venerdì 25 dicembre 2009

Mosquee Hassan II° - Casablanca - Marocco

Casablanca è una città, almeno per quello che riguarda il mio punto di vista, che non mi ha appassionato. Una città ti appassiona sia dal primo momento che la vedi, che senti il suo profumo, invece tutto questo non è successo. Però , fortunatamente, in ogni luogo, qualcosa di positivo esiste sempre. Ecco, la Moschea di Hassan II° rappresenta l'eccezione alla brutta impressione che ho avuto di questa città. Una città piena di taxi di colore rosso, che altro non sono che le nostre Fiat Uno, primo tipo. Una città in cui vedi tanti di quegli uomini seduti fuori dai bar o da luoghi a loro dedicati. Non so, Il Cairo, mi è piaciuta, con tutta il suo caos, la sua profonda povertà, i bambini che ti salutano, ma Casablanca, no. Però , qui succede qualcosa di strano, cioè la Cittadella Santa a Il Cairo, mi colpì relativamente, mentre come ho scritto in precedenza, la Moschea di Casablanca, grazie soprattutto alla bravura della nostra guida ,che non a caso si chiamava Hassan, mi ha colpito molto positivamente.
La Moschea di Hassan II°, è definita una delle meraviglie del ventesimo secolo e capolavoro dell'architettura Arabo-Musulmana. Vederla da fuori fa un effetto incredibile, la sua grandezza è quasi incalcolabile, ma in realtà è la la terza moschea più grande del mondo e la più grande in Marocco. Inaugurata nel 1993, è stata costruita in soli sei anni e economicamente non è gravata sull'economia non molto florida del Marocco, in quanto è stata realizzata grazie ai versamenti volontari dei marocchini stessi. Soltanto nel cortile esterno della stessa, si possono accomodare in preghiera circa 80 mila fedeli. Il suo minareto, alto 210 metri, è il più alto del mondo. E quando arriva la sera, un fascio di luce verde è puntato verso la Mecca. Ribadisco che la bravura della guida è stata fondamentale, per far si che la visita sia stata una cosa indimenticabile. Come indimenticabile è l'interno, con il pavimento fatto con marmo di Carrara e i rilievi, gli stucchi e i tappetti, che sono opera di circa 6000 artigiani provenienti da tutto il Marocco. L'interno può contenere fino a 25 mila persone, grazie ad una superficie di circa 20 mila quadrati. Il soffitto, con dei lampadari di Murano giganteschi, è rimovibile e ai lati ci sono due mezzanini sopraelevati riservati alle donne. Infatti durante la preghiera, uomini e donne, devono essere separati. Dalla sala delle preghiere, tramite un tratto di pavimento fatto con vetro molto spesso, si può vedere la sala delle abluzioni, costituita da 41 fontane. La sala delle abluzioni, è quella sala, dove i fedeli si purificano, infatti bagnandosi con l'acqua , prima della preghiera, si tolgono tutte le impurità. Ma scriverlo è differente dal raccontarlo, è veramente una cosa particolare, che ti fa capire , ma non solo per questo, la differenza tra le varie religioni, nel modo di concepire la quotidianità della parola di Dio o di Maometto. In tutto questo, anche un'altra cosa mi è rimasta impressa, cioè che noi tutti eravamo molto attenti alle spiegazioni della guida, mentre Jacopo, mio figlio, avendo trovato un pezzo di carta, provava i sette passi di Cristiano Ronaldo, quando calcia le punizioni. Ma a parte questo, la visita è stata proprio interessante. Logico che poi c'è sempre qualcuno che non rispetta le regole delle religioni altrui, come quei due signori che hanno cercato di entrare in uno dei due mezzanini riservati alle sole donne e sono stati prontamente ripresi. La visita è terminata con la visita alla sala delle abluzioni , un autentico gioiello incastonato all'interno della Moschea. Ritengo per chi si reca a Casablanca, di spendere almeno un paio di ore alla visita di questo capolavoro architettonico, costruito per due terzi sulle acque dell'Oceano.

Nessun commento:

Related Posts with Thumbnails