lunedì 11 gennaio 2010

Antica Locanda - Torrita di Amatrice - Rieti

Era da molto che Daniele ci chiedeva di andare a trovarlo nella sua Torrita di Amatrice. Così con il nuovo anno abbiamo deciso di andare. Appena ha saputo del nostro arrivo, mi ha detto che andare a prenotare al ristorante. E meno male che lo ha fatto, perchè oltre al fatto che avremmo trovato solo posti in piedi, non avremmo avuto l'opportunità di assaggiare dei cibi prelibati. Ma non solo buon mangiare, ma anche buon bere, infatti il locale offre una carta dei vini da togliersi il cappello. Insomma per chi è appassionato di vini come me, questo è un grande punto a favore. Insomma ci sediamo e iniziano ad arrivare le pietanze, non senza aver fatto prima una visita alla toilette per lavare le mani e anche questo luogo ha superato l'esame.
Dunque scegliamo come base un buon piatto di antipasti. Arriva un prosciutto , tagliato a mano, degno della massima attenzione . A seguire troviamo una ricottina molto delicata, un piatto di affettati, delle piccole bruschette con fette di lardo caldo, peperoni in padella, mozzarella molto ma molto buona e fette di pecorino romano. Il tutto è stato accompagnato da un vino rosso cabernet sauvignon con gradazione alcolica pari a 13. Azzeccato il vino , ottimi i cibi. Passiamo ai secondi, intanto l'ambiente è sempre più pieno, i tavoli sono pieni in ogni ordine di posto. Questo anche perchè la Locanda è molto semplice da trovare, infatti usciti dalla Via Salaria, km 127, fatti 500 metri si entra nella frazione di Torrita e a questo punto si è arrivati a destinazione. Ma torniamo ai primi piatti, quelli tradizionali della zona. Non può mancare la pasta all'amatriciana, quella alla gricia, in pratica è una matriciana in bianco, la carbonara e le fettuccine ai funghi porcini. Io opto per la gricia e la scelta mi ha soddisfatto ampiamente. Assaggio anche una forchettata di fettuccine ai porcini, funghi buonissimi, pasta normale.Io preferisci quella erta e ruvida. Da notare che tutti i primi, ad eccezione delle fettuccine, sono conditi con il pecorino romano, che ha un sapore molto forte e marcato, per cui il vino è richiesto e dovuto. A questo punto ho provato ad alzare bandiera bianca, il tour dei banchetti sotto le festività sembra non finire mai. Ma dietro insistenza, ho assaggiato un paio di cotolette d'abbacchio ripassate nell'uovo e fritte. Peccato che ero sazio, altrimenti avrei volentieri continuato. Carla ha preso mezzo filetto argentino ed ha detto che la carne era delicatissima. L'ambiente è gioviale, la battuta fatta al momento giusto non manca. Per finire un bel caffè e una fetta di crostata di ricotta con le visciole. Un dolce notevole, ottimo con la grappa. Comunque la grappa sta bene , sempre.
Siamo stati molto bene, ottimo magiare, ottimo ambiente. Abbiamo deciso di tornare, ma quando saranno finiti i tour de force mangerecci.

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails