lunedì 9 agosto 2010

Perdingianu e Croccoriga - Ristorante Trattoria - Roma


Siamo i soliti tre che organizzano queste seratine per provare qualcosa di nuovo e di buono. Alfredo, Roberto e Mauro, cioè il sottoscritto. Alla fine diventiamo sei, in quanto abbiamo l'onore di avere con noi Gianfranco, ottimo degustatore e profondo conoscitore della buona cucina, Franchino e Marzio. Dopo un numero non esiguo di telefonate per decidere il posto dove cenare, Alfredo prende la situazione in mano e ci offe tre opportunità. Alla fine optiamo per questo locale con specialità sarde, che si trova a pochi passi dal Quirinale e da tanti luoghi belli e famosi della città eterna.
Incredibile ma vero, Franchino è il primo ad arrivare all'appuntamento, evento più unico che raro. Ci accomodiamo in un tavolo esterno e in attesa di scegliere le portate, optiamo per un cannonau, con il quale facciamo il nostro primo brindisi. Alla fine le bottiglie di vino saranno solo due, sintomo di pacatezza e ricercatezza del bere bene, senza esagerare. Ormai siamo nell'età della ragione. Comunque la serata è piacevole e spira un bel venticello fresco, quello che a Roma è chiamato Ponentino.
Il cameriere è un tipo molto simpatico e professionale. Decidiamo di lasciar fare a lui e così ci porta tutta una serie di antipasti, piacevoli e saporiti. Nulla tocca l'eccellenza, però la qualità è buona. Sono circa una decina gli antipasti e devo dire che ci hanno soddisfatto. Ora arriva al prova dei primi. Siamo un po’ in difficoltà data la varietà a disposizione, così sempre dietro consiglio del cameriere, scegliamo un assaggio di tre primi. Per primo arriva un assaggio di spaghetti alle vongole e bottarga. Per tutti è un assaggio tranne che per Roberto, in quanto i due successivi assaggi hanno la cipolla, per cui lui si prende una bella e corposa razione. Buono il condimento e il sapore, io lo preferisco un po’ al dente lo spaghetto, ma capisco che è una visione soggettiva. Successivamente arrivano dei gnocchetti sardi alla campidanese, cioè con sugo e salsiccia. Descriverli in questo modo è riduttivo, ma erano veramente superlativi. Il terzo assaggio è dedicato ai culurgiones, ravioli con la forma un pò asimmetrica, ripieni di ricotta e menta, conditi con un sugo di pomodoro fresco. Anche qui il sapore è stato veramente ottimo, un piacere per il palato.
Francamente stiamo bene così, non ci vogliamo appesantire troppo, così saltiamo i secondi e approdiamo direttamente alla seadas. Buona, veramente buona, non troppo pesante e con l'interno a base di formaggio e il miele che riempiono di gusto il palato.
Le seadas vengono accompagnate da mirto, limoncello e grappa sarda, logicamente per chi gradisce.
Per concludere è stata una bella serata, sia grazie alla compagnia sia grazie alla buona cucina.
I prezzi sono riportati sul menù e sono visibili anche direttamente sul sito.
Concludo che vale la pena andare e provare questo locale e la sua cucina.

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