mercoledì 27 luglio 2011

Trattoria Pizzeria "Plinius" - Pescara - Italia


L'occasione di venire in questo locale ci è data dal fatto che Alessio, piccola roccia dell’ area di rigore, compie gli anni. Così ci rechiamo in quel di Pescara, città natale dei suoi genitori e la fortuna vuole che la sorella di Alessandra, mamma di Alessio, sia la titolare del ristorante. In cucina c'è anche la nonna di Alessio, che sforna pizzette e tante altre leccornie.
Ma andiamo con calma e riepiloghiamo la situazione. Dunque arriviamo sabato per l'ora di pranzo. Partiamo da Roma con la pioggia, ma fortunatamente a Pescara troviamo una giornata che con il passare delle ore migliora sempre di più. Il ristorante fa parte dello stabilimento balneare, cos' con l'occasione ci mettiamo a prendere un pò di sole. Che spiaggia grande, al posto degli ombrelloni ci sono le palme e poi c'è tanto spazio. Comunque i bambini hanno fame e noi non siamo da meno. Ci sediamo al tavolo esterno, c'è un'aria frizzante, si sta bene. Dietro suggerimento di Alessandra e con la complicità gastronomica di Daria abbiamo preso una stupenda insalata verde con dentro pesce fresco. Nel frattempo, per placare la fame, sono arrivate delle stupende focacce. La porzione di insalata è enorme, sicuramente serve a saziare due persone, ma noi facciamo uno sforzo e così una basta per ogni commensale. Dopo questa stupenda insalatina, ci vuole un bel caffè e qui entra in gioco Daria che prepara il caffè estivo, un caffè da non so quante calorie, ma che è talmente buono che il giorno dopo faccio il bis. In pratica la base è caffè e sopra c’è la panna, ma tutto preparato con sentimento e quando c’è questo è tutto più buono.
Il compleanno si festeggia la sera, sembra una cena di nozze. Oltre alle bottiglie di acqua, ecco arrivare un buon trebbiano, vino bianco fresco e fruttato, molto indicato in questa serata a base di pesce e con temperatura piacevolissima. Dopo un po’ entrano in scena gli antipasti, sono tanti e ottimi, che spero di non saltarne nessuno. Moscardini al sugo, spettacolari, saporiti, che aggiungere di più? Ostriche fresche e cozze gratinate, soutè di vongole e cozze e carpaccio di salmone, contribuiscono a rendere la cena quasi perfetta. Metto il quasi, perché siamo solo all’inizio. Tutto veramente buono, da autentica degustazione, ma la cosa che ho apprezzato di più, tra gli antipasti, sono state i cannolicchi di mare ripieni di pangrattato, peperoni e zucchine. Spettacolari. In questo contesto mettete un servizio di ottimo livello.
Vicino avevo Mirco, papà del festeggiato, al quale chiedevo ogni tanto se le portate fossero terminate, ma la sua testa continuava a dire di no. Da lontano vedo arrivare un’ enorme pirofila in mano a Federica, la titolare del locale, la quale serve direttamente nel piatto uno spettacolare pacchero al sugo con astice. Da leccarsi le dita e da fare la scarpetta, ma soprattutto da bis e infatti il bis non è sfuggito. A questo punto penso che si possa passare direttamente al dolce. Ma nulla di tutto questo. Passano alcuni minuti, giusto il tempo di riprendersi dalle fatiche precedenti, che vedo arrivare un enorme pesce con patate intorno. Il mio sguardo è allibito, fra me penso che non ce la farò mai a mangiare, invece quando lo vedo nel piatto e lo assaggio, provo un sussulto, dentro di me sento salire la voglia di sapere di cosa si tratta. E’ un pesce che non ho mai mangiato, è delicatissimo, è un’ombrina. Con le patate al forno si sposa in maniera eccellente. Ora sono veramente esausto, non posso mangiare più nulla, solo la gola, all’arrivo della torta, mi aiuterà in questo ultimo sforzo.
E’ stata una cena fantastica, ma mai avrei pensato che la ciliegina sulla torta sarebbe arrivata il giorno successivo.
Infatti appena alzato e dopo aver parlato con Mirco, decidiamo, cioè manifestiamo l’intenzione di non pranzare e prendere solamente un caffè estivo, insomma quello preparato da Daria. E’ l’ora di pranzo e i bambini hanno fame, così ci sediamo tutti. Le signore scelgono ancora l’insalata speciale, anche io mi accodo, mentre Mirco opta per la chitarrina allo scoglio, cioè pasta fatta in casa tipo spaghetti ma con più spessore, sembrano fatti solo con acqua e farina. Io ne assaggio una forchettata da Jacopo, anche perché di più non me ne avrebbe fatta prendere, veramente buona. Nel frattempo ecco passare davanti ai nostri occhi la famosa ciliegina, che altro non è che una frittura di paranza. Che facciamo, almeno una porzione divisa in quattro non la prendiamo? Erano anni che non degustavo una frittura di paranza, cioè del pescato, così buona. Lattarini, merluzzetti, alici, totani, insomma un po’ di tutto. Che spettacolo ragazzi. Potrei mangiare pesce per molto tempo, ricordo che in Thailandia, in occasione del nostro viaggio di nozze, Carla e io ne abbiamo mangiato per 15 giorni di seguito. Questo è per dire quanto mi piace, per cui vi assicuro che questo è un locale da provare assolutamente e anche se c’è da aspettare un pochino, perché tutto è preparato al momento, l’attesa è ripagata alla grande.
Andate e poi mi direte.

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