lunedì 30 gennaio 2012

Ristorante "Da Isolina" - Canino - Viterbo - Italia


E' una bella domenica, soleggiata e con temperatura idonea per affrontare un viaggio che da Roma ci porta vicino a Montalto di Castro, per la precisione a Canino. Ci troviamo nella sottile linea di terra che divide il Lazio dalla Toscana, questa è la terra dei butteri. Proprio in prossimità del locale ne abbiamo visti parecchi, con i loro cappelli tradizionali e i cavalli vicino a loro.
Ma chi siamo? Siamo quelli di Capodanno, con qualche assenza giustificata. Cioè manca il PVC, però sono presenti l'A.D., la stampa romana, il MC e logicamente il Presidente. E' proprio grazie a lui che veniamo da Isolina, praticamente lui nel periodo estivo ha la tessera mensile valevole nei mesi di luglio e agosto.
Ci sono molte macchine fuori e infatti il locale è pieno, meno male che abbiamo prenotato.
Prima di sedermi mi reco al bagno e devo dire che , nonostante l'alta affluenza, è in uno stato buono.
Purtroppo oggi solo menù fisso, ma tanto basta per rendersi conto di quanto bene si mangi.
Dunque appena ci sediamo, il titolare porge i suoi saluti al Presidente e alla First Lady. Poi ci accomodiamo e cominciano ad arrivare gli antipasti. L'antipasto è formato da tutta una serie di affettati casarecci, delle bruschette e dei formaggi con miele accanto per poterli degustare al meglio. Da notare che la bruschetta viene portata solo con il condimento dell'olio, per chi lo vuole viene portato l'aglio da strofinare. Molto gradita questa cosa, infatti sia Carla che io non amiamo questo prodotto. Il vino è della casa, ma ho visto che ci sono delle etichette molto importanti, non solo della zona. Questo antipasto è proprio buono, ma trà un pò passiamo ai primi. Vengono serviti due assaggi di primi, in realtà sono due belle porzioni. Il primo primo piatto, sono delle pappardelle al capriolo. Buonissime, la pasta bella spessa, come piace a me. Ma il secondo primo, cioè la zuppa di fagioli, è fantastica. Come non fare il bis? Infatti non è possibile. I fagioli sono i classici della zona, cioè i borlotti. Arrivati a questo punto, si prosegue a mangiare per la gola e non perchè si abbia effettivamente fame. Comunque passa il giusto tempo, tra una porzione e l'altra.
Dunque i piatti forti del locale sono le tagliatelle ai funghi porcini e lo stinco di maiale arrosto con le patate. Per i funghi porcini bisogna tornare, mentre per lo stinco, anche se non presente nel menù fisso odierno, grazie al Presidente, abbiamo avuto l'opportunità di assaggiarlo. Lo stinco di maiale è superbo, un piatto prelibatissimo. Sono stato recentemente il Germania e anche li lo stinco è uno dei piatti tipici. Non c'è paragone, ma neanche lontanamente. Che spettacolo di piatto, logicamente anche gli altri due secondi erano notevoli e sto parlando del cinghiale a "bujone" e dell'abbacchio ripassato in padella e piccante al punto giusto. Come contorno patate al forno e insalata. Un pranzo da dieci. Però devono arrivare ancora i dolci, cioè il tiramisù e un altro di cui non ricordo il nome. Tutti e due preparati rigorosamente in casa. Ecco forse il dolce è stata la cosa meno gustosa, ma forse è dovuto anche al fatto che eravamo veramente pieni.
Devo dire che cibo e compagnia sono stai veramente ottimi e anche il conto è stato positivo, 30 euro gli adulti e 20 i ragazzi.
Da Isolina bisogna tornare.

1 commento:

un garage pieno di libri ha detto...

ciao Mauro, c'è un premio che ti aspetta sul mio blog :-)

Related Posts with Thumbnails