venerdì 14 gennaio 2011

Ristorante Al Regno del Pesce - Roma - Italia


E' un sabato pomeriggio di dicembre, i negozi sono ormai gia pieni di decorazioni natalize e la giornata , anche se un pò fredda, è assolata. Quale miglior occasioni per incontrarci con i nostri amici marinari e andare a mangiare in questo locale sponsorizzato dal Signor G.? Ci troviamo nel cuore di Trastevere, a pochi passi da Piazza San Cosimato e dal biondo Tevere, che ormai tanto biondo più non è. Il Signor L. arriva con comodo, ma ormai si sa, il trambusto e lo stress della vita quotidiana lo distruggono. Meno male che c'è il Regno del Pesce, così lui si rilassa e noi stiamo tutti bene. Dunque arrivati al locale ci accomodiamo e prontamente arriva il cameriere a chiederci cosa preferivamo mangiare. Noi grandi optiamo tutti per il menù fisso, mentre i piccoli vanno un pò più sul generico. Noto con piacere che il vino compreso nel menù fisso, è un bel bianco, se non erro un Argiolas, ma non ne sono sicuro. Comunque un vino di media qualità, cominciamo il pranzo in modo positivo.
E a questo punto comincia il nostro pranzo, per prima cosa arrivano gli antipasti, una serie di piatti freddi, preceduti da una bella pirofila di ostriche. Tutto veramente buono e il crudo se non è più che sicuro son dolori. Ecco ora arrivare una serie di pietanze calde, sempre relative agli antipasti, ricordo con piacere un bel piatto di polipetti al pomodoro e degli accoppiamenti veramente azzeccati. Dopo tutte queste belle pietanze, intervallate da qualche bicchiere di vino, passiamo ai tre primi del menù. Dunque arriva subito una crema di scampi, buona ma niente di più. Di seguito spaghetti alle vongole veraci e tagliolini allo scoglio e con questi due piatti il livello si alza notevolmente. Ora ci si potrebbe tranquillamente fermare, prendere un digestivo, pagare e andare via. E invece no, perchè mancano ancora i secondi, notare il plurale. La grigliata mista è la prima ad arrivare, gamberoni e spigola su tutti. Non tarda ad arrivare la frittura, buona. ma ecco che a questo punto un bel pinzimonio, cioè verdure tipo finocchi, carote e sedano, da intingere nell'olio con il pepe, arriva di gran carriera e devo dire che è anche piacevole per sgrassare un pochino il palato e per continuare piacevolmente la conversazione tra tutti noi. Anche il sorbetto serve alla nostra causa, ma soprattutto è il digestivo quello più atteso. Infatti senza di lui, la situazione è veramente pesante, in tutti i sensi. La sola cosa che ci può salvare, dopo aver chiesto e pagato il conto, è la passeggiata che da Trastevere ci condurrà al centro di Roma, attraversando le vie più piccole e nascoste della città.
A proposito, tutto questo viene 35 euro a testa, un rapporto qualità/prezzo, che non è niente male. A parte qualche problema di digestione, normalissimo, per il resto è andato tutto molto bene e questo accadde quando la materia prima è di qualità.

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