30, lo ho finito e apprezzato moltissimo, tanto che , per me, è il miglior romanzo letto negli ultimi anni.
La vicenda si svolge a Barcellona e tratta di un ragazzo di nome Daniel, il quale viene portato dal padre, libraio, in un luogo chiamato: il cimitero dei libri dimenticati; e da quel momento ha inizio tutta la storia, fatta di molti personaggi, che talvolta è un pò complicato ricordare, ma che alla fine, vengono rimessi tutti nella loro naturale collocazione temporale e anche chi legge riesce a unire tutti i punti della vicenda.
Questo libro, scelto dal ragazzo tra migliaia di altri, è la chiave di tutta la storia, in quanto il suo autore, affascina sempre di più Daniel, fino a diventare una cosa da risolvere ad ogni costo, capire il motivo per il quale, un personaggio lugubre e funereo, vuole distruggere , anzi per la precisione bruciare, tutte le opere di Julian Carax, compresa, evidentemente, l'opera scelta dal ragazzo, la quale poi si rivelerà l'unica esistente fra tutti i romanzi scritti da Julian.
Si intrecciano personaggi come Fermin, buffo e pieno di una filosofia tutta sua. Barcelò, colui che in qualche modo voleva comprare questo unico libro rimasto, ma che ha incontrato sempre il diniego di Daniel.
E poi Penelope, che stava a Julian, come Beatrice stava a Daniel, insomma un gran numero di personaggi, che comunque hanno soltanto il pregio di arricchire questo romanzo.
Forse è ancora più bello, in quanto Zafon, in precedenza ha sempre scritto romanzi per adolescenti, per cui questo salto di qualità vede anche poter leggere con gli occhi di un bambino.
Non sto quì a raccontare il finale, ma non tutto è scontato come sembra.

La mia considerazione su questa opera, è che è assolutamente da non perdere, perchè viene anche raccontata una Barcellona, che per chi ha avuto il piacere di visitarla, in modo poetico e ormai estinto.
E' un libro che ti appassiona, ma la cosa più importante, è che è un libro che lascia il segno, è un libro che ti lascia qualcosa dentro, che il tempo non cancellerà mai.
Si può leggere tutto di un fiato, ma se avete la fortuna di poterlo assaporare a piccole dosi e con il dovuto silenzio, saprà portare dentro di voi, tante di quelle emozioni, che nessuno e niente potrà mai cancellare

giovedì 20 marzo 2008

Parco dei laghi di Plitvice

Eccomi ora a parlare della zona che più mi ha attratto nel mio vagare per la Croazia.
I laghi di Plitvice, si trovano nella Regione Montana del Quarnero, ma per arrivarci, abbiamo attraversato luoghi che hanno toccano molto le nostre coscienze.
Dunque, finita la settimana a Banjole, ci siamo diretti verso Opatjia(Abbazia in italiano), denominata la Costa Azzurra della Croazia. Ecco, per come sono fatto io, questo è il luogo che più mi ha deluso, perché è solo turistico e pieno di "divertimenti" per soli adulti. Basta girare un po' e si capisce che tipo di livello di vita c'è in questo luogo. Di casinò c'è ne sono a iosa e anche di ragazze che frequentano gli stessi, in attesa del pollo da spennare e non solo alle slot machine.
Non è un luogo per le famiglie e non è neanche un luogo in cui mi siano rimasti impressi posti adibiti al buon mangiare e bere. Il mare niente di che, anzi anche un po' sporchino.
Ma quando ci si comincia ad allontanare da Opatjia e ci si avvia direzione Plitvice, la musica cambia e cambia anche l'umore del viaggiatore. Solo passando all'interno della Croazia, facendo strade secondarie, attraversando paesini sperduti, ti rendi conto cosa significa vivere con la guerra. Vedere abitazioni ancora distrutte dai bombardamenti e raffiche di mitragliatrice sui muri delle case, ti rende triste. Non riesci a capacitarti del fatto che a soli 200 chilometri dall'Italia sia successo tutto questo e questo è successo poco più di dieci anni orsono. La povertà è tangibile, esci fuori dal turismo di massa, fuori da ciò che cancella quello che in realtà è successo.La stessa Rijeka(Fiume), è ancora segnata da questo, in misura minore, ma ancora si vedono i segni.
Insomma partiamo da Opatjia e da Rijeka, prendiamo l'autostrada direzione Zagabria. Usciamo ad Ogulin, mentre per andare a Plitvice sarebbe stata più comoda l'uscita successiva, che comunque abbiamo preso al ritorno, cioè Karlovac.
Ci abbiamo messo più tempo, però abbiamo visto cose che mai avremmo dimenticato. La guerra, una cosa che ha toccato anche i nostri piccoli, con i loro occhi hanno visto cosa sono i fori delle pallottole , le case distrutte e in loro ha posto molte domande.
A piccoli passi, nel senso senza correre con la macchina , ci avviciniamo ad uno dei posti più belli della Croazia, però come detto in precedenza, passando per la povertà e per paesi che sembravano non avere anima viva, tipo Vojnovac.
Riprendiamo una strada non più secondaria e l'ambiente comincia a cambiare, intorno c'è più vita e i Laghi di Plitvice sono in zona.Lungo la strada ci sono dei banchetti che vendono miele e formaggio.
E anche qui è successa un'altra cosa molto particolare. Mentre ci eravamo fermati vicino ad uno di questi banchetti, ma solo per consultare la cartina, ci si è avvicinata una bambina, proprietaria del piccolo chiosco, pensando che volessimo acquistare qualcosa. Dietro di lei abbiamo visto la sua casa, di soli foratini grezzi , con la lavatrice fuori dalla casa e con la macchina del gas, che da noi non la vorrebbero neanche per la rottamazione.
Insomma ci ha colpito così tanto il viso e la dolcezza di questa bambina, che quando siamo andati via da Plitvice, siamo tornati al suo chiosco e abbiamo acquistato il miele.Forse è poco, forse è niente, ma almeno qualcosa è riuscita a vendere.
Noi abbiamo soggiornato a dieci chilometri dai laghi, ma questo sarà oggetto di una appropriata opinione, in quanto qui parlerò anche delle eccezionali Palacinko Waitchateau.
I Laghi di Plitivice, sono il più bel gioiello dell'intero patrimonio naturale croato. Danno vita al più famoso parco nazionale del Paese e sono anche l'unico bene naturale ad essere annoverato nella Lista del patrimonio mondiale dell'Unesco.
La maggiore attrazione di questo parco, sono i suoi 16 laghetti, collegati fra loro per mezzo di cascate nate dal depositarsi di travertino, un particolare tipo di roccia calcarea. Il parco nazionale comprende anche l'area delle sorgenti del fiume Korana. Il tutto è reso particolarmente suggestivo, dalla presenza di numerose grotte, sorgenti idriche e prati in fiore e tra le specie protette c'è l'orso bruno.
A render ancora più popolare questo parco, contribuisce anche l'uso di particolari veicoli adatti al trasporto dei visitatori, i famosi trenini ed i silenziosissimi "battelli elettrici". E' difficile scegliere il periodo più bello per visitare il parco, si passa dalla primavera con lo sbocciare dei fiori ed il verde dei boschi, all'autunno con i suoi tipici colori, per arrivare all'inverno, in un mondo di pace assoluta, con le cascate ghiacciate e le montagne intorno tutte imbiancate. Per cui avrete capito, che l'estate è il periodo meno adatto, sia per la scarsità di acqua , sia per l'enorme flusso di turisti, eppure a noi è piaciuto molto.
Una rete di percorsi consente ai visitatori di raggiungere le cascate e i laghi, le cui acque, di un verde intenso, attraggono e ammaliano l'occhio del turista.
I laghi si dividono in superiori, più boscosi e con dislivelli più dolci e inferiori, con laghi più piccoli, che si trovano all'interno di un canyon.
Il lago più alto, si trova a 637 sopra il livello del mare, mentre il più basso, che è quello che si trova nell'ultima cascata, cioè quella di SaStavci, si trova a 503 metri. Per cui un dislivello di 134 metri, che rende questo luogo facilmente visitabile. I nostri bambini, sono rimasti affascinati da questo posto, anche grazie alla facilità di camminata, dovuta al basso dislivello.
Le cascate si raggiungono grazie a delle passerelle costruite su piccoli ponti di legno, che hanno lo scopo di proteggere il travertino dal possibile calpestio umano.
Il lago Proscansko è il lago più alto fra tutti e essendo distante dai percorsi principali, l'ambiente circostante è assolutamente vergine.
Ci sono molti cartelli interpretativi ed educativi, messi a disposizione dei turisti, i quali sono costruiti completamente con materiali tipici di questa regione: il legno e la pietra.
L'ingresso costa 110 kune, mentre i bambini fino a 8 anni non pagano. Ci sono vari percorsi, ma noi abbiamo optato per quello da 4/6 ore(percorso H), cioè quello immediatamente precedente al più lungo e difficile. In realtà abbiamo impiegato tutte le sei ore, ma compresa la sosta per il pranzo, che abbiamo consumato su un bel prato in riva a uno dei tanti laghi, acquistando i panini presso uno dei chioschi presenti
Gli ingressi sono due, appunto ingresso 1 e 2, noi abbiamo optato per il secondo, ma senza alcun motivo particolare, in quanto tutti e due, sono facilmente raggiungibili. Il parcheggio è proprio vicino all'ingresso del parco ed è molto grande, per cui nessun problema anche in pieno agosto, cioè quando siamo andati noi.
In conclusione se andate in Croazia e siete vicini al Quarnero, non potete non visitare colui che dal 1979 è patrimonio dell'umanità.

mercoledì 5 marzo 2008

Ma si rendono conto?

Non è possibile andare avanti in questo modo, fare la spesa è diventato impossibile o meglio è come scendere da una discesa libera e evitare i paletti, perchè se ne prendi uno è la fine. Devi districarti fra tutte le "offerte per le allodole", che puntano soltanto a farti spendere soldi senza capire quanti ne tiri fuori. Basta che mattano uno zero davanti e il gioco è fatto, perchè la maggior poarte di noi non si rende conto che uno 0,99 equivale a quasi due mila lire. La farina in pochi mesi è aumentata del 30/40 %, passando da 0,45/0,50 fino a 0,65/0,70, un 'enormità E che dire del latte e del pane, che a 5 centesimi a botta è diventato un bene di lusso. Per fare bene la spesa bisognerebbe girare i supermercati di zona e prendere solo quelli che hanno i prezzi più bassi, dopo una attenta analisi di mercato. A parte che per questo ci vuole tempo e anche una certa elasticità mentale, ma poi le persone anziane come potrebbero fare tutto questo? E i nostri politici cosa fanno? Secondo me non si rendono conto della vita reale, quella di tutti i giorni, quella che porta i bambini a scuola, quella che ti porta a comprare le medicine, a mettere la benzina ( a proposito ieri mattina ho messo benzina allo scooter 1,429 che ladri). E poi quando si fa qualcosa a favore del consumatore, ecco che le aziende rigirano il tutto a loro favore. Per esempio la 3, compagnia telefonica, mi ha fatto uno scherzetto bello e buono. Io avevo l'autoricarica senza soglia minima, nel senso che se anche ricaricavo due euro la mese poi mi veniva erogata. Ora dopo il decreto Bersani, se non raggiungo i cinque euro di autoricarica perdo tutto e questo mi sembra proprio un bel furto, anche perchè dopo il decreto hanno cambiato le tariffe del mio piano telefonico innalzandole notevolmente.Pensando che la cosa fosse sopportabile sono rimasto fedele a loro, ma dopo questa scoperta, finito il credito cercherò qualcosa di più vantaggioso, se esiste. Una ultima annotazione, Berlusconi ha detto che il prossimo Ministro del Tesoro sarà Tremonti, il mago della finanza creativa, colui che ha fatto rientrare i capitali esportati all'estero illecitamente, con il famoso scudo fiscale. Certo che siamo mesi proprio bene, mi sa che alla fine il meno peggio è Di Pietro

sabato 23 febbraio 2008

Hotel Carlton - Praga

Dopo avervi dato qualche dritta su Praga, vi voglio descrivere l'albergo in cui abbiamo soggiornato. Sono state 4 notti e 4 colazioni splendide, sicuramente a 5 stelle. E si avete letto bene, per come è strutturato questo hotel è da assegnargli 5 stelle. Andiamo con ordine. All'inizio avevamo prenotato un altro 4 stelle vicino al Castello, ma un po' fuori mano rispetto al centro. Non ricordo il nome, ma avevamo prenotato tramite bookin.com. Prenotato, ma con la possibilità di disdire entro 24 ore dall'arrivo, senza alcuna penale. Allora mi collego al sito ghrs.com/it e vedo le offerte per Praga nel periodo che a noi interessava e trovo questo hotel ad un prezzo veramente interessante. Prendo nota anche dei giudizi dei clienti e vedo che la media è 9.2 su 10. Molto bene! Il prezzo, lo leggo ben bene, perché mi sembrava un po' basso, ma in realtà era vero, cioè per una tripla, con prima colazione ( e che colazione) soli 110 euro a notte a camera, insomma circa 36 euro a testa a notte. Che spettacolo! Certo rimane qualche dubbio quando si prenota da soli, ma il fiuto non ci ha tradito neanche questa volta. Mentre eravamo in volo verso Praga, mia moglie sfoglia la rivista di bordo della SkyEurope e mi dice"ma questo non è l'albergo che abbiamo prenotato noi?". Rimango positivamente colpito da questa pubblicità a tutta pagina, lo faccio subito notare agli altri componenti del viaggio e la voglia di vedere questo hotel aumenta considerevolmente.
Il pulmino della cedaz, ci porta in via Taboritska, al civico 18 . La zona è Praga 3, centrale. Da fuori riconosciamo subito l'entrata, che avevamo visto su internet. La hall non è molto grande, però ci ha colpito subito la grande gentilezza e disponibilità delle addette alla reception. Dopo aver espletato le operazioni di rito, ci consegnano le chiavi elettroniche della stanza o almeno noi pensavamo questo. Il pavimento non è in moquette,lungo i corridoi. Ci avviciniamo alla porta della nostra stanza (?), la numero 205 e quando apriamo rimaniamo a bocca aperta. E' un appartamento, anzi una suite. Ci sono molti armadi a muro, ma di un legno pesante, non truciolato. All'ingresso c'è una sala da pranzo con un divano letto da una piazza e mezza, con la televisione e il bollitore dell'acqua pronto, per prendere un thè lipton o un caffè solubile davidoff. Una vera sciccheria. Ci sono anche i cioccolatini. Poi si arriva nella camera da letto, con il letto di circa due piazze e mezza. Una bella scrivania , sempre di legno massiccio e due finestre , di cui una molto grande. Quello che colpisce è il lusso e la pulizia. Altra nota importante, è il bagno. Abituati a piccoli bagni, per la maggior parte ricavati e con gli aereatori al posto delle finestre, quando abbiamo visto questo, siamo rimasti basiti. Aveva due lavandini incassati nel marmo, una finestra molto grande e una vasca in cui ci si poteva anche dormire. Logicamente c'era anche tutto il necessario per la doccia, creme per il corpo, il phon, la pulizia personale , ecc.
Quando ci siamo seduti per prendere il the, ci sembrava di stare in una reggia, una sensazione bellissima.Per chi ne avesse bisogno, c'era anche la possibilità del collegamento internet, logicamente gratuito. L'aria condizionata è regolabile dall'interno della suite e , dietro un piccolo pagamento, c'è la possibilità di poter usare la cassetta di sicurezza, ma noi non ne abbiamo avuto bisogno. Il segnale della televisione è di tipo satellitare, anche se dopo una giornata fuori, di tv non se ne sente proprio il bisogno. Il mini bar è dotato di ogni genere di bevanda e stuzzichino e i prezzi non sono alti per un albergo del genere.
Le camere sono in tutto 49 e tutte sullo stesso livello da me descritto. La colazione ,a buffet, viene servita in un locale interno, con delle volte a vista, che funge anche da ristorante e con una sala attigua che che può essere usata come sala riunioni. Si spazia dal dolce al salto in maniera eccelsa. Non mancano i succhi di vario genere, biscottini e leccornie varie. Certo abbiamo anche l'uovo frittellato, i fagioli e altri cibi tipicamente da colazioni a noi sconosciute. Ma dato che io appartengo alla categoria di quelli che assaggiano tutte le usanze, ho fatto colazione anche con queste cose e devo dire che il panino con l'uovo alle nove di mattina , ti riempie la giornata, no la mattinata, si solo la mattinata. Bella colazione e bella sala.
L'albergo è praticamente a due passi dal centro di Praga, ma comunque si può prendere il tram che si trova a 100 metri dall'albergo, mi raccomando il numero 9 e con pochi minuti siete arrivati al cuore della città vecchia. Altrimenti fate pochi passi in più, circa 500 metri e prendete la metropolitana alla stazione Flora e con l'occasione visitate il centro commerciale annesso.
Per il pagamento accettano, oltre i contanti, tutte le carte di credito e effettuano il cambio, sempre più favorevole rispetto all'aeroporto di Fiumicino.
Penso di avervi detto tutto, se andate a Praga non esitate ad alloggiare in questo Hotel, ne vale veramente la pena, perché rende ancora più magica l'atmosfera che circonda questa stupenda città. E se lo fate attraverso il sito ghrs, pagate quando partite, per cui prima godete dei servigi e poi fate strisciare la vostra carta di credito.

mercoledì 30 gennaio 2008

Ristorante "La Fienatora"

Dunque venerdì scorso, cena di inizio stagione della nostra squadra di calcio a otto, la mitica Centeuri Soccer Club.
Alla fine eravamo in sei alla cena, ma siamo stati sie molto fortunati, perchè una cena del genere difficilmente la dimenticheremo.
Premetto che io è la quarta volta che vengo in questo ristorante e ogni volta ne esco più che soddisfatto.
Ci troviamo a pochi chilometri da Roma, precisamente ad Anguillara, nei pressi del lago di Bracciano.
Il locale è aperto solo per noi, in quanto la proprietaria , Patrizia, è amica di uno di noi.
Non ho fatto foto, in quanto la sera non rende in tutta la sua bellezza il luogo.
Davanti alla parte centrale del locale, che è appunto la ex stalla, da questo "Fienatora", c'è un grandissimo prato molto curato, all'inglese. Alle spalle c'é un bel parco giochi e un grande spazio per servire gli aperitivi durante i matrimoni, comunioni e varie e eventuali.
Ma torniamo alla nostra serata.
Appena arrivati, un bel Prosecco fresco ha accompagnato una serie di fritti di verdure tutte coltivate da Patrizia.Il fritto è molto leggero, le verdure sono immerse in una pastella e poi cotte in olio bollente. Si va dalle zucchine, ai fiori di zucca, alle patate che con questa pastella assumono un gusto particolare ma buono.
A questo punto arrivano gli antipasti e che antipasti signori miei. Questi vengono accompagnati da un bianco del Piemonte, esattamente un Cortese e Chardonnay del Monferrato di 12,5 di gradazione alcoolica.
Ecco arrivare un piatto di sapeck e cinta senese, quest'ultimo un affettato molto ricercato con gli animali allevati direttamente da loro. Poi siamo passati alla coppa con spremuta di arancio.In questo modo non l'avevo mai mangiata e devo dire che l'accoppiamento è molto azzeccato, in quanto toglie quel sapore un pò forte che talvolta può risultare indigesto. Piattone di salame e coppiette, tipica specialità romana queste ultime e per finire pecorino romano e marmellata di mele cotogne e uva, anche questo un buon connubio. In tutto ciò non potevano mancare le melanzane grigliate.
Con molta calma passiamo ai primi.
Cambia il vino e sulla nostra tavola, arriva una "Passerina del frusinate" veramente notevole con 13,5 di gradazione alcoolica.
Il primo primo arrivato(chiedo venia per la ripetizione) è un bel piatto di strangozzi, cioè una pasta fatta solo con acqua e farina, con cozze, fagioli, pachino e pecorino.E? un piatto eccezionale a dir poco.Tutti gli ingredienti legano alla grande, poi quella spolverata di pecorino è proprio come dire il cacio sui maccheroni "_".
L'altro primo è stato accompagnato da un rosso sempre della zona vinicola del Lazio, di cui ora non ricordo il nome, avente 14 di gradazione alcoolica e una buona tannicità. Abbiamo mangiato ravioli in bianco ripieni di taleggio e speck con spolverata di pepe bianco. Che buoni! Li abbiamo mangiati con calma e molto gusto.
Per i secondi i vini che avevamo a tavola andavano più che bene.
Ritorniamo agli splendidi fritti e per la precisione i filetti di persico, che è un pesce di lago e insalata mista. Riprendiamo un pò di fiato o meglio troviamo il posto per l'altro secondo, così vediamo arrivare la spalla di vitella cotta nel vino rosso, con delle ottime patate al forno.
Dopo di questo ci siamo alzati perchè dolce, frutta e caffè li abbiamo presi fuori , all'aria aperta. Si stava proprio bene, una serata mite e con un cielo pieno di stelle.
Una bella cascata di uva con zucchero a velo e crostata, rigorosamente fatta in casa, con marmellata di mele cotogne hanno concluso la nostra stupenda cena, insieme ad un bel vino da meditazione, sempre del Lazio. La grappa , morbida, è stata molto gradita, come l'ottimo caffè.
Da quanto avete letto è stata una cena fantastica, come stupendo è il locale, curato nei minimi particolari, servizi igienici compresi e questa non è cosa da poco.
Generalmente in sala c'è sempre una sommelier, la quale trova sempre dei vini, ai più sconosciuti, ma che hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Nel caso vi avessi convinto ad andare a provare questa cucina, la prenotazione è consigliata, in quanto potreste rischiare di non trovare posto, specialmente nel fine settimana.
Se venite dalla Via Aurelia, girate al bivio "I Terzi" e percorrete circa 15/16 chilometri e avrete il locale sulla vostra destra.
Mentre se venite dalla Cassia, imboccate la S.S. Braccianense e dopo il bivio per Anguillara all'altezza del supermercato Sidis, girate a sinistra , percorrete sei chilometri e sempre alla vostra sinistra troverete "La Fienatora".

L'indirizzo esatto è:
Località Terra di Lite, 502 (Borgo "I Terzi")
00061 Anguillara Sabazia (Rm)

Tel. 069981022 - 069981290 - 3314000169

mercoledì 23 gennaio 2008

Crociera con la Costa Concordia

Non è facile scrivere di questa esperienza con questa nave, la più grande della flotta Costa Crociere.Questa è stata la mia prima volta da crocerista e non sarà l'ultima, perchè dire che sono stato bene è dir poco. E' la vacanza in cui ti riposi, ti diverti, vedi posti nuovi, incontri gente e puoi fare tutto il contrario di ciò che ho appena scritto.E questo è il bello, la Concordia è un albergo o meglio, è una piccola città che galleggia lungo il mare e di giorno in giorno ti porta in luoghi diversi, che puoi o non puoi decidere di visitare.E' proprio come piace a me, ogni giorno una valigia diversa per una meta diversa, con la differenza che la valigia la apri il primo giorno e la riapri l'undicesimo, cioè alla fine purtroppo, del viaggio.
Io vi parlerò della Costa Concordia, di tutte le sue attrattive, del suo personale di bordo e di tante altre cose.
Cominciamo con dei piccoli dettagli tecnici per capire dove ci troviamo.
Il battesimo è avvenuto a Civitavecchia il 7 luglio 2006, è lunga 290 metri e alta 52 metri, cioè ci sono 17 ponti di cui 13 dedicati ai naviganti. Le cabine sono 1500 e possono ospitare 2979 persone nei letti bassi con quelli a castello si arriva a 3700 circa.
Il personale di bordo è pari a 1100 unità.Dato non indifferente è la stazza che raggiunge le 112000 tonnellate, per cui maggiore stabilità e di conseguenza navigazione più tranquilla e mal di mare quasi inesistente.
Nella Concordia, oltre alla grandezza, la principale innovazione riguarda l'area benessere , che è di circa 1900 metri quadrati, è la famosa "Samsara SPA".Distribuita su due ponti, racchiude palestra, terme, sala per trattamenti estetici, bagno turco e piscina per talassoterapia.
Passiamo alla vita di tutti i giorni o meglio di questi bellissimi 11 giorni.
Prima una cosa, con il prenota subito, avendolo fatto a maggio 2007, abbiamo risparmiato circa il 45% sul prezzo finale, in parole povere tutto compreso, tre persone, tra cui un bimbo che non paga, abbiamo speso 1600 euro, escluse escursioni varie, le quali sono facoltative.
Partenza da Civitavecchia, con imbarco dalle ore 13 in poi, fino alle 19, orario in cui si salpa direzione Savona. La macchina l'abbiamo lasciata in un parcheggio convenzionato con la Costa . Le operazioni di imbarco sono state abbastanza semplici e veloci, dato che avevamo solo i bagagli a mano e biglietti. Le valigie grandi sono state portate direttamente davanti nelle stanze che ci erano state assegnate precedentemente, la nostra era la 2402, in cui il primo numero sta per il piano, infatti noi abbiamo alloggiato al secondo piano in una cabina senza finestra e francamente non abbiamo risentito assolutamente di questa mancanza.Infatti l'aria climatizzata è ottima e sempre pulita, nel senso sanificata.
La nave è enorme, per girarla tutta ho impiegato un paio di giorni.
Sulla nave non si accettano contanti, per cui ogni ospite è dotato di una tessera magnetica che funge da carta di pagamento e da chiave per la stanza.Per il pagamento o si paga tramite carta di credito , collegata alla propria carta di pagamento Costa , oppure in contanti o assegno e sempre alla fine della vacanza.
Ogni sera viene lasciato in stanza un giornalino , chiamato "Today Costa", il quale spiega tutto quello che succederà il giorno successivo, le condizioni climatiche che si troveranno nel luogo ove attraccheremo e le varie offerte che si possono trovare presso i negozi duty free.La più interessante di queste , era quella relativa alle sigarette che già scontante del 40% , venivano ulteriormente offerte al 2x1.
La prima colazione. oltre che in camera,senza alcuna spesa aggiuntiva, viene servita dalla 07 alle 07,30, solo per gli amanti del caffè mattutino, presso il Ristorante Parigi al ponte 9, mentre dalle 7,30 fino alle 10,30 viene servita al buffet.
Al Ristorante Milano, ponte 3 Belgio, viene servita dalle 7,30 alle 9,30, mentre al Lido Mediterraneo, ponte 9 poppa, è dalle 08,00 alle 11,00.
Per cui ci sono orari molto larghi e soprattutto una quantità di cibo incredibile, dal dolce al salato, dai cornetti alla uova strapazzate.
Per rimanere in tema cibo, passiamo alla seconda colazione o pranzo che dir si voglia. Al Ristorante Milano, ponte 3 Belgio, si mangia dalle 12,00 alle 13,30, mentre il buffet self service, viene offerto al ponte 9 Francia al Ristorante Parigi. Per non farsi mancare nulla, sempre al ponte 9, ma al Lido Riviera Magica, c'è il pranzo al grill, dalle 12,00 alle 14,30, poi sempre al grill ma al Lido Mediterraneo, l'orario è dalle 12,00 alle 16,30.
A questo punto, visto l'orario, per chi ne vuole, c'è il the, che viene servito dalle 16,30 alle 17,30 o al Ristorante Parigi o al Club Concordia, che si trova al ponte 11 Spagna.
Per la cena , ci sono due turni, se si desidera cenare al ristorante. Il primo turno è quello delle 18,30, mentre il secondo, che era il nostro, è quello delle 21,00. I ristoranti sono o il Roma, che si trova al ponte 4 Grecia o il Milano.
In tutto questo, dovete mettere che viene servita la pizza al taglio dalle 11,00 alle 21,30 e quella al piatto dalle 21,30 alle 01,30 e poi alle 24,00 scatta il buffet di mezzanotte.Insomma per dirla in parole povere, gli abiti che avete messo all'arrivo, quando andate via avranno qualche problema a stare comodamente con voi. Logicamente tutto compreso nel prezzo.
Per gli ospiti del Samsara, è tutto a parte, se lo desiderano.
I bar sono 13, tutti con specialità diverse e atmosfere diverse.
Il mio preferito è stato il Bar Classico Dublino, cioè il Cigar Cognac, dove si poteva fumare un buon sigaro e bere cognac e brandy di gran marca.Ho bevuto un Remy Martin X.O. Excellence, assolutamente superbo, con il calice scaldato a temperatura ottimale. Non ho fumato il sigaro, ma il profumo che pervadeva la sala era fantastico.
Troviamo il Bar Europa, La discoteca Lisbona, il Gran Bar Berlino, la Cioccolateria Helsinki, il Bar Budapest, ove ogni sera c'era un piccolo concerto con violino, il Bar Londra, con musica dal vivo e tanti altri.
Abbiamo avuto tre serate di gala, in cui era richiesto un abbigliamento formale.Io ho messo lo smoking, mi sembravo un pesce fuor d'acqua, però quando la classe è classe, tutto diventa normale "_".
I bambini si divertono da morire, non vedono l'ora di andare allo Squack club, il loro punto di ritrovo. C'è il mini, che va dai 3 ai 6 anni, il maxi dai 7 ai 13 e il teen che va dai 14 ai 17 anni. Jacopo non vedeva l'ora di andare.Gli orari sono dalle 9,00 alle 12,00, poi dalle 15,00 alle 18.00 e infine dalle 21,00 alle 23,30. In caso di escursioni che durano tutta la giornata e volete lasciare i bimbi a bordo, il team dell'animazione è a vostra completa disposizione. Vedere i bimbi piangere perchè finiva la vacanza e lasciavano i ragazzi dell'animazione, è la più lampante prova della capacità di queste persone. A senza dimenticare che quando ci sono le serate di gala, per i bimbi vengono organizzate cene a tema che vanno dalle 18,30 fini alle 23,30.
Le cabine vengono rimesse a posto e pulite più volte al giorno. Il cambio degli asciugamani avviene ogni volta che voi lo richiedete. Il nostro addetto alla camera si chiamava Robinson, sempre molto gentile e disponibile ad ogni nostra richiesta.
A tavola, per la cena, avevamo un responsabile del tavolo, cioè Darwin, molto bravo e sempre pronto ad accontentare qualche nostra richiesta doppia. Darwin viene dalle Filippine, naviga nove mesi di seguito e tre rimane a casa con la sua famiglia, moglie e due bambini.
Gli abbiamo chiesto come potevamo sdebitarci per la sua gentilezza e competenza, lui ci ha risposto che l'importante era aver risposto in maniera eccellente al questionario che riguardava la sua parte e questo noi lo avevamo già fatto prima .
Se a cena desiderate bere del vino e dell'acqua in bottiglia, potete acquistare dei pacchetti comprendenti vini e acqua, a seconda delle vostre esigenze.
Anche per gli amanti del caffè come il sottoscritto, c'è un vantaggioso carnet di caffè, che comprende 22 buoni caffè + 3 caffè particolari (mocaccino, cappuccino) al costo di 27,50 euro.
L'animazione è molto discreta, se volete partecipare bene, altrimenti potete stare in piscina o nell'idromassaggio, andare in biblioteca o fare una bella passeggiata per scoprire fino in fondo la nave.
Ogni sera c'è uno spettacolo teatrale diverso. La particolarità sta che per coloro che cenano al secondo turno, lo spettacolo ha inizio alle 19,45, mentre per quelli del primo turno inizia dopo la loro cena.
Per chi vuole mantenersi in forma, oltre la palestra, c'è il campo di basket, quello di tennis e un circuito per mantenersi in forma facendo un po di footing.
C'è anche la cappella, ove viene officiata la santa messa da Padre Simone, l'internet point, gratuito per visitare le pagine web di costa crociere e invece costa 0,50 centesimi di euro al minuto per le altre visualizzazioni.
Per gli appassionati del cellulare, grazie alla partnership tra Tim e Costa, su tutte le navi della flotta è presente una copertura di tipo GSM terrestre e quindi si possono inviare e ricevere chiamate e SMS anche in mare aperto.Sono i clienti Tim sono abilitati, gli altri operatori no. Il costo in uscita è di due euro al minuto più 50 centesimi di scatto alla risposta, mentre quello in entrata è di due euro al minuto.
C'è la farmacia aperta ad orari stabiliti che si trova al ponte zero, Finlandia e per qualsiasi emergenza è possibile chiamare il numero 99.
Non posso certo dimenticarmi del casinò, mai visto prima in vita mia. Un luogo ove fino alle tre di mattina puoi divertirti, rovinarti o passare solo una serata diversa senza fare degli eccessi.
Si organizzano le aste silenziose , significa che vengono esposte delle opere e chi vuole può scrivere la cifra che intende spendere e vicino il numero di camera e ad una data ora vengono tolti tutti i foglietti e chi ha messo la cifrà più alta si porta via il quadro.
Abbiamo toccato Olimpia, Atene, Izmir(Smirne) , Rodi, Limassol e Alessandria d'Egitto, quindi Grecia, Turchia , Cipro e Egitto.
Le piramidi di Gizah e la Sfinge, sono immagini memorabili e indissolubili dalla mente di tutti noi, come la povertà vista a Il Cairo, dove si vive anche sulle tombe , ci si costruisce sopra e i bambini giocano fra gli scarichi delle fogne. Rodi e la Turchia sono molto belle, Limasssol e Katakolon( il porto di Olimpia) ci hanno deluso abbastanza.
Come per esempio, è meglio evitare le foto che vi fanno quasi una volta al giorno, costano 13 euro e non ne vale proprio la pena.
Di cose ne avrei tante altre da dire, ma penso che possa bastare. Per il diario di viaggio giornaliero, a chi è interessato, vi rimando al sito dedicato ai miei viaggi.
Io ero uno di quelli scettico sulla crociera, invece devo ancora una volta ringraziare la perseveranza di Carla, mia moglie e di Marco e Luisa, i miei amici, i quali mi hanno convinto a fare questo viaggio che più bello e d entusiasmante non poteva essere.
Per cui non posso far altro che raccomandare questa esperienza, che racchiude tutto quello di bello che si desidera, senza tralasciare il fatto che abbiamo pagato 400 euro 7 mesi fà e il resto lo pagheremo a tasso zero per sei mesi a partire dal prossimo e anche questo non è poco.

giovedì 17 gennaio 2008

L'indignazione del papà di Edoardo

Eccoci qui, dopo circa due mesi e mezzo di silenzio sono due i motivi principali per i quali mi sono sentito in dovere di rimmettermi a scrivere: il primo e’ quello di informare tutte le persone che hanno a cuore la situazione di Edo, da quando siamo ritornati abbiamo avuto innumerevoli difficoltà di vario genere ,il riperimento del farmaco qui in Italia e’ stato il primo ostacolo più che altro per il dosaggio che non era idoneo per il peso e l’eta di Edo e quindi ho dovuto muovere, cercare per mare e monti la fonte che ci poteva accontentare alle nostre richieste ,per fortuna dopo un mese e mezzo lo abbiamo trovato e ci hanno garantito la fornitura per i prossimi mesi .
Edoardo sostanzialmente non peggiora, ma neanche migliora in modo rilevante oramai a distanza di cinque mesi dall’inizio della terapia probabilmente noi come genitori ci aspettavamo qualcosina in più, probabilmente ci vorrà più tempo ma questo non significa che abbiamo perso la speranza di poter dire un giorno che la malattia si sia rallentata, pero’non vi negiamo che ogni giorno la nostra resistenza accusa drammaticamente dei colpi inesorabili probabilmente provati da undici mesi dalla conclamazione della malattia di lotte, soprusi , indifferenza che hanno segnato la nostra vita.
Il secondo motivo e’ quello di constatare che spesso le persone e in particolar modo quelle più vicino a noi hanno pensato bene di allontanarsi chi per un motivo chi per un altro rifiutandosi di affrontare e condividere la nostra sofferenza .
Il nostro impegno nel cercare in qualche modo di aiutare la ricerca scientifica seria e non quella propagandistica fine a se stessa , mi ha avvicinato ad un filone scientifico mosso dal Prof. Angelo Vescovi uno dei massimi esponenti sullo studio delle cellule staminali , dopo aver partecipato al convegno “ le cellule staminali cerebrali : verso la sperimentazione clinica “ l’incontro con Vescovi e’ stato molto importante sia dal punto di vista scientifico che per le battaglie che lui porta avanti da tempo ,a breve ci rincotreremo per delineare delle strategie comuni per il futuro.
In Italia la ricerca è bloccata dalla mancanza di fondi, che il governo ha tagliato ulteriormente, in Italia praticamente nessuno può permettersi di fare il lavoro di ricercatore. E poi da un nepotismo imperante che si è radicato all’interno delle strutture di ricerca italiane. Siccome in Italia la ricerca si fa a livello prevalentemente pubblico , questo diventa ed è un problema gravissimo.
Sono indignato perche tutti si fanno avanti per aiutare la causa delle malattie rare in special modo la classe politica ma che in sostanza ostacola con la sua inerzia ed inefficienza e non aggiungo altro, per garantirsi benevolenza da l’opinione publica ed una finta solidarietà che sfocia sempre nel ridicolo e questo sempre sulla vita di migliaia di bambini e di famiglie che per uno spiraglio di speranza nel vedere i propri bambini rimanere in vita e non stretti dalla morza di una malattia infame che non guarda in faccia a nessuno ; ma infondo a chi importa se qualche esserino di qualche kilo viene a mancare , ma si … poi la gente dimentica...….fino a quando un problema simile non tocchera da vicino uno tra i tanti soloni che comandano ed hanno il potere vero e allora vedrete che per grazia ricevuta qualcosa di concreto si muoverà in questa società corrotta…….mi scuso dello sfogo spero che capirete quello che stiamo passando.
Un abbraccio e un saluto a coloro che ci sostengono e ci vogliono veramente bene.
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