martedì 16 agosto 2011

Ristorante "Saint Tropez" - Anzio - Roma - Italia

Dopo varie volte che mia moglie mi aveva parlato bene di questo ristorante, quale occasione migliore per andare insieme a quelli del groupon? Mi spiego meglio, siamo andati insieme a Alessandra e Mirco, infatti con loro giriamo e proviamo parecchi locali. Sono venuti a trovarci ad Anzio, così abbiamo sfruttato l'occasione di verificare tutte le impressioni positive che ne aveva ricevuto la mia signora. E' un sabato sera, Carla prenota per le 20, così poi possiamo andare a fare una passeggiata ad Anzio. Arriviamo in orario e riusciamo a prendere l'ultimo parcheggio disponibile, che si trova proprio in prossimità dell'ingresso del ristorante. Ci sono anche altri parcheggi, ma sono posizionati un pò più distanti e comunque abbastanza piccoli e la mia macchina non ci potrebbe entrare. Questa cosa del parcheggio è molto importante nel proseguimento della serata. Parcheggiamo ed entriamo.
Una volta entrati chiediamo del nostro tavolo e ci accomodiamo. Passa qualche minuto e arriva un cameriere il quale ci chiede cosa volevamo da bere. Scegliamo l'acqua, una coca per i bambini e poi chiedo quale vino avessero, la risposta è stata "Ci sono molti tipi di vini". Al che ho chiesto la lista, ma non mi è stata portata, come d'altronde il menù, tutto detto a voce, senza avere uno straccio di prezzo. Comunque colpa nostra che non abbiamo insistito per averlo. Passa un pochino e arriva la ragazza la quale ci elenca le pietanze disponibili, tralasciando il fatto che sono disponibili due menù a prezzo fisso, uno da 30 e da 35 euro. Noi purtroppo non lo sapevamo, lo abbiamo saputo dopo quando questa formula, la stessa persona, l'ha prospettata ad altri clienti. Prendiamo cinque antipasti di mare e uno di terra. Nel frattempo è arrivato anche il vino, un bianco del lazio, zona di Ariccia, che si accompagna bene con il pesce. L'antipasto di terra è abbastanza misero in rapporto a quanto pagato, cioè 10 euro. Più giusto il pagato per quello di mare, cioè 13 euro, con piatti diversi, tipo polpettine di mare, soutè di cozze e vongole, alici marinate, spiedini di pesce, ecc. Il cestino del pane è composto da vari tipi di pane, molto carina come cosa. Finiti gli antipasti ecco arrivare i primi. Nel frattempo la sala interna, dove eravamo noi, si era riempita e colloquiare è risultato molto difficile, insomma l'acustica non è delle migliori. La soluzione migliore sarebbe stata mangiare sulla terrazza che affaccia nella piccola baia dello stabilimento omonimo, ma bisognava dirlo nel momento della prenotazione. Ma torniamo ai primi, io ho preso spaghetti con le telline, devo dire ottimi, Mirco ha optato per quelli al riccio, a suo dire notevolmente buoni. Tutti gli altri hanno scelto gnocchetti allo scoglio, io li ho assaggiati da Carla e devo ammettere l'ottima qualità del prodotto. Parlare risulta quasi impossibile, così chiediamo il conto. Vedo la pubblicità della Diners e così provo a pagare con questa carta, ma dopo tre tentativi andati a vuoto, ho capito che probabilmente non accettano questo tipo di carta, ma allora perchè non togliere l'adesivo della stessa? Ok, pagamento contanti e poi usciamo. Almeno vorremmo provarci. La macchina è chiusa da altre macchine, tra cui una Ferrari. Prima entra Jacopo per chiedere ai camerieri di trovare il titolare della vettura, poi non vedendo nessuno prova Carla. Finalmente si trova il padrone, che era seduto a pochi metri da dove noi eravamo parcheggiati. Dopo aver aspettato un bel pò di minuti, riesco a fare manovra per uscire, non dopo aver avuto una scambio di opinioni con un altro personaggio, il quale era parcheggiato in doppia fila e si riteneva infastidito da tutte queste manovre.
Concludendo si mangia bene, nulla da eccepire. Però ci sono cose che non tornano o meglio mi fanno dire che non ci torno. Primo per quale motivo non ci è stato presentato il menù degustazione a prezzo fisso, notevolmente più conveniente. Alla fine abbiamo pagato 27 euro a testa, a fronte dei 30 o 35 del fisso. Secondo, ma sapendo il problema che si crea nel parcheggio, perchè non mettere una persona, magari solo nei fine settimana, che renda meno problematica l'uscita o l'entrata delle auto nello stesso? E terzo, ma non ultimo, la gente che lo frequenta non è di mio gradimento, è stato anche questo il motivo per cui tanti anni fa, mia moglie ed io, quando ancora eravamo fidanzati, decidemmo di non frequentare più questo stabilimento balneare.
Ripeto, il contorno è più importante dell'antipasto, del primo e del secondo.
A buon intenditore, poche parole.

1 commento:

Unknown ha detto...

recensione molto dettagliata, complimenti! In effetti si può anche mangiare benissimo in un posto ma decidere di non tornarvi per altri fattori molto deludenti (chiasso, parcheggio e, non da ultimo, i "malintesi" col menù).

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