sabato 27 marzo 2010

Bastian Contrario- Ristorante - Moncalieri Torino - Italia

Nel nostro recente soggiorno a Torino, grazie ad una dritta avuta da un collega di lavoro di mia moglie, siamo arrivati in questo posto. Dopo circa 700 chilometri di viaggio, ci siamo inerpicati su per i monti e dopo una quindicina di minuti siamo arrivati a destinazione. La neve era ancora quella dei giorni precedenti e la temperatura non era delle migliori. Pensando di poter arrivare in qualsiasi orario, alle 19,40 siamo arrivati. Ma l'orario di apertura sono le venti e i proprietari sono inflessibili o forse hanno antenati svizzeri, comunque abbiamo provato a suonare, ma niente da fare, si apre alle venti e prima non si entra.
il luogo è molto particolare e la serata è stata veramente interessante e ci ha riempito, in tutti i sensi.
Appena entrati, dato che avevamo prenotato, ci hanno fatto accomodare al nostro tavolo e hanno riposto le nostre giacche nel guardaroba. Subito dopo si è avvicinato il titolare, il quale ci ha salutato e ha chiesto se conoscevamo il funzionamento del locale, cioè come si sarebbe svolta la cena. Non sapendo quasi nulla, ci ha spiegato che su un tavolo a forma ovale, molto grande, c'erano 69 antipasti, tra caldi e freddi e che comunque ogni piatto ci sarebbe stato spiegato da sua moglie. Nel frattempo è arrivato il cameriere il quale ci ha offerto un prosecco con delle foglie di salvia pastellate, mai mangiate, ma devo dire che sono molto buone. A questo punto inizia la sfida ai 69 antipasti. Il salame di patate è il primo antipasto che ho preso, ma francamente non li ho contati tutti. Dico solo che ho riempito per tre volte il piatto e tra lingua e frittini, tra trippa e gorgonzola, non sapevo più come trovare un altro pò di posto. Intanto il titolare ci ha consigliato come vino un Bramaterra, un vino rosso piemontese, buono ma niente di eccezionale. Uno normale pensa che dopo tutto quel ben di Dio sia finita la cena e invece no, perchè vediamo arrivare il cameriere con dei tagliolini al tartufo panna e mocetta, buoni e delicati. Ma il pezzo forte arriva qualche attimo più tardi, cioè gli gnocchi al castelmagno serviti e conditi direttamente dentro mezza forma di parmigiano. Questo è il piatto che ho preferito in assoluto. A seguire sono arrivate delle formine di spinaci con la besciamella e fricandò con peperoni, tipico piatto di carne.
A questo punto ci sono anche i dolci , per primo arriva un piattino di biscottini chiamati Brut e Bon e a seguire il gelato con il cioccolato amaro caldo e granetti di amaretto.
Ma diamine bisogna anche digerire, per cui dopo il caffè arriva il Rosolio di Ginepro, che si narra che abbia potenti proprietà afrodisiache. Francamente dopo una cena del genere ce ne vorrebbe una damigiana intera.
Il conto finale? 50 euro a testa e 25 i bambini. Insomma ci si può stare , anche in rapporto all'eleganza del locale e alla qualità del cibo mangiato.
Alla fine non so quanti antipasti ho assaggiato, ma diciamo che vicino alla quarantina ci sono arrivato.

2 commenti:

nicknock82 ha detto...

ma che bel locale e bellissima la tua descrizione.. mi hai fatto venire voglia di saperne di più ed ho trovato diverse informazioni anche qui

Valentina ha detto...

O ma lo sai che ho un amico di Moncalieri che è da una vita che mi vuole portare in sto posto?! E io rimando rimando!! Baci

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