giovedì 21 luglio 2011

Ristorante Agnaniello - Vico Equense - Napoli - Italia



E' stata una cena sudata, ma ne è valsa la pena. Dopo aver visitato Sorrento e poi preso l'aliscafo per Capri, ci siamo rimessi in macchina per percorrere le impervie strade della penisola sorrentina. Peccato che abbiamo percorso una strada che è una via lunga circa 15 chilometri, tutte curve e tornanti. E' una strada che unisce in due punti differenti la cittadina di Vico Equense e purtroppo noi l'abbiamo preso dalla parte errata, infatti il nostro locale si trovava all'inizio della strada, ma all'opposto da dove l'abbiamo presa noi. Sembrava di essere su "Scherzi a parte". Per un pelo abbiamo evitato la processione, altrimenti avremmo saltato anche le cena. Quando siamo arrivati il locale non era quello che ci avevano segnalato, ma stremati dalla giornata e dalle curve, non ci abbiamo pensato due volte e abbiamo chiesto un tavolo per sei.
Gentilmente il cameriere ci fa accomodare in un tavolo vicino alla finestra, per cui eravamo anche al fresco. Dopo aver portato le bevande, ci chiede cosa volessimo mangiare, così optiamo per un antipasto misto, accompagnato da una Falanghina della casa, cioè un vino bianco del luogo. L'antipasto era composto da fiori di zucca ripieni di ricotta, evidentemente una specialità del posto, insalata di mare e gamberetti pastellati accompagnati da una salsa di mosto di uva(vino cotto). Inoltre abbiamo gustato delle bruschette e un tagliere con mozzarella di bufala e prosciutto crudo. Tutto molto gradevole e saporito. Devo dire che l'accostamento gamberetti-vino cotto, è risultato azzeccato.
Successivamente sono arrivati i primi piatti. Io mi sono fidato del cameriere il quale mi ha consigliato un risotto al totano di lenza, cioè pescato a fondo, condito con olio e limone. Sapore delicato e totano molto buono. Altro primo piatto sono stati i paccheri al sugo di ricciola. Due ottime scelte.
A questo punto eravamo abbastanza pieni, c'era solo un piccolo spazio per il dolce e la frutta, così abbiamo preso chi il vinbrulè alla nocciola, chi la crostata di ricotta e pere(sublime) e chi il millefoglie scomposto ai frutti di bosco. La tagliata di frutta aveva proprio un aspetto invitante.
Per digerire liquore al finocchietto e limoncello.
Veramente una bella cena, sapori giusti e prezzo ancora di più. Infatti abbiamo speso 22 euro a testa, mi sembra un ottimo rapporto qualità/prezzo.
Magari se ritorno da quelle parti cambio strada, così evito tutte quelle curve e quei chilometri in più.

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